Federica Saraceni, condannata in via definitiva a scontare 21 anni e 6 mesi per l'omicidio del giuslavorista Massimo D'Antona, freddato il 20 maggio 1999 sulla via Salaria, in Roma, da agosto percepisce il reddito di cittadinanza. Il suo assegno ammonta ad € 623 mensili.
Figlia di Luigi Saraceni, ex toga rossa e tra i fondatori di Magistratura Democratica, eletto tra le fila dei Democratici di sinistra e con i Verdi, ora è avvocato e, tra gli altri, ha difeso Carlo De Benedetti ed il leader curdo Abdullah Ocalan. Nella sua biografia, che scrive da sé, si meraviglia per ciò che è avvenuto alla figlia, per quello che definisce "una follia"... "buona e cattiva, rabbiosa e generosa, spiritosa e indisponente, solidale ed egoista. Anche terrorista?". Appare sorpreso!
Un po' meno sorpreso l'ex presidente della Camera Luigi Violante che lasciò MD dopo averla fondata per: "...l'insopportabile ambiguità"... "MD era spaccata al suo interno"... "e c'era una componente movimentista, esagitata, che corrispondeva al c.d. gruppo romano e considerava il brigatismo rosso come una montatura ad opera di apparati dello stato. Questa fazione, anti PCI, faceva capo a Luigi Saraceni, padre di una terrorista".
Tra i requisiti richiesti per ottenere il RdC vi è quello di non essere sottoposto a misura cautelare personale.
(Da: La Verità, anno IV - numero 268)