ROMA - «Siccome i finanziamenti sono dello Stato, d'ora in poi intendo mettere becco anche nella scelta dei membri della giuria del Festival del Cinema di Venezia». é assai critico e determinato il ministro della Cultura Sandro Bondi, che, in una intervista a Panorama, commenta l'esito della Mostra conclusasi meno di una settimana fa.
«FARE AUTOCRITICA» - «I risultati del Festival - sostiene Bondi nell'intervista - costringono tutti ad aprire gli occhi e fare autocritica». Il ministro critica sia il presidente della giuria, il regista americano Quentin Tarantino, sia Marco Müller, il direttore della mostra: «Tarantino è espressione di una cultura elitaria, relativista e snobistica.
E la sua visione influenza anche i suoi giudizi critici, pure quelli verso i film stranieri», sostiene il ministro. Mentre Müller, a suo giudizio, è come un allenatore di calcio: «Innamorato dei propri schemi fino al punto di non privilegiare i talenti e le novità che sono sotto gli occhi di tutti». (Fonte Ansa)
Festival del Cinema, Bondi all'attacco «Metterò becco sui giurati di Venezia» - Corriere della Sera
Oltre che illiberale, Bondi è anche ignorante. Definire Tarantino espressione di una cultura elitaria, relativistica e snobistica è demenziale e frutto di una crassa ignoranza. L'anno prossimo aspettiamoci i Vanzina al concorso ufficiale.