"mentre venivo qui ci sono state delle imprese che mi hanno chiamata"
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E per fortuna i culturati dicevano "non giudichiamola dal vestito ma da quello che farà!
Ultima modifica di Marximiliano; 19-09-19 alle 09:27
MIGA MakeItalyGreatAgain (Fai l'Italia Grande Ancora)
che Palamara, Ciuffetti, la Gretina e la Presidentessa di Arcuri siano di lezione: QUESTA VOLTA NIENTE PRIGIONIERI
"porti aperti con politiche inclusive che significa gestire a livello europeo i flussi migratori"
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Qualcuno a Palazzo Chigi si aspettava che Macron - incantato dal capello laccato e dalle cravatte Marinella del premier Conte - si presentasse oggi in Italia per annunciare la distribuzione di permessi di soggiorno a mezzo Congo o per illustrare la trasformazione di Versailles in un ricovero per saccopelisti senegalesi.
In realtà il presidente cala su Roma per rovesciare sulla testa dei nostri ministri una secchiata di realtà.
Non ci sarà da parte francese nessuna svolta sull’immigrazione, anzi. Di accollarsi i nostri clandestini non se ne parla neanche. L’Eliseo ha annunciato una durissima stretta sui migranti che potrebbe riguardare perfino i rifugiati minorenni.
Il politico di Amiens sembra aver deciso di provare a superare Le Pen, Orban e Borghezio a destra, mentre da noi lo spacciano per il fratello maggiore di Carola Rackete.
Nei giorni scorsi Di Maio aveva illustrato il piano della nuova maggioranza per superare la politica dei porti chiusi di Salvini, ovvero un accordo per le “redistribuzioni veloci” dei profughi in arrivo dalla Libia.
L’idea pareva esser quella di lasciar fare le Ong, tanto la gran parte degli stranieri sbarcati sarebbe stata ricollocata automaticamente in Europa.
L’Ue, dicevano in ambienti governativi, ci avrebbe sostenuto per allontanare lo spettro del Carroccio.
Si è parlato perfino di quote fisse di stranieri da assegnare a ogni Paese dell’Unione e di multe per i governi che non avrebbero collaborato.
Ci hanno raccontato di trattati sulle frontiere da riscrivere in tempi record.
Una serie di decisioni che sarebbero state ratificate dal vertice che si terrà la prossima settimana a Malta.
Ma qualcosa è andato storto. Tutto, per l’esattezza.
La Francia, infatti, avrebbe dovuto essere il nostro grande alleato in questa campagna. Ma Macron proprio in questi giorni ha annunciato di voler riposizionare il suo partito a destra, per evitare di lasciar spazio alla Le Pen.
Insomma, il presidente non ammorbidirà affatto la sua linea sull’immigrazione, che prevede di accettare dall’Italia qualche sparuto profugo e nessun clandestino (che sono in effetti i 2/3 del totale).
«La vera sfida è garantire rimpatri rapidi», spiegano all’Eliseo.
Il che equivale a dire che per ora resteranno tutti nel nostro Paese.
«E il principio dell’approdo nel porto più vicino non verrà messo in discussione».
E non è finita. Parigi sembra aver dubbi perfino sel diritto d’asilo «C’è chi manipola il nostro sistema», ha detto il presidente lunedì sera a una riunione con 200 parlamentari, «Il risultato è che rischiamo di veder esplodere il numero di minori non accompagnati in certi quartieri».
Troppi bambini africani in periferia. E ancora: «Per decenni la sinistra non ha voluto guardare al problema dei rifugiati. Le classi popolari hanno iniziato a votare l’estrema destra. E noi siamo come le tre scimmiette: non vogliamo guardare».
Una frase che potrebbe tranquillamente esser stata scritta da un editorialista di Libero.
Continua il presidente: «La questione è sapere se vogliamo essere un partito borghese o meno. I borghesi non hanno problemi con i migranti: non li incrociano...».
BIDONE
Insomma, come era facilmente prevedibile, non sarà affatto l’Europa a salvarci. Se davvero l’Italia intende mantenere i porti aperti, toccherà pagare il conto: miliardi di euro. Sarà necessario prendersi la responsabilità del preventivabile picco di partenze dall’Africa, con tutte le conseguenze. Ossia, l’aumento del numero di morti in mare e di disperati che, pur di riuscire a entrare in Europa, si rivolgeranno agli scafisti libici per attraversare il Mediterraneo, con il consueto contorno di stupri e torture.
Una bastonata per l’esecutivo, che ora dovrà fingere di avere una linea comune tra Pd e Cinquestelle sull’argomento.
L’Ocean Viking, prima nave di una Ong cui la scorsa settimana è stato aperto un porto italiano dopo 13 mesi di Salvini, è ripartita per la Libia e ha raccolto 109 migranti.
La Guardia costiera ne ha intercettati altri novanta vicino a Malta.
Sta tornando tutto come prima del governo giallo-verde, insomma.
E se davvero Conte pensava che la Ue gli avrebbe risolto il problema s’è fatto fregare.
(Lorenzo Mottola, Libero)
Ultima modifica di Marximiliano; 19-09-19 alle 09:29
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che Palamara, Ciuffetti, la Gretina e la Presidentessa di Arcuri siano di lezione: QUESTA VOLTA NIENTE PRIGIONIERI
che imbecilli!
Beh, in merito al fatto che aziende agricole (di quelle parlava) richiedano manodopera di "quel tipo" non si fa fatica ad immaginarlo e nemmeno è una novità (di qualche giorno ga un servizio non so più in che TG, ne citava diverse in Veneto) ; obiettivamente è un lavoro in cui con le regole attuali, paghe, disponibilità, flessibilità e via discorrendo, difficilmente si trova ancora molta gente disposta a simili mansioni.
« Il popolo non crede ai cultori delle cedole bancarie.Crede all'azione, a chi gli indica le vie del destino.Crede soprattutto a chi gli aprirà le strade vere della giustizia sociale. » Filippo Corridoni
« Nec spe nec metu » Isabella d'Este
questi animali di governo sarebbero capaci di far fallire Apple Microsoft Amazon e Exxon in 4 giorni !
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che Palamara, Ciuffetti, la Gretina e la Presidentessa di Arcuri siano di lezione: QUESTA VOLTA NIENTE PRIGIONIERI
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« Nec spe nec metu » Isabella d'Este
Quindi adesso i migranti devono entrare non perché scappano da guerre, torture, carestie e fame ma perché i nostri "imprenditori" hanno bisogno di mano d'opera". Ovviamente a 1,80 / ora, ovviamente neri in nero, senza diritti e con tanti doveri.
Complimenti alla sig.ra Minestra che, se non erro, è una ex sindacalista, ex bracciante e spero presto ex ministro.
Quindi adesso i migranti devono entrare non perché scappano da guerre, torture, carestie e fame ma perché i nostri "imprenditori" hanno bisogno di mano d'opera". Ovviamente a 1,80 / ora, ovviamente neri in nero, senza diritti e con tanti doveri.
Complimenti alla sig.ra Minestra che, se non erro, è una ex sindacalista, ex bracciante e spero presto ex ministro.