Facciamo a capirci.
Erasmus è un progetto che è partito nel 1987: chi ha partecipato allora poteva essere nato intorno al 1965, quindi oggi ha 54 anni. Chi ha partecipato nel 2018 è nato intorno al 1996, quindi oggi ha 23 anni. Mi sembra del tutto evidente che il secondo non appartiene alla stessa generazione del primo, anzi: potrebbe essere suo figlio.
Chi ha partecipato alle prime sessioni di studi all’estero oggi può essere un affermato professionista o un disadattato, oppure un precario a vita; chi ha partecipato alle ultime potrebbe non avere ancora preso la laurea.
Sono tutti “generazione Erasmus”?
Se poi il termine viene utilizzato in modo assolutamente improprio da altri, non è questo giustifichi l’errore.