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Autonomia e macroregione, Caldoro lancia il referendum in Campania

«Parte, finalmente, una grande sfida politica. Con le firme raccolte dei campani e con l'iniziativa di tutti i consiglieri regionali del centrodestra, si potrà indire il referendum sull'autonomia. Per chiedere l'avvio di un processo che sia equo nei diritti e per lanciare la sfida della macroregione del Sud, di un Sud più forte ed unito». Cosi Stefano Caldoro, a nome dei comitati referendari e capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, durante una conferenza stampa presso la sede del Consiglio al centro direzionale di Napoli.

Sono tre i quesiti illustrati alla presenza dei consiglieri regionali firmatari e dei componenti del comitato referendario. Il primo «Volete voi che la Regione Campania intraprenda tutte le iniziative istituzionali necessarie per ottenere dallo Stato l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 116, comma terzo, della Costituzione, in tutte le materie indicate dalla predetta disposizione?», poi «Volete voi che, sulla base dei principi di sussidiarietà ed adeguatezza, le condizioni di autonomia della Regione Campania, siano rimodulate attraverso un più incisivo esercizio dei poteri sostitutivi statali, al fine di garantire e tutelare la piena uguaglianza tra cittadini campani e cittadini residenti in altre Regioni, anche nell'erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e dei livelli essenziali di assistenza, sia di raggiungere la definitiva perequazione infrastrutturale tra territorio regionale e quello nazionale?» ed ancora il terzo «Volete voi che la Regione Campania stipuli con le altre Regioni dell'Italia meridionale continentale tutte le intese necessarie, ai sensi dell'articolo 117, ottavo comma, della Costituzione, per l'esercizio unitario, anche attraverso l'istituzione di organi comuni, delle funzioni di propria competenza?».

«Il Nord ed il Sud - ha sottolineato Caldoro che è anche responsabile del Dipartimento Autonomie di Forza Italia - devono avere pari condizioni, su asili nido, su sanità, sul trasporto pubblico locale, sulla formazione e nelle risorse per le infrastrutture. Non si può partire con una parte del Paese avanti e l'altra indietro. Si deve partire insieme, con regole chiare ed il Sud deve, con coraggio, giocare la partita. Senza paure». Per Caldoro, su queste basi, sarà necessario «sentire la voce di cittadini, devono dare forza al Sud. Ed è per questo che lanciamo anche le basi, nella cornice della Costituzione, della macroregione del Sud. Le Regioni possono e devono, insieme, esercitare alcune funzioni. Quelle previste dalla Costituzione». «È una grande sfida, alta. Forte ed ambiziosa, la sfida di un Sud che non si chiude e rilancia. Siamo pronti e, già dalla prossima campagna elettorale, imporremo il tema. Si dovrà discutere di uno Stato più moderno, della riforma delle Regioni e delle 'autonomiè, e della necessita di unire il Mezzogiorno in una partita nazionale» ha concluso Caldoro.

Alla conferenza hanno partecipato i rappresentanti del comitato. Con il Presidente Alessandro Sansoni, Nando Dicé, Sabino Morano, Sergio Angrisano, Gino Giammarino, Leonarda La Sala, Pasquale Riccio e Gennaro Salvatore. «Con il referendum il Sud - ha rilanciato Alessandro Sansoni - si pone al centro del dibattito sull'autonomia, ponendo finalmente la propria prospettiva, che non è né quella del regionalismo differenziato, né la semplice conservazione dello status quo. Oltre la Campania anche le altre Regioni meridionali si stanno muovendo nella stessa direzione».
Lunedì 23 Settembre 2019, 14:46
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