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lumiere
Intendiamoci, non è tutto così manovrabile da una sola persona, tuttavia, alla luce dell'ultimo anno e mezzo di politica italiana, viene da chiedersi se Renzi non sia uno stratega di rango molto di più di quanto non gli sia stato riconosciuto, specie dopo la sconfitta al Referendum del dicembre 2016. Ripercorriamo con ordine tutte le mosse di questo piano che appare più che preciso:
4 marzo 2018 : la sinistra va incontro alla peggiore tornata elettorale della sua storia, ma molti degli eletti del PD sono fedeli renziani. Risultato: lo sconfitto ha con sé la maggior parte del partito in aula e può manovrarlo a suo piacimento infatti, prima di dimettersi, impedisce al partito democratico l'alleanza con il M5s. Spinge così Di Maio nelle braccia della Lega, ben sapendo di creare così un'alleanza troppo stramba per durare. Ma l'altro effetto del governo giallo-verde, vitale per Renzi, è miniaturizzare Forza Italia, la cui presenza nell'esecutivo è inaccettabile per i grillini.
Così Berlusconi, reduce a sua volta da una sconfitta elettorale, rimane anche fuori dal governo e, costretto all'irrilevanza, vede impotente la trasmigrazione del suo elettorato dal centro-destra alla destra più oltranzista di Salvini.
8 agosto 2019 : Dopo poco più di un anno, la Lega rompe la maggioranza del governo facendo emergere definitivamente le divergenze con il M5s, oramai note a tutti. Salvini è al massimo dei consensi, ma l'ubriacatura elettorale lo rende sempre meno credibile come rappresentate del ceto produttivo del paese. Renzi ha ben presente che la narrativa salviniana contro il sistema ha un'ispirazione anti-europeista di fondo troppo spiccata per piacere a tutta la classe imprenditoriale che oramai può solo condividere le sue tematiche securitarie. Ad ogni modo, l'ex-premier annuncia l'appoggio al M5s prima che Zingaretti possa esprimersi, dimostrando che quest'ultimo non ha realmente voce in capitolo.
16 settembre 2019 : A governo giallo-rosso formato, Renzi annuncia di lasciare il partito ma non il governo che ha contribuito a formare. I suoi fedeli saranno fondamentali per la tenuta del nuovo esecutivo e quindi potrà partecipare alla vita politica come esponente di una forza politica decisiva. Potrà criticare un esecutivo debole "da destra" iniziando a raggruppare le compagini politiche centriste anti-salviniane ma lontane dal Pd.
Quale sarà la data futura?
Il Conte-bis non sembra poter durare a lungo, sostenuto da due partiti deboli (i maggiori contraenti si criticavano fortemente fino a poco fa) e da una soggetto politico nuovo dalle mire imprevedibili, per altro nato dopo la formazione della squadra di governo. La previsione è che la nascente stagione giallo-rossa finirà forse tra un anno, quando Renzi deciderà di sfidarla facendo ostruzione su disegni di legge troppo spostati a sinistra. Il suo sarà un partito decisionista, contrario all'immobilismo e all'assistenzialismo: tutto ciò metterà sotto pressione M5s e Pd che non riusciranno a inventare decreti troppo popolari da costringere Renzi ad essere d'accordo.