Pagina 3 di 6 PrimaPrima ... 234 ... UltimaUltima
Risultati da 21 a 30 di 54
  1. #21
    Navigare necesse est
    Data Registrazione
    10 Nov 2009
    Località
    All the world
    Messaggi
    12,573
     Likes dati
    3,007
     Like avuti
    3,092
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: 'La Tulliani ristrutturò l’appartamento'!

    Tutti i nodi vengono al pettine .

    ..... e non solo Montecarlo ncav:


    IL PARTITO DI FINI: FUTURO E MATTONE
    Franco Bechis per "Libero"


    Lo schema ricorda quello della casa di Montecarlo. C'è una bella casa. Non in Costa Azzurra. Ma in uno dei posti più belli di Roma, piazza Mignanelli, il salottino dentro piazza di Spagna. Appartiene a un ramo di un partito. Il partito, manco a dirlo, è Alleanza nazionale. Il ramo in questione, proprietario della casa di prestigio, è l'Associazione nazionale Alleanza sportiva italiana.

    Quella che ai tempi del Movimento sociale italiano era l'associazione sportiva della Fiamma. Alleanza Nazionale è presieduta da Gianfranco Fini. L'Alleanza sportiva italiana è presieduta da un finiano doc, Claudio Barbaro, che oggi ha aderito al gruppo di Futuro e Libertà alla Camera.
    GIANCARLO TULLIANI

    La casa è stata venduta a una giovane di nome Martina. Il cognome è lo stesso di papà. E il papà è il finiano Vincenzo Zaccheo, già deputato di An, sindaco di Latina e ora entrato in Futuro e Libertà. Prezzo della cessione dalla organizzazione di partito alla rampolla di partito: 515mila euro.

    Più della casa di Montecarlo, ma comunque un affarone per una casa di assoluto prestigio di 3,5 vani nel salotto di Roma. Chissà se per vendere la casa di Montecarlo Fini ha mutuato il mo dello Zaccheo. Già, perché lo schema partito-mattone-famiglia in questo caso ha preceduto quello ben noto off-shore.

    La vendita a Martina Zaccheo porta la data del 30 dicembre 2005, ed è stata depositata insieme alla documentazione firmata di fronte al notaio Paolo Becchetti di Civitavecchia all'Agenzia del Territorio in data 4 gennaio 2006. Il sistema Zaccheo è ancora più intrigante di quello che poi sarà utilizzato nella triangolazione An-Fini-Tulliani.
    FINI, TULLIANI

    Perché in questo caso nell'organigramma del venditore, l'Alleanza sportiva italiana, figurava anche un segretario amministrativo dal cognome non equivoco: Carlo Alberto Zaccheo. Non si tratta di omonimia: è il fratello di Vincenzo, nonché zio di Martina, l'ac - quirente della casa. C'è un particolare in più che rende ancora più singolare la vicenda. Al momento della vendita la casa era sì dell'associazione sportiva contigua al partito. Ma non l'aveva ricevuta in eredità dalla generosa contessa di turno.
    bechis

    La casa era stata comprata da appena otto giorni dalla Scip, la società che cartolarizzava per conto del Ministero dell'Economia gli immobili di proprietà degli enti previdenziali. L'associazione sportiva aveva la sede in quell'appartamento, e da anni pagava l'affitto. Grazie a questa condizione aveva sia il diritto di prelazione che il vantaggio di godere di un sostanzioso sconto sul prezzo base d'asta. Normalmente quella base era già bassa, perché poi durante l'asta arrivavano offerte al rialzo e per un immobile di prestigio in quella po sizione facilmente la Scip avrebbe avuto la fila dietro la porta.
    qcu 13 sindaco latina vinc zaccheo mo alessandra

    Con il diritto di prelazione esercitato l'asta naturalmente non si è fatta. E l'inquilino ha strappato il suo affarone. Solo per otto giorni. Perché poi ha rivenduto senza nemmeno cercare la plusvalenza: allo stesso prezzo a cui aveva acquistato, più le spese notarili. Zero affare, e in più la necessità di sgombrare l'appartamento e traslocare in una nuova sede.

    Ricapitoliamo cosa è avvenuto: la società sportiva del partito di Fini, guidata da un finiano doc e amministrata dal signor Zaccheo, si compra la sede e dopo appena otto giorni la rivende alla figlia di un finiano doc, che è pure nipote del venditore.

    Pur non conoscendo la prima parte della storia (i soli otto giorni di possesso dell'immobile), nel 2007 i Ds si accorsero di quella strana vendita immobiliare. E presentarono un'interrogazione al ministro dell'epoca, Giovanna Melandri. In entrambi i rami del parlamento: l'Alleanza sportiva italiana era riconosciuta e vigilata dal Coni, e che una sua casa finisse in vendita senza gara alla figlia di un esponente di partito, scandalizzò.

    La Melandri non rispose mai. E gli interroganti misteriosamente ritirarono la domanda in contemporanea, il 4 ottobre 2007. E così rinunciarono a capire di più della più straordinaria apologia del conflitto di interessi che si ricordi in questi anni. Partito, mattone e famiglia nel salotto di Roma. Partito, mattone e famiglia nel salotto del principato di Monaco. E chissà quante altre volte spunterà un caso simile. Sembra quasi un programma politico, lo zoccolo duro della nuova destra italiana: partito, mattone e fami- glia. Il futuro è un mattone di glia. Il futuro è un mattone di partito in libertà.
    GIOVANNA MELANDRI

    2- C'E' L'IPOTESI CHE FINI E TULLIANI VENGANO ASCOLTATI DAI PM DELLA PROCURA DI ROMA
    Sara D'ambrosio per Il Secolo XIX

    L'ipotesi di ascoltare anche la versione del presidente della camera Gianfranco Fini non è più totalmente esclusa. Dopo due giorni di audizioni e ancora in attesa delle carte provenienti da Montecarlo, i pm della procura di Roma stanno valutando se ascoltare anche l'ex presidente di An che nel 2008 accettò di vendere un appartamento monegasco poi finito in affitto al cognato Giancarlo Tulliani.

    Nulla è ancora deciso e fondamentale sarà l'ultima valutazione degli atti mandati a chiedere due settimane fa a Montecarlo ma che non sarebbero ancora giunte a piazzale Clodio. Ma il procuratore capo Giovanni Ferrara e l'aggiunto Pierfilippo Laviani stanno prendendo in considerazione anche alcune misure organizzative.
    Elisabetta Tulliani e Gianfranco Fini a Mirabello

    A esempio, potrebbero decidere di ascoltare Fini nella sede istituzionale di Montecitorio, come segno di "rispetto" verso la terza carica dello Stato. Anche Giancarlo Tulliani, a questo punto, potrebbe essere ascoltato.

    Del resto, le audizioni dei giorni scorsi hanno lasciato irrisolti parecchi punti dell'indagine. Soprattutto, non hanno chiarito come e perché fu fissato in 300 mila euro il prezzo dell'immobile ricevuto in eredità da An. E quanti, all'interno del partito, sapevano già nel 2008 che la società acquirente, la Timara ltd, era stata individuata su consiglio di Tulliani.

    Ascoltato nel totale riserbo due giorni fa, il deputato di Fli Donato Lamorte, all'epoca capo della segreteria politica di Alleanza nazionale, ha spiegato che del legame tra Tulliani e la Timara ltd ha saputo solo recentissimamente. Quando, l'8 agosto scorso, Fini in persona ha scritto al Corriere della sera per raccontare la sua versione dei fatti: «All'epoca mi disse solo che aveva ricevuto una offerta di 300 mila euro - ha spiegato Lamorte ai magistrati - mi chiese un parere. E io gli risposi che prima ce la toglievamo di torno e meglio era».
    casa montecarlo

    Lamorte ricordava una abitazione in pessime condizioni, per averla visitata nel 2002 assieme alla segretaria particolare di Fini, Rita Marino, e ad alcuni amici con lui in vacanza a Montecarlo: «Sapevo che da quella mia visita del 2002 nessuno era più tornato in quell'appartamento, rimasto sfitto e disabitato finché Fini mi disse della proposta. Chiesi anche agli amministratori del partito se negli anni avessimo ricevuto qualche offerta, ma tutti mi dissero che non si era mai fatto avanti nessuno».
    DONATO LAMORTE ROBERTO MENIA

    Sulla valutazione, dice Lamorte, non ci fu nessuna trattativa: «Credo che fosse l'offerta che ci arrivava dalla società. Io mi ricordavo che al momento di iscriverla a bilancio, la casa era stata valutata sui 450milioni di lire. Seicentomilioni erano parecchio di più e, infatti, al momento dell'approvazione del bilancio in assemblea nessuno fece obiezioni».

    Proprio sul prezzo, i magistrati stanno valutando similitudini e differenze tra le versioni dei testimoni convocati finora. Il punto è delicatissimo: la congruità del prezzo fissato è l'elemento centrale per stabilire se ci sia effettivamente stata una truffa ai danni degli iscritti di An.
    Francesco Pontone

    Martedì scorso, il tesoriere Francesco Pontone aveva spiegato che l'indicazione dell'acquirente e del prezzo sarebbe arrivato «dai vertici del partito». Rita Marino è stata più evasiva. Ascoltata subito dopo Lamorte, due giorni fa, ha spiegato di essere arrivata a Montecarlo durante una vacanza organizzata assieme al deputato. La donazione della contessa Anna Maria Colleoni aveva incuriosito un po' tutti, di qui la scelta di andare a dare un'occhiata a quello strano regalo che il partito aveva messo a bilancio dopo una transazione informale con la famiglia della donna.

    Nessun ricordo specifico, però, sulle modalità della decisione presa nel 2008, né su come fu fissato il prezzo: «Non ne so nulla, ricordo però che non ci fu una riunione dedicata». A occuparsi della transazione con la famiglia, era stato Antonino Caruso, civilista e unico del gruppo di allora che ha deciso di non seguire Fini in Futuro e libertà. Come raccontò in una intervista, il senatore ha confermato ai pm che dopo la transazione ricevette un offerta da un milione da uno degli amministratori del palazzo: «Ma dopo di allora non mi occupai più di quella casa per dieci anni. Ne ho sentito parlare di nuovo solo in questi giorni».


    1- IL "LIBERO" BECHIS BECCA UN’ALTRA BELLA CASA SVENDUTA DI ALLEANZA NAZIONALE NON IN COSTA AZZURRA. MA IN UNO DEI POSTI PIÙ BELLI DI ROMA, PIAZZA MIGNANELLI, IL SALOTTINO DENTRO PIAZZA DI SPAGNA. CASA IN AFFITTO ALLA SOCIETÀ SPORTIVA DEL PARTITO DI
    la giustizia dei Robespierre ancora una volta ha collocato il nostro Paese tra il Ruanda ed il Burundi

  2. #22
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    06 Nov 2006
    Località
    Difendi, Conserva, Prega!
    Messaggi
    15,330
     Likes dati
    2
     Like avuti
    75
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: 'La Tulliani ristrutturò l’appartamento'!

    A me invece frega della faccenda: vorrei capire perché Fini si sarebbe messo a ciulare case al partito, e quindi soldi.

    Capisco che la sig. Tulliani costa, ma perchè dobbiamo pagarla noi?

  3. #23
    email non funzionante
    Data Registrazione
    06 Mar 2002
    Messaggi
    13,127
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito La casa dei Fini.

    «Société Timara Ltd (Mr Tulliani)».
    Fa una certa impressione leggere l’intestazione della lettera riservata che Michel Dotta, l’amministratore del condominio del Palais Milton, quello dove vive il fratello della compagna di Fini, invia all’inquilino-cognato del presidente della Camera per chiedere di saldare spese condominiali arretrate. Il syndic Dotta, personaggio di elevatissima caratura nel Principato in quanto amministratore di centinaia di condomìni, oltre che presidente della camera immobiliare monegasca, e dunque a conoscenza dei segreti del mattone dei residenti col conto in banca a sei o nove zeri, anziché fare riferimento al fratello di Elisabetta lo mette fra parentesi, rivolgendosi nero su bianco alla società off shore proprietaria della casa donata ad An dalla contessa Anna Maria Colleoni.
    Timara e Tulliani, come fossero sinonimi.

    C’È POSTA PER TE
    Per non sbagliare Dotta li mette entrambi, uno al fianco dell’altro, sull’intestazione del sollecito di pagamento. Meno di duemila euro: per la Timara è più del doppio del suo capitale sociale (che ammonta a mille dollari), per Tulliani sono bruscolini, visto che il giovanotto gira in Ferrari e vive a Montecarlo grazie all’attestato di autosufficienza economica che gli è stato dato a fronte di un versamento in banca che di solito non è mai inferiore a 300mila euro. Ossia il valore della casa di boulevard Princesse Charlotte, svenduta da An alla fiduciaria offshore Printemps per 300mila euro, e da Printemps alla gemella Timara per un dieci per cento in più.
    La comunicazione dell’amministratore è solo l’ultima briciola di pane di un sentiero che per Pollicino Tulliani non è affatto sicuro. Gli indizi, infatti, sembrano portare alla conclusione che Tulliani sia tutto tranne che uno sconosciuto per la Timara, sempre che il «cognato» di Fini non si identifichi del tutto con la società caraibica. Ieri Il Giornale ha rivelato che sul contratto di affitto tra la proprietaria di casa Timara e l’affittuario Tulliani c’è una sorprendente anomalia: le firme del rappresentante della società e quella di Giancarlo, ossia delle controparti, sono identiche: la stessa persona ha apposto la propria sigla sotto le diciture “le preneur” e “le bailleur”, annotando per due volte a mano, con identica grafia, “Lu et approuvé” (letto e approvato).
    Timara e Tulliani sono dunque la stessa cosa? Alla domanda posta dal Giornale, che si è anche sforzato di immaginare ipotesi alternative su quelle firme gemelle, nessuno ha replicato. Non Tulliani, non i suoi avvocati, non la Timara, nemmeno un terzo, ipotetico autore delle firme sul contratto.
    Silenzio assenso?

    INQUILINO NOTO. MA SCONOSCIUTO.
    Prima l’affitto con giallo, poi il sollecito a Timara/Tulliani di Dotta.
    Che alla fine di luglio, intervistato dal Giornale, sostenne di non sapere chi fossero Tulliani, Timara, Printemps e compagni. «La Timara non mi dice niente, non la conosco, mai sentita prima», aveva spiegato: «Sono il presidente delle agenzie immobiliari qui a Monaco e questa Dimara, Timara o come si chiama, è la prima volta che la sento. Non conosco Giancarlo Tulliani, non è un nostro inquilino e noi di inquilini ne abbiamo a centinaia. Conosco invece Luciano Garzelli».
    Che poi è l’uomo che al Giornale ha raccontato che mobili e cucina per quell’appartamento arrivarono dall’Italia, e che a dire la propria sull’andamento dei lavori, curati dal figlio, Stefano, oltre a Giancarlo Tulliani, c’era anche la sorella Elisabetta.
    Ma le anomalie e le stranezze sospette emerse solo negli ultimi giorni non finiscono qui. C’è anche la strana storia delle bollette di casa Tulliani a Montecarlo, che il «cognato» di Fini ha domiciliato, chissà perché, a casa d’altri. E precisamente all’indirizzo dove abita James Walfenzao, che direttamente o indirettamente è amministratore di entrambe le società offshore, sia Printemps (che comprò da An) che Timara (che acquisto dalla gemella e poi affittò a Tulliani). Perché mai le utenze di Tulliani finiscono nella cassetta delle lettere di Walfenzao, che è un intermediario finanziario del gruppo Corpag, la cui branca di Saint Lucia è, guarda caso, proprio lo studio in cui hanno sede legale Printemps e Timara?
    Perché Tulliani, che avrebbe convinto Fini a vendere all’acquirente da lui stesso individuato, se non ha niente da nascondere, non chiarisce? Non c’è mica lui dietro al sistema di fiduciarie che coprono il nome del reale proprietario?

    TUTTO PORTA A GIANCARLO
    Certo, ormai avrebbe difficoltà a negare di conoscere, e bene, la struttura di quelle fiduciarie.
    Alla prima, la Printemps, ha permesso di concludere un grande affare, assicurandole un appartamento nel principato di Monaco per soli 300mila euro. Dalla seconda ha ottenuto in affitto la stessa casa. Come intermediatore immobiliare non sarà molto attivo, ma un tetto per se stesso l’ha trovato. In modo, per la verità, non proprio trasparente. Intanto dalle nuove carte visionate ieri dal Giornale si può completare il puzzle delle avventure monegasche del giovin Tulliani.
    La data del suo arrivo «ufficiale» nel Principato, stando alla carta di residenza (numero 053961), è il 20 febbraio del 2009.

    LE AMNESIE DELL’AMBASCIATORE
    Curiosamente, l’ambasciatore italiano a Monaco, Franco Mistretta, nell’intervista al Giornale dello scorso 17 agosto, ricordava però di aver incontrato Tullianino la prima volta intorno al marzo del 2009, e che in quell’occasione il ragazzo, qualificandosi come «cognato» di Fini, gli chiese lumi per ottenere la residenza.
    Visto che la residenza ce l’aveva già (e anche la casa in fitto, fin dal 30 gennaio del 2009, pur se i lavori andranno avanti fino al 2010), forse i ricordi della Feluca andrebbero un po’ retrodatati.
    Tulliani rinnova il permesso il 21 gennaio 2010. Tornerà a farlo il 19 febbraio dell’anno prossimo. Sempre che nel frattempo non cambi idea. Lui, o le autorità monegasche responsabili delle concessioni di residenza.

    gianmarco.chiocci@ilgiornale.it
    massimo.malpica@ilgiornale.it

    a pg. 3 de ilgiornale.it del 19 09 2010

    saluti

  4. #24
    email non funzionante
    Data Registrazione
    06 Mar 2002
    Messaggi
    13,127
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: La casa dei Fini.

    Il più severo accusatore di Fini? È proprio Fini!

    Quando Filippo Rossi, direttore di Farefuturo, dice che lo strappo di Fini non è una conversione improvvisa, una capriola, un contrordine camerati, forse non ricorda le parole del suo vecchio leader. Se uno fa un piccolo salto nel passato, magari al 28 marzo 2009, scopre l’altro Gianfranco. È lui oggi il più grande e severo avversario del suo avatar contemporaneo. Fini contro Fini. Il passato contro il futuro. Il discorso del cofondatore al congresso fondativo del Pdl un anno e mezzo fa è in ogni passo un’accusa alla politica del leader del Fli. Fini è il più lucido avversario di se stesso. Oggi Berlusconi è un monarca, ieri il leader carismatico. Oggi il Pdl non c’è ed è Forza Italia allargata, ieri l’esatto contrario. Oggi si appresta a fare un partitino, ieri difendeva il bipolarismo e sognava il bipartitismo. Oggi pretende di discutere su tutto in Parlamento, ieri auspicava più poteri al premier. Oggi contesta il federalismo, ieri lo esaltava. Oggi appoggia l’inciucio siculo di Lombardo, ieri condannava accordi finalizzati al mantenimento del potere. Oggi occhieggia alla sinistra, ieri ne denunciava la crisi. Oggi rivendica che col Fli bisogna fare i conti, ieri osannava la lealtà. E poi la pillola: oggi si ostina a non rispondere su Montecarlo e sulle pressioni per favorire i suoi familiari, ieri si riempiva la bocca di etica.
    Basta leggere.
    Questo è ciò che diceva.

    PDL
    «Il Pdl non è Forza Italia allargata, non è la fusione più o meno fredda tra diversi soggetti politici. È un nuovo grande soggetto di popolo»

    PARTITO UNICO
    «Il richiamo, caro Silvio, che ieri hai fatto a Pinuccio Tatarella è stato l’omaggio a un’intuizione politica»

    ALBORI
    «È doveroso riconoscere al presidente del Consiglio che il Pdl non sarebbe nato senza quella lucida follia che in alcune circostanze davvero sembra guidare l’azione del presidente del Consiglio»

    LEADERSHIP
    «Oggi il partito c’è, ha una leadership che è di tutta evidenza, la leadership naturale, la leadership di chi in qualche modo l’ha fortemente voluto e costruito»

    CORRENTI
    «Il Pdl sia un grande partito di popolo e un grande partito democratico, il che non dovrà mai significare un partito diviso in correnti. La divisione in correnti è caricatura della democrazia»

    BIPOLARISMO
    «Il Pdl e il Pd rendono l’Italia più europea, più simile a quella democrazia europea che è basata su un sistema intimamente bipolare»

    BIPARTITISMO
    «Berlusconi ha detto “forse il bipolarismo potrebbe anche evolversi in senso bipartitico”. Non so se sono maturi i tempi, certo è, caro Silvio e cari delegati, che il Pdl dovrà mettere quanto prima all’ordine del giorno una forte accelerazione verso un sistema bipartitico».

    STABILITÀ
    «La nascita del Pdl garantirà la stabilità al nostro sistema e anche all’esecutivo perché l’esperienza recente ha insegnato che quando all’interno di un’alleanza vi è la necessità per identità o visibilità di partito di assumere posizioni non omogenee a quelle degli altri, si determina prima o poi una frizione che può anche sfociare in una tensione, in un indebolimento dell’esecutivo»

    EFFICIENZA
    «Un unico grande partito garantisce che l’esecutivo possa camminare sollecitamente verso gli obiettivi che ha posto al centro della sua azione»

    DECISIONISMO
    «Non può esserci contraddizione tra democrazia intesa come diritto del popolo di far sentire la propria voce attraverso i propri rappresentanti e una democrazia capace di governare, non soltanto di discutere, non soltanto di analizzare, ma capace di decidere. È la grande sfida dei tempi moderni»

    BICAMERALISMO
    «Il federalismo comporta necessariamente che una delle due Camere sia la Camera delle Regioni, o delle autonomie, o del territorio»

    POTERI DEL PREMIER
    «Bene fa il presidente del Consiglio a rivendicare la necessità di un rafforzamento dei poteri dell’esecutivo che gli consenta non soltanto maggiore tempestività e incisività nell’azione di governo, ma che gli consenta di avere una squadra di governo che sia strettamente collegata alla valutazione che il presidente dà della capacità dei singoli ministri»

    REGOLAMENTI PARLAMENTARI
    «Riformiamo il Parlamento, la forma di governo, i regolamenti parlamentari»

    SINISTRA
    «La crisi vera della sinistra non è tanto una crisi di consensi ma di idee.
    È una crisi che deriva dal fatto che si è spenta quella egemonia di gramsciana memoria che faceva sì che per anni fossero soltanto i maitre a penser di sinistra a comprendere ciò che si muoveva nella società»

    FEDERALISMO
    «Non temo affatto il federalismo fiscale per quel che riguarda l’impatto che può avere nel Meridione perché per certi aspetti può rappresentare una grande opportunità per liberare energie, per rompere condizionamenti, per mandare al macero la logica clientelare, la logica del favore. Non dobbiamo temere il federalismo fiscale»

    SUD
    «Dobbiamo liberare la società meridionale anche da quel ceto politico che in tante circostanze sembra più attento a fare accordi finalizzati al mantenimento del proprio potere piuttosto che a fare quel salto in avanti che è indispensabile»

    ETICA
    «In una delle versioni forse più cabarettistiche, forse più deteriori dell’essere italiani, c’è quella della tradizionale distinzione tra i furbi e i fessi.
    Cerchiamo, amici miei, di dimostrare coi fatti che stiamo dalla parte di coloro che vengono giudicati ingiustamente i fessi.
    Individuiamo ogni anno quei dieci, quindici, cinquanta cittadini modello, che rispettano le regole.
    Un’etica dei doveri, una grande stagione di assunzione di legalità»

    LEALTÀ
    «Abbiamo un leader che si è imposto per il suo carisma, per la sua capacità di costruire il partito, per quel che ha fatto in questi 15 anni. Abbiamo un popolo che è un popolo di consenso e un’enorme potenzialità organizzativa.
    Sono convinto che se continueremo come in questi 15 anni a marciare insieme all’insegna di un dovere che è innanzitutto quello della lealtà, senza la quale non si va da nessuna parte, il tempo dimostrerà che non abbiamo soltanto un leader, un popolo, un mare di consensi, ma la capacità di costruire l’Italia di domani»

    Francesco Cramer pg.7 de ilgiornale.it del 19 09 2010

    saluti

  5. #25
    Navigare necesse est
    Data Registrazione
    10 Nov 2009
    Località
    All the world
    Messaggi
    12,573
     Likes dati
    3,007
     Like avuti
    3,092
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: 'La Tulliani ristrutturò l’appartamento'!

    Citazione Originariamente Scritto da orpheus Visualizza Messaggio
    Soltanto gli imbecilli non capiscono che il "giochino" di Fini con le anonime società Offshore ha voluto acquisire la "casetta" a Montecarlo . Giochino semplice semplice.... svendere a € 300.000 ( prezzo inferiore ad un valore di un box .... Ballarò docet ) per poi far subentrare la famiglia Tulliani per rientrarne in possesso . Ekkkekkkazzz ci vuole a capirlo ???? :mmm:

    Per i "babbei" che ancora seguono il lestofante di turno Gianfry , ripropongo quanto in tempi non sospetti ho scritto ma non perchè veggente ma soltanto per aver fatto lavorare il cervellino in modo autonomo e non con la cacchetta che contraddistingue chi ancora "fedelmente" segue chi ha tradito il partito.

    E ripeto, chi scrive è stato fedele elettore di An e Fini in particolare per ben 15 anni con tanto di tessera in tasca , per cui avendo versato un bel mucchio di soldi al partito mi sento in diritto di sapere che fine ha fatto la "casetta" in quel di Montecarlo , ritenendo esserne comproprietario anche se di un mmq senza essere preso per il culo da chicchessia men che meno da chi ho dato fiducia incondizionata . Una severa lezione per i boccaloni deficienti che ancora credono in chi ha fatto i cazzi propri in nome del partito.

    Montecarlo, Fini non ha detto la verità La prova: la casa appartiene a Tulliani

    di Redazione

    Un documento riservato del governo di Saint Lucia certifica che il "cognato" del presidente della Camera è il titolare di Printemps e Timara: leggi il documento. Le due società off shore comprarono da An per soli 300mila euro il quartierino di Montecarlo. Ecco la perizia grafologica: per gli esperti le sigle sul contratto sono di Tulliani

    Gian Marco Chiocci - Massimo Malpica

    Montecarlo - Seppur innescata on line dall’altra parte del mondo, l’ultima notizia-bomba sulla casa di Montecarlo, se confer*mata ufficialmente, è destina*ta a fare parecchi danni, so*prattutto all’immagine e alla credibilità del presidente del*la Camera. Citando documen*ti e fonti*di altissimo livello del*l’isola di Saint Lucia, due quo*tidiani dei Caraibi, il Listin Diario e el Nacional , hanno ri*velato che dietro le società off*shore del pasticcio immobilia*re monegasco ci sarebbe co*me «titolare» Giancarlo Tullia*ni, il cognato di Gianfranco Fi*ni. Colui che proprio a Fini, e per ammissione di quest’ulti*mo, rivelò l’esistenza di alcu*ni (misteriosi) compratori in*teressati all’appartamento di Boulevard Princesse Charlot*te che nessuno, nel palazzo e nel partito, sapeva essere sta*to messo in vendita. Colui che per una «straordinaria, incre*dibile coincidenza» (parole proferite dal tesoriere di An, Francesco Pontone) di lì a po*co finirà per andare ad abitare in affitto nello stesso apparta*mento del Principato di Mo*naco, nel frattempo passato di proprietà a una società ge*mella i cui referenti risultano essere gli stessi della prima so*cietà (costituita solo 45 giorni prima dell’affare, il 30 maggio 2008) che acquistò a un quin*t*o del valore l’immobile da Al*leanza nazionale. Trecento*mila euro. A Montecarlo, qua*si un prezzo da box auto.

    Ma veniamo alla bomba a mezzo stampa lanciata a San*to Domingo. Secondo un do*cumento pubblicato all’indi*rizzo www.elnacional.com. do che riprende quanto prean*nuciato dal Listin Diario e ri*lanciato dal sito Dagospia , «dai documenti dei corrispo*nenti, è stato anche possibile accertare il proprietario bene*ficiario (il titolare, ndr ) della compagnia che è il signor Giancarlo Tulliani che è stato istruito riguardo alla compa*gnia usando i servizi della Ja*saon Sam e del Corpag servi*ces sa».

    La lettera pubblicata si riferi*sce a un’inchiesta avviata dal neoministro della giustizia Lo*renzo Rudolph Francis, invia*ta il 16 settembre 2010 al capo del governo di Saint Lucia, Ste*phenson King. Nella missiva il Guardasigilli locale spiega il perché dell’interesse governa*tivo alla questione della casa di Montecarlo scaturito dalle informazioni ricevute «da una potenziale pubblicità ne*gativa » a mezzo stampa inter*nazionale Così, spiega, «ho ri*chiesto al direttore dei servizi finanziari di investigare le compagnie di cui si parla (Ti*mara e Printemps). La nostra richiesta era dovuta a notizie di stampa di giornali interna*zionali che coinvolgevano so*cietà/ compagnie che opera*no nella giurisdizione di Saint Lucia». E questo anche per ve*ri*ficare se erano state rispetta*te «leggi e regolamenti che go*vernano il settore off-shore ».

    E ancora. «Abbiamo ottenu*to alcune informazioni sulle compagnie coinvolte nelle operazioni - continua Francis - il nostro scopo principale era determinare se le compa*gnie stessero operando in ac*cordo con le nostre leggi e i do*veri degli agenti». Il ministro non ci gira troppo attorno. Le società in questione sono quelle note ai lettori perché «protagoniste» dell’ affaire della casa di Montecarlo abita*ta dal cognato del presidente della Camera: «Abbiamo inve*stigato le seguenti compa*gnie: Printemps Limited, Ti*mara Limited e Jaaman Di*rector Limited. Queste com*pagnie sono collegate all’ac*quisto di un appartamento che era di proprietà di un parti*to politico italiano e che si tro*va a Monaco». L’appartamen*to è quello in Boulevard Prin*cess Charlotte 14, donato dal*l*a contessa Colleoni ad Allean*za nazionale. «Queste compa*gnie- continua la lettera- sem*b*rano condividere lo stesso re*ferente, Corporate Agent (St. Lucia) Ltd così come lo stesso indirizzo a Saint Lucia, al nu*mero 10 di Manoel Street Ca*stries, St. Lucia. Mentre la Ja*man director limited agisce come responsabile sia per Printemp che per Timara è sta*ta rimpiazzata da Corporate Agent. I suoi azionisti restano gli stessi nominativamente di Corporate Management No*minees inc. È stato anche con*fermato - insiste il ministro *che la Corporare Agent Nomi*nees inc e la Corporate Mana*gement Nominees agivano per conto del signor James Walfenzao di Corpag Services Usa di Miami, Florida, e il si*gnor Anthoine Izeelar della Ja*saon Sam a Monaco». Walfen*zao, per dire, è il referente a cui Tulliani gira la sue bollet*te. Sempre per verificare se si*ano stati commessi abusi, il ministro informa il premier di Saint Lucia che è stata avviata una richiesta di informazioni a Corpag Service Usa, «con una comunicazione fatta da Walfenzao». Ci si è dilungati con gli accertamenti anche sul notaio di Monaco signor Paul Louise Aureglia che fu re*sponsabile del passaggio di proprietà dell’immobile ere*ditato da Alleanza nazionale «e quindi trasferito a Printem*ps e più tardi a Timara». L’in*vestigazione presso il notaio, spiega Francis, è stata fatta per determinare come mai il prezzo del «trasferimento» fu stimato al ribasso consideran*do*i prezzi di mercati delle pro*prietà immobiliari di Monaco in quel preciso momento sto*rico.

    «Dai documenti arrivati dai corrispondenti - chiosa il mi*nistro- è stato anche possibile accertare che il beneficiario ef*fettivo ( beneficial owner ) del*la compagnia è il signor Gian*carlo Tulliani che ha ricevuto istruzioni sulla compagnia uti*lizzando i servizi di Jason Sam e di Corpag». Il Listin Diario conferma che la carta in que*stione è un «documento ofi*cial del gobierno de la Repú*blica de Santa Lucía, en el Ca*ribe »che per l’appunto «seña*la que Giancarlo Tulliani es el titular de la Printemps Ltd y la Timara Ltd, del cual la prensa italiana y de otros puntos de Europa indican que se trata de un “scoop” mundial». Ov*vero, c’è Tulliani dietro a Ti*mara e Printemps. La notizia non è stata smentita da Fini nemmeno di fronte alla sfida lanciata da Francesco Storace alle agenzie di stampa: «Il pre*sidente della Camera è in gra*do di imporre a Giancarlo Tul*liani una rapida smentita del*la notizia diffusa da Dagospia sulla proprietà della società off-shore che hanno gestito l’affare di Montecarlo?Il silen*zio ostinato fa male alle istitu*zioni oltre che a una comuni**tà ferita ». Al momento di anda*re in stampa, poco dopo l’una di notte, Gianfranco Fini non aveva ancora risposto.

    Montecarlo, Fini non ha detto la verità La prova: la casa appartiene a Tulliani - Interni - ilGiornale.it del 22-09-2010







    Ecco la prova decisiva: la carta di Saint Lucia
    di Redazione


    Ecco il documento del governo di Saint Lucia: "Il beneficiario e proprietario della società è il Sig. Giancarlo Tulliani". E' firmato dal ministro della Giustizia, Rudolph Francis


    Caro Primo ministro,

    in base alle informazioni ricevute su una possibile pubblicità negativa ho chiesto al direttore servizi finanziari del Ministero di investigare su una rete di società. La nostra richiesta è legata a recenti informazioni di stampa su giornali internazionali che coinvolgono società sotto la giurisdizione di St. Lucia (...) Abbiamo indagato sulle seguenti società: Printemps Ltd, Timara Ltd e Jaman Directors Ltd. Queste società sono collegate all’acquisto di una casa a Monaco, che era di proprietà di un partito politico italiano. Le società sono rappresentate dallo stesso agente, Corporate Agent Ltd, e condividono lo stesso indirizzo al numero 10 di Manoel Street, Castries, St. Lucia. In relazione agli obblighi degli agenti registrati a St. Lucia è stata avanzata una richiesta di informazioni ai corrispondenti della Corpag services Usa. I corrispondenti, tramite Mr. James Walfenzao hanno risposto di aver condotto un’indagine della situazione e disposto una visita a Monaco al Notaio Paul Luis Aureglia, responsabile della compravendita della proprietà (...) trasferita alla Printemps Ltd e poi alla Timara Ltd (...)

    Dai documenti dei corrispondenti, è stato anche possibile accertare che il beneficiario e proprietario della società è il Sig. Giancarlo Tulliani che ha dato mandato per conto della società di utilizzare i servizi di Jason Sam e Corpag Services Usa (...)

    Rudolph Francis (Ministro della Giustizia)


    http://www.ilgiornale.it/interni/ecc...e=0-comments=1
    Ultima modifica di orpheus; 22-09-10 alle 09:34
    la giustizia dei Robespierre ancora una volta ha collocato il nostro Paese tra il Ruanda ed il Burundi

  6. #26
    Navigare necesse est
    Data Registrazione
    10 Nov 2009
    Località
    All the world
    Messaggi
    12,573
     Likes dati
    3,007
     Like avuti
    3,092
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: La casa di Montecarlo [3d uniti]

    .... e non solo "Il Giornale" come vorrebbero far credere i boccaloni del codice fiscale di Follini : FLI :sofico:



    Documento da Santo Domingo:
    «La casa è di Tulliani»


    l'appartamento. Si dimette il tesoriere Pontone

    i partiti | i nodi

    Documento da Santo Domingo:
    «La casa è di Tulliani»

    Un giornale: è lui il titolare delle società che hanno rilevato l'appartamento. Si dimette il tesoriere Pontone

    MILANO - Lo scrive il sito italiano Dagospia, che lo riprende nel pomeriggio dal quotidiano dominicano Listin Diario e in serata da un altro giornale, El Nacional. La notizia sarebbe questa: Giancarlo Tulliani «è il titolare della Printemps Ltd e della Timara Ltd». Così dicono i due giornali d'oltreoceano. Giancarlo Tulliani, il cognato di Gianfranco Fini da due mesi nella bufera per lo scandalo politico della casa a Montecarlo, sarebbe quindi più che legato alle due società offshore che hanno sede, appunto, a Santa Lucia, isoletta caraibica dell'arcipelago delle Piccole Antille. Ed El Nacional pubblica un documento governativo ufficiale dell'isola-Stato che dimostrerebbe il collegamento Tulliani-Printemps-Timara.

    Giancarlo Tulliani, cognato di Fini, in una foto d'archivio
    Giancarlo Tulliani, cognato di Fini, in una foto d'archivio
    Si tratta della fotocopia della lettera con la quale il 16 settembre il ministro della giustizia di Santa Lucia, L. Rudolph Francis, comunica al capo del governo e ministro delle Finanze dell'isola caraibica che il beneficiario reale delle società Printemps e Timara è Giancarlo Tulliani.
    A questo punto delle due l'una: o è un clamoroso falso oppure è la prova che il cognato del presidente della Camera è il regista di tutti i passaggi della casa di Montecarlo. Cioè prima la vendita da Alleanza Nazionale alla Printemps Ltd e, pochi mesi dopo, il nuovo rogito dalla Printemps alla Timara Ltd che, non a caso, ha poi dato l'appartamento in affitto proprio a Giancarlo Tulliani. Ora: se davvero le due società offshore sono di Tulliani, la Procura di Roma, che sulla questione ha aperto un fascicolo per truffa, potrebbe arrivare a indagare il cognato di Fini.

    Questo probabilmente già basta e avanza a rovinare l'umore del presidente della Camera. Che però deve fronteggiare da ieri sera una nuova emergenza. Le dimissioni del tesoriere di An. «Era inevitabile» sintetizza quando sono le undici di sera il presidente del gruppo pdl al Senato Maurizio Gasparri. «Inevitabile» che il senatore di Futuro e libertà, Francesco Pontone, si dimettesse, appunto, da tesoriere del patrimonio di Alleanza Nazionale. L'ha fatto durante la riunione dei comitati di gestione e dei garanti che si occupano dell'intera eredità di An. E con lui si è dimesso Giovanni Catanzaro, uno dei due vicepresidenti (non finiano) che hanno affiancato finora Pontone. Dimissioni per adesso virtuali: perché la serata si è chiusa con un nulla di fatto. Nessuno dei due si può considerare fuori gioco, tutto è rinviato alla discussione della prossima volta. Era la prima riunione dopo lo scandalo della casa di Montecarlo per il quale la Procura romana ha sentito nei giorni scorsi un primo gruppo di testimoni. Fra loro proprio Pontone. I 300 mila euro incassati per la vendita, ha spiegato il senatore, erano la sola offerta ricevuta fino a quel momento, nel 2008. Mentre l'ex parlamentare di An, Antonino Caruso, aveva dichiarato in un'intervista (salvo poi non confermarlo in Procura) che c'era stata un'altra offerta, di gran lunga superiore. Gasparri ha commentato l'addio di Pontone come fosse già accettato: «Ci auguriamo che ci aiuti a gestire con chiarezza una fase molto delicata».

    Giusi Fasano, Virginia Piccolillo
    22 settembre 2010



    Documento da Santo Domingo: «La casa è di Tulliani» - Corriere della Sera
    la giustizia dei Robespierre ancora una volta ha collocato il nostro Paese tra il Ruanda ed il Burundi

  7. #27
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    05 Jan 2010
    Messaggi
    29,276
     Likes dati
    947
     Like avuti
    4,912
    Mentioned
    13 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Rif: 'La Tulliani ristrutturò l’appartamento'!

    Citazione Originariamente Scritto da Gianky Visualizza Messaggio
    Secondo me, voi del PDL, dovreste attaccare Fini su altri argomenti che non questo.
    E secondo me repubblica avrebbe dovuto attaccare berlusconi su altri argomenti che non il gossip.

    Come direbbe bersani : " Si fa quel che si può"

  8. #28
    ********** G Futuro
    Data Registrazione
    21 Nov 2009
    Messaggi
    4,201
     Likes dati
    3
     Like avuti
    15
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Rif: 'La Tulliani ristrutturò l’appartamento'!

    Citazione Originariamente Scritto da yure22 Visualizza Messaggio
    E secondo me repubblica avrebbe dovuto attaccare berlusconi su altri argomenti che non il gossip.

    Come direbbe bersani : " Si fa quel che si può"
    A parte che Repubblica non è del fratello di Fini, trovami una dichiarazione di un finiano, che l'anno scorso, ha scritto o detto che Repubblica faceva bene a fare gossip.
    Noi le masturbazioni di fronte alle foto della Villa in sardegna non ce le siamo fatte, a voi basta un documento uscito chissà come e di cui bisogna verificare la veridicità, per godere come pazzi e festeggiare.
    Ultima modifica di apibroker; 22-09-10 alle 11:42
    Fare per Fermare il Declino
    www.fermareildeclino.it

  9. #29
    Dai che non c'ho tempo
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    La Superba
    Messaggi
    10,689
     Likes dati
    185
     Like avuti
    483
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: La casa di Montecarlo [3d uniti]

    godo

    fotte niente della casa ma godo

    godo
    Nulla alle spalle, dubbi sul futuro
    Oggi m'hanno incuXXto...ma con che austerità ragazzi! Roba da signori! Ho ringraziato e chiesto un'altro appuntamento.

  10. #30
    Me ne frego
    Data Registrazione
    06 Nov 2009
    Messaggi
    132,051
     Likes dati
    221,907
     Like avuti
    89,085
    Mentioned
    728 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Rif: 'La Tulliani ristrutturò l’appartamento'!

    Citazione Originariamente Scritto da apibroker Visualizza Messaggio
    A parte che Repubblica non è del fratello di Fini, trovami una dichiarazione di un finiano, che l'anno scorso, ha scritto o detto che Repubblica faceva bene a fare gossip.
    Noi le masturbazioni di fronte alle foto della Villa in sardegna non ce le siamo fatte, a voi basta un documento uscito chissà come e di cui bisogna verificare la veridicità, per godere come pazzi e festeggiare.
    Ma quante prove vuoi? Forse è arrivato il momento che la smettete di rompere i maroni con FINI .E' come tutti gli altri altro che onestà, non ce l'ha politicamente ne moralmente.
    LA NUOVA DESTRA, ma di che parli.

    ADA

 

 
Pagina 3 di 6 PrimaPrima ... 234 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. La casa di Montecarlo è del cognato di Fini.
    Di mustang2 nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 131
    Ultimo Messaggio: 01-02-11, 13:39
  2. E della casa a montecarlo?
    Di CARLO NORD ITALIA nel forum Destra Radicale
    Risposte: 26
    Ultimo Messaggio: 28-01-11, 19:14
  3. La casa a Montecarlo ed il cognato
    Di Johannitius nel forum Il Termometro Politico
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 08-09-10, 11:05
  4. La famigerata casa di Montecarlo
    Di Malaparte nel forum Destra Radicale
    Risposte: 13
    Ultimo Messaggio: 30-08-10, 14:45
  5. Casa di Montecarlo, 30 giorni ...
    Di mustang nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 29-08-10, 01:25

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito