https://ungranellodisabbia.wordpress...ca-di-cirie-2/
Non si parla di amianto, ma di una realtà altrettanto atroce.
@Max72
https://ungranellodisabbia.wordpress...ca-di-cirie-2/
Non si parla di amianto, ma di una realtà altrettanto atroce.
@Max72
Una realtà tristissima a pochi km da casa mia, purtroppo.
Se ne parla anche qua: IPCA: come morire di lavoro ? L'Altra Cirié
Se non ho capito male, condannati a sei anni. Sei!
Un caro ringraziamento per la segnalazione agli Amici @L'anticristo e @Hockey .
Sfortunatamente il topic reale del thread non è riguardante il solo amianto, ma le morti sul lavoro dovute ad imperizia e palese dolo (con colpe che vanno sia dal privato imprenditoriale, ma per me in modo peggiore come spero di aver chiarito, per causa pubblico/politica).
Appena riesco, posto uno dei due link da voi gentilmente segnalati per intero.....se avete preferenze ditemi voi quale o anche entrambi.
PS : L'espressione dialettale dei "Pissabrut" coniugata alle vicende dall'azienda in oggetto, effettivamente non mi è nuova ; comprende anche il dialettale (piscia-sporco come traduzione grossolana) che è praticamente quasi del tutto identico tra le nostre zone geografiche.
« Il popolo non crede ai cultori delle cedole bancarie.Crede all'azione, a chi gli indica le vie del destino.Crede soprattutto a chi gli aprirà le strade vere della giustizia sociale. » Filippo Corridoni
« Nec spe nec metu » Isabella d'Este
In Italia ancora morti da amianto: il bilancio è di 6mila decessi l’anno
by Jessica Simonetti · October 21, 2019
L’amianto non smette di uccidere in Italia: secondo la Società italiana di medicina ambientale (Sima) nel nostro Paese si registrano circa 6mila decessi l’anno.
L’amianto continua ad essere un problema irrisolto in Italia. Se, da una parte, le normative vigenti sono tra le più avanzate in Europa in materia di amianto, dall’altra si è esposti ancora ad un rischio di contatto molto elevato per una serie di mancati adempimenti.
Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima), ha dichiarato che "In Italia 6mila persone all'anno continuano a morire per l'amianto". Un dato allarmante, soprattutto se si considera che, secondo la mappatura Sima
in Italia ci sono 96mila aree a rischio amianto.
Oltre 96mila aree a rischio amianto
"L'esposizione ad amianto causa tumore polmonare (mesotelioma pleurico), laringeo e ovarico, oltre a condizioni di fibrosi polmonare - ha dichiarato Miani. Nel mondo, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità sono 125 milioni le persone esposte a rischio amianto".
Dunque, nonostante la normativa italiana parli chiaro da oltre 20 anni (i primi passi, dal punto di vista normativo, risalgono addirittura al 1986), gli specialisti in materia di amianto continuano a parlare di problema irrisolto nel nostro Paese.
"L'impatto dell'amianto per i soli costi diretti (ritiro dal lavoro, cure e morte) nei 28 Paesi dell'Unione Europea (Gran Bretagna inclusa) - ha aggiunto Miani - è pari allo 0,7% del Pil dell'Unione europea", circa 410 miliardi all'anno.
Le aree maggiormente contaminate, secondo la mappatura presentata dal Ministero, sono Broni-Fibronit (Pv), Priolo-Eternit Siciliana (Sr), Casale Monferrato-Eternit, Balangero-Cava Monte San Vittore (To), Napoli Bagnoli-Eternit, Tito-ex Liquichimica (Po), Bari-Fibronit, Biancavilla-Cave Monte Calvario (Ct), Emarese-Cave di Pietra (Ao).
Un problema geologico
Oltre ad essere un problema sanitario, l’inquinamento da amianto è anche un problema geologico.
Secondo le dichiarazioni di Vincenzo Giovine, vicepresidente del Consiglio nazionale dei geologi, la questione amianto "tocca da vicino, oltre che l'aspetto sanitario anche quello geologico. La conoscenza geologica può essere, infatti, fondamentale per consentire l'identificazione e la mappatura dei siti caratterizzati dalla presenza di rocce amiantifere, che costituiscono un pericolo per la diffusione delle fibre in modo da contribuire alla bonifica e alla messa in sicurezza di tali aree".
In virtù di questo, il Ministero dell’Ambiente ha avviato il Piano Nazionale Amianto per la mappatura delle aree e la messa in sicurezza e bonifica dei siti contaminati, a partire dalla più diffusa rilevanza sociale e ambientale come le scuole e gli ospedali.
https://www.nonsoloambiente.it/italia-morti-amianto
« Il popolo non crede ai cultori delle cedole bancarie.Crede all'azione, a chi gli indica le vie del destino.Crede soprattutto a chi gli aprirà le strade vere della giustizia sociale. » Filippo Corridoni
« Nec spe nec metu » Isabella d'Este
[continua] da : L’odore dei soldi L’Eternit di Casale Monferrato: una storia esemplare Fabrizio Meni
Che le condizioni di lavoro fossero pessime e che per questo si rischiassela propria salute, a Casale gli operai, però,lo sapevano bene.
E lo sapevano da un secolo. La maggior parte delle donne lavorava al modellamento delle lastre,martellandole e sfrangiandole con delle cesoie, poi più tardi con dei martelletti pneumatici: “mettevamo un foulard affinché inostri capelli non fossero troppo bianchi per la polvere”.(16)Per decenni i convogli pieni di sacchi di amianto sfusoarrivavano alla stazione di Casale per poi essere scaricati manualmente, a forza di braccia e messi sui carretti destinati aisingoli reparti di lavorazione.
Il tutto veniva fatto con i “tridenti”, cioè i forconi, trattando quelle fibre minerali come fieno da imballare, paglia essiccata, letame da dare ai campi. L’amianto veniva accumulato in silos molto alti. E dagli sportelli nuovamente ripreso coi forconi per essere lavorato. Poi c’erano le sfilacciatrici, per rendere più soffice e quindiamalgamabile l’amianto grezzo.
Sempre a mano.
È noto che persino le vigne circostanti apparivano imbiancate per effetto della polvere.
« Il popolo non crede ai cultori delle cedole bancarie.Crede all'azione, a chi gli indica le vie del destino.Crede soprattutto a chi gli aprirà le strade vere della giustizia sociale. » Filippo Corridoni
« Nec spe nec metu » Isabella d'Este
É una di quelle notti "stronze".
Bronchite riacutizzata da circa una settimana.
Da quel che si capisce, si tratta anche di una pleurite cronicizzata ; ergo, quando s'infiamma tutto a causa della bronchite, la febbre sale, la tosse aumenta e soprattutto si manifesta il DOLORE PLEURICO ; dolori al torace anteriore ad ell'emitorace sinistro (sede di ispessimento pleurico) simili ad intercostali ma almeno 50 volte più forti ;trafittivi, ad ogni colpo di tosse ed anche se si respira profondamente (eufemismo, diciamo ammezzo polmone vah).
Dispnea accompagnata a fischi e sibili ti svegliano da quella sorta di "pseudosonno" - lo chiamo così perchè in realtà più che altro dopo diverse acrobazie tra le lenzuola in cerca di una posizione dove il dolore sembra essere meno fastidioso, si crolla esausti -.
L'unica è svegliarsi ed assumere l'antidolorifico (un oppiaceo a rilascio prolungato) ; funziona, impiega circa 2 ore nel fare il proprio lavoraccio, ma bisogna restare in posizione eretta.
Bene, ci siamo, la saturazione è tornata decente, ho assunto il solito cortisonico con broncodilatatore, la febbre è scesa a 37,8 e mi sento ultrarimbambito, ma pronto al sonno.
Ho colto l'occasione per scrivere quelche "racconto" su gente che si è ammalata....i nomi saranno iniziali o inventati, le storie non saranno precise, ma a parte le "licenze letteroasbestosiche fini alla privacy", renderanno bene l'idea di quello che hanno passato poveracci che si sono ammalati come e più di me, perchè esposti alla polvere.
Attendo domani, o forse dopodomani per postarle, le voglio ricontrollare ; scrivere sotto queste "mezze bombe" diventa più facile, ma errori scappano.
Per chi interessato, "stay tuned on this thread"...ci sarà da ballare.Niente rock nè tantomeno folk ; sarà una danza macabra e contorta, di quelle che mai si vorrebbero ascoltare e meno che mai (fidatevi) ballare..
Massimo
Ultima modifica di Max72; 08-12-19 alle 04:54
« Il popolo non crede ai cultori delle cedole bancarie.Crede all'azione, a chi gli indica le vie del destino.Crede soprattutto a chi gli aprirà le strade vere della giustizia sociale. » Filippo Corridoni
« Nec spe nec metu » Isabella d'Este
Stephan Schmidheiny, ultimo padrone dell’Eternit, rinviato a giudizio: «Odio gli italiani»
Il magnate svizzero andrà a processo il prossimo 27 novembre a Novara: dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario per la morte di 392 persone.
A un giornale elvetico dichiara: «Non voglio vedere una prigione italiana dall’interno»
VERCELLI — Sarà processato per omicidio volontario Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero e unico proprietario ancora in vita di Eternit. Lo ha deciso il gup di Vercelli, Fabrizio Filice al termine dell’udienza preliminare, accogliendo la linea accusatoria dei pubblici ministeri Roberta Brera, Francesco Alvino e Gianfranco Colace. L’imprenditore dovrà rispondere della morte di 392 cittadini di Casale Monferrato, decedute per le conseguenze dell’esposizione all’amianto. Il processo si aprirà il prossimo 27 novembre davanti alla Corte d’Assise di Novara.
Nel frattempo fanno rumore le parole pronunciate dallo stesso Schmidheiny a dicembre al giornale elvetico Nzz am Sonntag, riprese dal quindicinale «Area Unia» di Lugano: «Quando oggi penso all’Italia provo solo compassione per tutte le persone buone e oneste che sono costrette a vivere in questo Stato fallito. Non ho intenzione di vedere una prigione italiana dall’interno. Alla fine il mio comportamento sarà giudicato correttamente e un giorno verrò assolto».
Ha poi aggiunto: «Ho capito che mi sarei dovuto occupare della mia igiene mentale per non lasciarmi abbattere da tutti questi incredibili attacchi. Mi sono reso conto di provare dentro di me un odio per gli italiani e che io sono il solo a soffrire per questo».
Tornando al giudizio: «Stephan Schmidheiny, ancora oggi, dimostra nessuna pietà verso le persone che sono morte a causa dell’amianto», ha detto il pubblico ministero Gianfranco Colace nel suo intervento dedicato alle repliche alle arringhe dei legali del magnate. Il magistrato ha anche ricordato che «oggi si ammalano e muoiono le persone che non hanno mai messo piede in quella fabbrica». Il gup Fabrizio Filice ha quindi deciso di mandare a processo Schmidheiny per omicidio doloso, così come chiesto dai pm. Una decisione fondamentale per il futuro dell’inchiesta Eternit, e i suoi 392 morti: il processo si svolgerà in Corte d’Assise, a Novara, e i familiari delle vittime di amianto avranno ancora qualche speranza di vedere condannato l’imprenditore.
24 gennaio 2020 | 10:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA
https://torino.corriere.it/cronaca/2...2b9e331b.shtml
« Il popolo non crede ai cultori delle cedole bancarie.Crede all'azione, a chi gli indica le vie del destino.Crede soprattutto a chi gli aprirà le strade vere della giustizia sociale. » Filippo Corridoni
« Nec spe nec metu » Isabella d'Este
Dispiace anche io ho problemi però la rabbia peggiora tutti i sintomi
La punizione ok ma l'odio avvelena noi stessi
Si spera che costui abbia la condanna che merita
Ha poi aggiunto: «Ho capito che mi sarei dovuto occupare della mia igiene mentale per non lasciarmi abbattere da tutti questi incredibili attacchi. Mi sono reso conto di provare dentro di me un odio per gli italiani e che io sono il solo a soffrire per questo».
Questo e' semplicemente una merda d'uomo. Non sono molto credente ma se veramente di la' esiste qualcosa spero che gli infliggano le pene piu' severe possibili, tutte quelle della Divina Commedia.