Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Ci sono svolte e decisioni che il singolo parlamentare non può essere costretto ad accettare supinamente, se ti riferisci a Rousseau trovo la tua visione inquietante: automi manovrati da una piattaforma di proprietà di una società privata e con un numero limitatissimo di partecipanti.
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Se Paragone o Richetti non si adeguano a una scelta impensabile fino a un anno fa, non vedo perchè dovrebbero lasciare il parlamento, nonostante i 'contatti' sul territorio. Il 4 marzo sono stati eletti in uno scenario ben diverso da quello odierno, uno è praticamente un leghista mancato o in itinere, l'altro mantiene ferma la sua distanza dai 5s.
Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
(Pablo Neruda - Attribuita)
Se se ne andasse al misto come la Nugnes o De Falco, dopo tutte le giravolte di Di Maio, non sarebbe da biasimare.
Paragone l'ho citato come esempio di chi è rimasto fedele al mandato ricevuto dagli elettori. Se poi continua a non votare la fiducia e i provvedimenti del governo, è virtualmente fuori dal movimento.
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La libertà di mandato voluta in costituzione è un grave , gravissimo errore.
Un parlamentare che è stato eletto con X partito, grazie ai voti degli elettori di quel partito , non può decidere di uscire , mettersi nel gruppo misto , andare in un altro partito e magari votare perfino contro la volontà degli elettori che l'hanno eletto (vedi alfano, per esempio , il primo che mi viene in mente)
Se un parlamentare non è d'accordo con una iniziativa del suo partito, ( come ad esempio De falco con i 5 stelle) in assemblea , democraticamente , pone all'ordine del giorno la sua idea e l'assemblea la discute e la vota .
Ma se l'assemblea interna la boccia , deve adeguarsi, oppure, se proprio non vuole accettare, lascia il parlamento e va a fare altro.
oggi invece assistiamo al tradimento della volontà popolare per rispettare una libertà che è un arbitrio.
Di Maio ha ragione da vendere.
Se non sei d'accordo vai via, oppure, accetti la decisione collegiale del tuo partito.
Eviteremo il voltagabbanismo , i salti della quaglia , dando al parlamento una stabilità molto più concreta.
DI ROSSO IN ITALIA C'E' SOLO IL VINO
L'Italia è una razza, una storia, un orgoglio, una passione, l'Italia è una grandezza del passato.