ha ragione TravaglioA rigor di logica tutte le domande poste riguardo al genere grammaticale di TAV contengono già la risposta. Basta infatti sciogliere la sigla correttamente (Treno ad Alta Velocità) per capire che il genere selezionato è il maschile, dal momento che in italiano, nel caso di sigle, il genere “vincente” è quello della prima parola ridotta in sigla (che è di norma un nome). E dunque, come suggeriscono i nostri interlocutori, sarebbe opportuno dire il TAV; in effetti, interrogando il motore di ricerca Google, notiamo che in rete le occorrenze al maschile sono oltre 10 milioni. È altrettanto vero, però, come lamentato dai nostri interlocutori, che nei (tele)giornali è invalso l’uso del femminile, e che tale uso è coonestato sia dalle attestazioni in rete (circa 14 milioni e mezzo) sia dalle voci lessicografiche. Oltre al caso del Vocabolario Treccani, infatti, citato dal signor F. A., anche il Devoto-Oli 2014 registra TAV come sostantivo femminile, mentre il GRADIT di De Mauro si limita a segnalare la sigla senza attribuirle alcun genere.
Naturalmente il passaggio dal maschile al femminile ha una spiegazione piuttosto semplice. La sigla è stata presto identificata non più col treno in sé, ma con la linea iIl TAV e la TAV | Accademia della Crusca