Originariamente Scritto da
Dav. c. G.
Ovvio che se scendono i tassi è un bene per il paese; infatti, come molti dicevano da tempo, ciò fa diminuire la spesa pubblica per interessi e favorisce la crescita ed i prestiti bancari a imprese e famiglie (con tassi molto contenuti). Ancora oggi, nonostante il forte calo dei tassi, paghiamo le cazzate fatte e soprattutto dette in questi 13 mesi: a cominciare dal contratto di governo che ha subito fatto scappare gli investitori ed ha distrutto la fiducia nel paese (di imprese e famiglie).
2,2 miliardi in più di spesa per interessi pagati nel 2018 e oltre 4 miliardi nel 2019 non sono pochi; infatti abbiamo ancora tassi sui decennali più alti di 130/140 punti rispetto al portogallo.
Per 13 mesi dai super tifosi e dalla banda di cazzari ho ascoltato più o meno queste frasi:
1) gli spread me li mangio a colazione;
2) della commissione Ue e dei mercati me ne frego;
3) supereremo il 3% di deficit;
4) se non ci stanno a sentire usciremo dall'euro;
5) faremo i minibot;
6) facciano pure la procedura di infrazione.
Alla fine a dicembre 2018 hanno fatto quello che chiedeva la Ue con una semplice flessibilità nei conti pubblici più o meno come quelle concordate dal 2014; ancora oggi fanno una manovra bis e portano il deficit pil poco sopra il 2% nonostante il paese sia a crescita zero e nonostante una crescita della spesa per interessi molto superiore a quella di Spagna e Portogallo.
Di conseguenza adesso i tassi scendono e se non faranno altre quazzate potremo arrivare almeno ai tassi del Portogallo.
Ed i super tifosi dei cazzari del cambiamento che dicono?
Basta leggerli in questi giorni, sono un vero spasso.