dopo aver letto, a lungo, varie discussioni in cui sono stato citato, mi trovo costretto a precisare quanto segue, perché, spesse volte in buona fede, sono state sparse su di me voci non rispondenti al vero...
in primo luogo, non ho mai paventato alcuna scissione "da sinistra" in Lilla, e nè ora nè in futuro metterò in piedi un'operazione del genere... anzi, confermo che ho intenzione di mantenere fino al congresso del prossimo anno l'incarico di presidente del partito e confermo la mia intenzione di candidarmi, questa volta alla camera dei deputato... in tal proposito, chiedo di essere inserito quale capolista...
in secondo luogo, ho proposto e difendo il mio progetto di costituire assieme al pds e ai suoi partiti satellite una vera e propria rosa nel pugno in "formato gigante", della quale il nostro partito andrebbe a costituire la componente più libertaria e liberale, perché credo e sono convinto che sia l'unica prospettiva capace di essere vincente e di manetenere ancora l'altissimo proflio che abbiamo sino a qui tenuto... probabilmente i tempi sono più lunghi che personalmente auspicavo...
in terzo luogo, questa mia operazione con la sinistra si è svolta sempre alla luce del sole, da quando ha ricevuto un "imprimatur", diciamo così, possibilista da parte del segretario del partito... dunque, non accetto, anzi respingo al mittente l'accusa di avere tramato contro o alle spalle di qualcuno e, senza false modestie, credo di averlo dimostrato proprio rimanendo nel partito di cui sono cofondatore... infatti non soffro di protagonismo o di delirio di onnipotenza e, con quella disciplina che ogni buon uomo di partito dovrebbe avere, collaborerò lealmente al progetto di unità liberale che è prevalso nel nostro congresso, in cui si sono confrontate due diverse tesi e una ha prevalso sull'altra... allo stesso tempo, rivendico il diritto di essere anche critico verso il mio partito perché credo che nessuna mente libera possa appiattirsi completamente in questa o in quella formazione politica... questa mia collaboratività non implica affatto l'abbandono del mio dialogo a sinistra che, non mi stanco di ripeterlo, rappresenta per noi l'unica possibile prospettiva vincente...