Il deputato eletto risponde del proprio operato:
- anzitutto ai suoi elettori
- quindi alla Nazione
- poi al partito
- MAI al proprio interesse
Il deputato "onorevole" che non si riconosce più nella politica del suo partito SI DEVE DIMETTERE ovvero darne ragione ai propri elettori ed eventualmente riceverne il consenso.
Oppure lasciare il posto (volgarmente nomato "CADREGA") a chi ha ricevuto voti immediatamente dopo di lui.
Si chiama "VINCOLO DI MANDATO" e non ci frega un cazzo se solo 4 paesi al mondo lo adottano: Panama, Bangladesh, India e Portogallo (che non è propriamente un dittatura)...
Si modifichi la Costituzione più bella del mondo per renderla ancora più bella, si restituisca al deputato il suo ONORE affinché non diventi SERVO del suo tornaconto personale.
Bene fa Di Maio a chiedere il rimborso di 100mila prodeuri ai pusillanimi che fino a ieri, quando il loro movimento gestiva il potere, se ne stavano tranquilli al loro posto.
Questi signori non meritano né RISPETTO, né ONORABILITA'.
Kobra (Democritico)