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  1. #1
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    Predefinito Perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale

    CULTURA E SVAGO
    Ma perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale?

    8 Settembre 2019 - by Ghjuvan Santu Battestini - Commenta

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    L’Italia fascista si dimostrò molto debole militarmente, in contrapposizione all’altisonanza delle sue minacce verso la comunità internazionale, e questo è all’origine di tante prese in giro che ancora oggi circolano attraverso Internet. Eccone dei piccoli esempi:



    Fonte: Google images
    Anche noi còrsi, abbiamo l’abitudine (e l’orgoglio soprattutto) di sottolineare il fatto che siamo stato il solo pezzo d’Europa liberati da noi stessi contro l’esercito fascista ch’era abbastanza debole. Anche se ci sono prove storiche che l’esercito italiano, arresosi l’8 settembre 1943, ebbe l’ordine di non reagire ai Resistenti corsi che il 9 settembre dichiararono libera l’isola. Gli italiani, come testimoniato dall’anziano resistente corso Leo MIcheli, aiutarono le truppe francesi coloniali contro i tedeschi, che per gli italiani da alleati erano ora nemici.


    Ma perché l’Italia ha performato così male durante la Seconda Guerra mondiale ? Perché le ambizioni di Mussolini di rigenerare un nuovo “impero Romano” con la Corsica, Nizza, la Savoia, la Grecia, la Jugoslavia e tutte le altre “province” non sono state accompagnate d’una potenza militare come quella della Germania capace d’attaccare ed invadere quasi tutta l’Europa ?





    Fonte: radiche.eu
    Da una ideologia imperialista costruita sull’irredentismo ed il risorgimento d’un antico impero alla disfatta completa del esercito italiano, l’invasione della Sicilia ed il Sud del paese e la guerra civile frà i partigiani e la Repubblica di “Salò” fino alla morte del “Duce”, provaremo di dare luce sul questo momento interessante della Storia dell’Italia.
    Nel 1939, i due principali consiglieri militare del “Duce”, il Generale Pietro Badoglio e il Maresciallo dell’Aria Italo Balbo, così come il ministro degli esteri Galeazzo Ciano, si opponevano ad una dichiarazione di guerra contro la Francia e la Gran Bretagna perché il paese non era pronto a una guerra così importante e consigliavano d’aspettare fino al 1942 per rigenerare l’esercito italiano e modernizzare l’industria militare per una guerra di lungo termine. Nondimeno, il Duce, ben sicuro della vittoria finale della Germania e per essere sicuro di mangiarsi la torta ha insistito per dichiarare la guerra nel 1940. La conseguenza, la conoscete : l’esercito italiano non ha potuto neanche traversare le Alpi contro un esercito francese esangue.
    Un paese per niente pronto per la guerra che s’avvicina
    Infatti, i due consiglieri erano nel giusto e sapevano che l’esercito italiano non era pronto per la guerra a causa delle suoi interventi militari all’estero fra il 1935 e il 1939. Era stato occupato per tre anni in Spagna dal 1936 fino al 1939 a combattere contro i repubblicani spagnoli con il Corpo delle Truppe Volontarie (CVT) dove 75 000 uomini e 750 aeri hanno combattuto a fianco del Caudillo Francisco Franco, capo dei nazionalisti spagnoli durante la guerra civile spagnola. Era anche occupato in Etiopia, invasa dall’Italia nel 1935 per creare un imperio coloniale come la Francia e la Gran Bretagna ed infine occupato ad invadere l’Albania nel 1935-1936. Tutte queste guerre hanno avuto un largo costo economico ma anche umano : insomma, c’è stato 24 000 morti e 200 000 feriti da queste guerre ed una economia rovinata mentre che la Germania non s’è implicata tanto negli intervenzioni all’estero ed ha possuto costruire un vero esercito pronto alla guerra. Inoltre, i generali non erano promossi secondo loro valori sul campo di battaglia ma piuttosto secondo la loro fedeltà alla causa fascista. Il paese mancava anche un sistema d’educazione militare efficace per formare ufficiali di qualità pronti alla guerra moderna e faceva affidamento per l’allenamento sull’ideologia fascista. Risultato : Generali fedeli ma incompetenti sul campo di battaglia.
    Una economia rurale ed una industria militare mica pronta per la guerra totale
    Un altro problema era che l’Italia era una società rurale, con una industria militare debole, pronto per una guerra di corto termine ma mica di lungo termine. La produzione italiana aveva la capacità di sostenere una guerra d’uno o due anni al massimo a causa della mancanza di risorsi naturali importanti per la guerra moderna come il petrolio ed il carbone per fare funzionare le fabbriche. Queste carenze sono state fatali per il paese che non ha potuto produrre con efficacia carri armati, aerei da combattimento, arme e munizioni. Dal principio della guerra, solo il 25% dell’esercito era stato rifornito bene … con arme dalla Prima Guerra mondiale ! L’alto commando dell’esercito non aveva anticipato il fatto che la guerra aveva cambiato e s’aspettava a una guerra similiare alla Prima Guerra mondiale. Il resto dell’esercito non era stato rifornato bene e mancava d’arme e munizioni. Di più, la maggioranza dei cannoni italiani non erano funzionali, gli aeri ed i carri armati erano tutti obsoleti, e questo fino alla fine della guerra. Solo il 50% degli aeri poteva volare nel 1940, ciò ch’ha impedito l’armata italiana d’operare nel mare mediterraneo contro la Gran Bretagna per macanza di supporto aereo.
    Il trucco magico del Duce per moltiplicare le divisioni dell’esercito !
    Un vero problema di Mussolini per fare la guerra era la mancanza di divisioni per opporsi alla Francia e la Gran Bretagna in Africa del Nord. Per rassicurare il suo alleato Hitler a proposito del numero di divisoni, il “Duce” ha avuto l’idea di multiplicare il numero di divisioni … artificialmente ! Infatti, ci vuole 3 battaglioni per fare una divisione. Mussolini ha avuto l’idea di togliere un battaglione in ogni divisione per creare altre divisioni. Adesso, ci vuole 2 bataglioni per una divisione. Più divisioni, meno di potenza di fuoco contro il nemico. Il risultato è stato un vero fallimento : fallimento in Francia, in Grecia, in Grecia ed in Africa del Nord per finire con l’invasione del paese dalle forze americane nel 1943 e la caduta della dittatura fascista nel 1945.
    Insomma, una cattiva leadership, una mancanza di risorse, una industria debole, un esercito esangue e un cattivo rifornimento delle truppe ha avuto ragione dell’esercito italiano durante la Seconda Guerra mondiale.

    Fonte : Hitler’s Italian allies, Mac Gregor Knox

    https://www.corsicaoggi.com/sito/ma-...ubWb209vt2HJKs


  2. #2
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    Predefinito Re: Perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale

    perchè a l'itagliano non piace fare la guerra,piace fare l'amore

  3. #3
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    Predefinito Re: Perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da vasconcelos Visualizza Messaggio
    perchè a l'itagliano non piace fare la guerra,piace fare l'amore
    e prenderlo nel tucül come a tutti i fiorentini e limitrofa!
    e' questione di DNA non vergognatevene
    Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
    Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....

  4. #4
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    Predefinito Re: Perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale

    I grandi successi della merdaccia di Predappio.
    When the facts change, I change my mind. What do you do, sir? John Maynard Keynes

  5. #5
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    Predefinito Re: Perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale

    Era debole per lo stesso motivo per cui era debole il Paese, venti anni di governo dell'immonda feccia fascista lo avevano prostrato, la guerra e sopratutto la guerra civile scatenata dalla sete di potere del tiranno e dei cialtroni tirapiedi completarono il disastro.
    Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.

  6. #6
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    Predefinito Re: Perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da Murru Visualizza Messaggio
    CULTURA E SVAGO
    Ma perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale?

    8 Settembre 2019 - by Ghjuvan Santu Battestini - Commenta

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    L’Italia fascista si dimostrò molto debole militarmente, in contrapposizione all’altisonanza delle sue minacce verso la comunità internazionale, e questo è all’origine di tante prese in giro che ancora oggi circolano attraverso Internet. Eccone dei piccoli esempi:



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    Anche noi còrsi, abbiamo l’abitudine (e l’orgoglio soprattutto) di sottolineare il fatto che siamo stato il solo pezzo d’Europa liberati da noi stessi contro l’esercito fascista ch’era abbastanza debole. Anche se ci sono prove storiche che l’esercito italiano, arresosi l’8 settembre 1943, ebbe l’ordine di non reagire ai Resistenti corsi che il 9 settembre dichiararono libera l’isola. Gli italiani, come testimoniato dall’anziano resistente corso Leo MIcheli, aiutarono le truppe francesi coloniali contro i tedeschi, che per gli italiani da alleati erano ora nemici.


    Ma perché l’Italia ha performato così male durante la Seconda Guerra mondiale ? Perché le ambizioni di Mussolini di rigenerare un nuovo “impero Romano” con la Corsica, Nizza, la Savoia, la Grecia, la Jugoslavia e tutte le altre “province” non sono state accompagnate d’una potenza militare come quella della Germania capace d’attaccare ed invadere quasi tutta l’Europa ?





    Fonte: radiche.eu
    Da una ideologia imperialista costruita sull’irredentismo ed il risorgimento d’un antico impero alla disfatta completa del esercito italiano, l’invasione della Sicilia ed il Sud del paese e la guerra civile frà i partigiani e la Repubblica di “Salò” fino alla morte del “Duce”, provaremo di dare luce sul questo momento interessante della Storia dell’Italia.
    Nel 1939, i due principali consiglieri militare del “Duce”, il Generale Pietro Badoglio e il Maresciallo dell’Aria Italo Balbo, così come il ministro degli esteri Galeazzo Ciano, si opponevano ad una dichiarazione di guerra contro la Francia e la Gran Bretagna perché il paese non era pronto a una guerra così importante e consigliavano d’aspettare fino al 1942 per rigenerare l’esercito italiano e modernizzare l’industria militare per una guerra di lungo termine. Nondimeno, il Duce, ben sicuro della vittoria finale della Germania e per essere sicuro di mangiarsi la torta ha insistito per dichiarare la guerra nel 1940. La conseguenza, la conoscete : l’esercito italiano non ha potuto neanche traversare le Alpi contro un esercito francese esangue.
    Un paese per niente pronto per la guerra che s’avvicina
    Infatti, i due consiglieri erano nel giusto e sapevano che l’esercito italiano non era pronto per la guerra a causa delle suoi interventi militari all’estero fra il 1935 e il 1939. Era stato occupato per tre anni in Spagna dal 1936 fino al 1939 a combattere contro i repubblicani spagnoli con il Corpo delle Truppe Volontarie (CVT) dove 75 000 uomini e 750 aeri hanno combattuto a fianco del Caudillo Francisco Franco, capo dei nazionalisti spagnoli durante la guerra civile spagnola. Era anche occupato in Etiopia, invasa dall’Italia nel 1935 per creare un imperio coloniale come la Francia e la Gran Bretagna ed infine occupato ad invadere l’Albania nel 1935-1936. Tutte queste guerre hanno avuto un largo costo economico ma anche umano : insomma, c’è stato 24 000 morti e 200 000 feriti da queste guerre ed una economia rovinata mentre che la Germania non s’è implicata tanto negli intervenzioni all’estero ed ha possuto costruire un vero esercito pronto alla guerra. Inoltre, i generali non erano promossi secondo loro valori sul campo di battaglia ma piuttosto secondo la loro fedeltà alla causa fascista. Il paese mancava anche un sistema d’educazione militare efficace per formare ufficiali di qualità pronti alla guerra moderna e faceva affidamento per l’allenamento sull’ideologia fascista. Risultato : Generali fedeli ma incompetenti sul campo di battaglia.
    Una economia rurale ed una industria militare mica pronta per la guerra totale
    Un altro problema era che l’Italia era una società rurale, con una industria militare debole, pronto per una guerra di corto termine ma mica di lungo termine. La produzione italiana aveva la capacità di sostenere una guerra d’uno o due anni al massimo a causa della mancanza di risorsi naturali importanti per la guerra moderna come il petrolio ed il carbone per fare funzionare le fabbriche. Queste carenze sono state fatali per il paese che non ha potuto produrre con efficacia carri armati, aerei da combattimento, arme e munizioni. Dal principio della guerra, solo il 25% dell’esercito era stato rifornito bene … con arme dalla Prima Guerra mondiale ! L’alto commando dell’esercito non aveva anticipato il fatto che la guerra aveva cambiato e s’aspettava a una guerra similiare alla Prima Guerra mondiale. Il resto dell’esercito non era stato rifornato bene e mancava d’arme e munizioni. Di più, la maggioranza dei cannoni italiani non erano funzionali, gli aeri ed i carri armati erano tutti obsoleti, e questo fino alla fine della guerra. Solo il 50% degli aeri poteva volare nel 1940, ciò ch’ha impedito l’armata italiana d’operare nel mare mediterraneo contro la Gran Bretagna per macanza di supporto aereo.
    Il trucco magico del Duce per moltiplicare le divisioni dell’esercito !
    Un vero problema di Mussolini per fare la guerra era la mancanza di divisioni per opporsi alla Francia e la Gran Bretagna in Africa del Nord. Per rassicurare il suo alleato Hitler a proposito del numero di divisoni, il “Duce” ha avuto l’idea di multiplicare il numero di divisioni … artificialmente ! Infatti, ci vuole 3 battaglioni per fare una divisione. Mussolini ha avuto l’idea di togliere un battaglione in ogni divisione per creare altre divisioni. Adesso, ci vuole 2 bataglioni per una divisione. Più divisioni, meno di potenza di fuoco contro il nemico. Il risultato è stato un vero fallimento : fallimento in Francia, in Grecia, in Grecia ed in Africa del Nord per finire con l’invasione del paese dalle forze americane nel 1943 e la caduta della dittatura fascista nel 1945.
    Insomma, una cattiva leadership, una mancanza di risorse, una industria debole, un esercito esangue e un cattivo rifornimento delle truppe ha avuto ragione dell’esercito italiano durante la Seconda Guerra mondiale.

    Fonte : Hitler’s Italian allies, Mac Gregor Knox

    https://www.corsicaoggi.com/sito/ma-...ubWb209vt2HJKs

    Per prepararsi alle guerre bisogna andare d'accordo, in Inghilterra le questioni sociali si erano risolte molto prima, lo stesso negli Usa, quanto alla Germania gli eventi della Grande Guerra (traumatizzati è dire poco) li avevano saldati poi ci siamo noi. Ed il fascismo che molti non sanno ancora spiegarsi. Il pupazzo di Predappio era uno messo lì ad arte che doveva arginare il socialismo in Italia creando la più grossa presa per il naso della storia, il fascismo. Bisognava evitare il peggio.
    L'antifascismo è terrorismo! Mettilo anche tu in firma!Il Presidente degli Stati Uniti d'America ha ragione!

  7. #7
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    Predefinito Re: Perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale

    Per lo stesso motivo per cui lo è oggi, ci sono delle pecore che si prendono il potere senza essere state preferite nemmeno dalla metà degli elettori per leccare i piedi al potente internazionale di turno sperando di essere trattato come un pari invece di una bestia da macello. Poi ci sono anche poche pecore italiche che condividono questo istinto suicida e propagandano pure il loro verbo, esattamente come fecero i fasci, difatti come oggi il politically correct impone di essere europiddinisti per essere delle brave persone a quei tempi eri per bene se eri fascista. Nulla di nuovo, è solo la storia che si ripete.
    È un vanto essere ignorati da utenti di livello 0.

    Agli euradical snob antifà che danno del lei per sottolineare la distanza dal ceto del popolino rispondo con un voi (come usava quando c'era LVI) così imparano. Gradassi avvisati mezzi salvati.

  8. #8
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    Predefinito Re: Perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da Halfshadow Visualizza Messaggio
    Per lo stesso motivo per cui lo è oggi, ci sono delle pecore che si prendono il potere senza essere state preferite nemmeno dalla metà degli elettori per leccare i piedi al potente internazionale di turno sperando di essere trattato come un pari invece di una bestia da macello. Poi ci sono anche poche pecore italiche che condividono questo istinto suicida e propagandano pure il loro verbo, esattamente come fecero i fasci, difatti come oggi il politically correct impone di essere europiddinisti per essere delle brave persone a quei tempi eri per bene se eri fascista. Nulla di nuovo, è solo la storia che si ripete.
    nON C'ENTRA UN CAZZO CON IL THREAD
    lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI

  9. #9
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    Predefinito Re: Perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da animal Visualizza Messaggio
    e prenderlo nel tucül come a tutti i fiorentini e limitrofa!
    e' questione di DNA non vergognatevene
    nel culo ce lo prendete già voi pappagalli ,per quanto riguarda il dna da noi polentoni ce ne sono pochi

  10. #10
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    Predefinito Re: Perché l’Italia fu così debole nella Seconda guerra mondiale

    Citazione Originariamente Scritto da vasconcelos Visualizza Messaggio
    nel culo ce lo prendete già voi pappagalli ,per quanto riguarda il dna da noi polentoni ce ne sono pochi
    ma busoni lo siete quasi tutti vero!

    Paga e suca intanto!
    Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
    Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....

 

 
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