Nato/ Rasmussen vuole Europa più sicura, ma serve sostegno Mosca
Bisogna difendere l'Europa da minacce esterne, serve scudo




Per Anders Fogh Rasmussen l'obiettivo principale della Nato è rendere l'Europa più sicura "all'interno" per difenderla dalle "minacce esterne": ma per fare questo è "fondamentale" compiere progressi nella collaborazione con Mosca. E' questo il nocciolo dell'intervento del Segretario generale dell'Alleanza atlantica, che ha esposto le linee strategiche per la sicurezza europea nel corso di una lecture a Palazzo de Carolis, su invito dell'Aspen Intitute e dell'Istituto Affari internazionali. Oltre alla difesa missilistica, primo punto della strategia Nato, è necessario un rilancio del Cfe (il trattato sulle Forze convenzionali in Europa) e, terzo punto, una riduzione del numero della armi nucleari a corto raggio. "Se seguiamo questi tre binari - ha affermato Rasmussen - avremo un'Europa diversa, migliore e più sicura". Per far questo è fondamentale la cooperazione con la Russia, per portare tutti i cittadini europeo "sotto uno stesso tetto" e difenderli da "terrorismo, estremismo e proliferazione delle armi di distruzione di massa". Il segretario generale ha fatto più volte riferimento alla Dichiarazione di Roma siglata nel 2002 tra Nato e Russia, che "ha reso l'Europa più sicura". Ma quella dichiarazione "è stata solo l'inizio, dobbiamo fare ancora molto", ha affermato il segretario generale della Nato, pur elencando una lunga lista di aree, dall'Afghanistan ai Balcani fino alla lotta al terrorismo, in cui sono stati registrati grandi progressi nella collaborazione con Mosca.




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