Volevo fare una riflessione sulla TAV, ma più in generale sulla scarsa capacità degli italiani di intendere e di riflettere sulle cose e sulla politica in generale.
Quando si decide si investire MOLTO su opere grandiose (come potrebbe essere la Tav o il ponte sullo stretto, ecc) nello stesso tempo inevitabilmente si decide di NON occuparsi di altre cose, che dovrebbero essere invece prioritarie.
Nel senso che ci sono cose che oggi non vengono fatte in Italia e che portano gravi danni, per fare alcuni esempi, la situazione delle infrastrutture esistenti (vedasi ponte Morandi a Genova), dissesti idrogeologici (frani e allagamenti ogni volta che c'è qualche goccia di pioggia), oppure siccità se per qualche settimana non piove. ecc.
ecc.
Voglio dire, è più importante che chi vada a Parigi impieghi una mezz'oretta in meno con treno, oppure sarebbe stato meglio utilizzare le risorse economiche che verranno utilizzate nel confine con la Francia, nel sud Italia, per fare in modo che i treni verso calabria e Sicilia siano più moderni, veloci e sicuri?
Credo che gli Italiani non comprendano bene che favorire le grandi opere INUTILI come la TAV è sbagliato, non soltanto, appunto perchè inutili, dannose da un punto di vista ambientale, ecc, ma perchè quando si fanno quelle scelte, inevitabilmente si riducono le risorse per quelle che invece sono le opere utili, necessarie.
Fatta questa premessa, capisco che i partiti politici sbagliano tutti (ovviamente eccetto MS5), ma quello che meno capisco è l'atteggiamento del capo del movimento NOTAV che in una dichiarazione si espresso CONTRO il MS5 dicendo cose assurde. Non vedo il perchè questo tipo non si sia espresso contro la Lega. E non capisco perchè nella val Susa c'è stato (europee) un grande voto verso la Lega, e non ci sia stata una grande "rivolta" contro quella parte politica, ma si siano limitati a criticare soltanto chi si sia espresso, politicamente, dalla loro parte.