Non ho idea e a parte un interesse iniziale non ho più seguito VI, però il "partitinismo" figlio del "liderismo" e del "piùpurismo" è un cancro che ammorberà sempre la politica, italiana in particolare, e che continuerà ad impedire la nascita di una formazione che possa raccogliere un consenso che possa essere un minimo di massa. Finchè i "distinguo" saranno sempre più importanti del gran de obiettivo da raggiungere e che dovrebbe unire tutti, e fin quando la sbornia lideristica che annebbia la mente dei vari fondatori di questi partiti, dal più vecchio come il FSI all'ultimo arrivato come Italexit di Paragone, mutilerà la capacità di accordi e compromessi ( che sono indispensabili nell'azione politica, piacciano o no ) non si arriverà a costruire nulla di valido e consistente.