In realtà mi sento di dire che è vero il contrario.
Un reddito minimo per tutti ma vincolato a certe scelte (ad esempio non far parte di sindacati o alcune sigle rivoluzionarie o avere un atteggiamento sui social rispettoso della """legge""") renderebbe l'intera popolazione come "manodopera a disposizione" rendendo obsoleto il concetto di lavoro inteso come rapporto continuativo svincolando ancora di più il grande capitale dalle poche leve che sono rimaste ai lavoratori.
Sostanzialmente ci sarebbe manodopera sempre disponibile che il capitale paga nel momento che usa (sul modello della gig economy) e il cui costo del resto del tempo verrebbe scaricato sulla società tramite appunto tassazione per finanziare "reddito di cittadinanza".
Credo, ma forse in questo considerati pure uno schifoso fascistoide, che sia poco realistico credere che il reddito di cittadinanza possa essere un vantaggio a lungo termine per i lavoratori considerato che dal momento che il capitale tende a pagare il minimo possibile o addirittura niente il lavoro dovrebbe insospettirci il fatto che non si facciano barricate per l'idea del reddito di cittadinanza.
Anche l'esperimento italiano, che pure è in forse, tutto sommato è stato votato durante uno dei governi più deboli della storia e l'opposizione del padronata è stata minima considerato quanto in passato invece confindustria ha saputo mettersi di traverso alle politiche sociali di qualunque governo.
Per me, se il capitale è -come diceva Marx- continua rivoluzione, il reddito di cittadinanza sarà lo strumento finale per mettere fuori gioco le piccole aziende meno in grado di organizzarsi e sfruttare il meccanismo della manodopera a prestazione e più legate ad una idea di produzione vecchia e destinata al superamento. Un po' come la schiavitù venne superata dal sistema industriale non perchè il capitale "è buono" o si preoccupa del benessere della gente, ma solo perchè è maggiormente produttiva.
Personalmente sono contrarissimo e soono tuttavia convinto che entro 5 anni lo vedremo massivamente adottato nelle economie occidentali
Il consumatore è schiavo del consumismo, il produttore è schiavo del lavoro e della proprietà: adoratori di proprietà e lavoro e di guerra, e ciò che sta alla base di ogni capitalismo.
se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...
Sì sì mi sembra che sia la posizione di Bonanno anche