Come 14 ribelli M5S stavano per buttare giù il governo Conte BIS

[Saturno]

I quattordici ribelli nel MoVimento 5 Stelle stavano per riuscire ad affossare il DEF, che alla fine si è salvato per tre voti. Mentre l’attualità italiana guarda alla Turchia e alla Siria si avverte un certo malumore sempre più crescente nel M5S e a farne le spese potrebbe essere prima o poi il governo Conte Bis. Ieri stava per subirne le conseguenze l’approvazione della nota di aggiornamento del Documento di Economia e finanza (Def), con ben 14 deputati dei 5 Stelle assenti non giustificati.

Come 14 ribelli M5S stavano per buttare giù il governo Conte BIS
E soprattutto c’è da notare che i ribelli sono quelli che volevano un posto nel governo ma alla fine non sono stati accontentati. Tra questi, i cinque grillini che sembravano vicini a traslocare da Pizzarotti (tranne la Mammì, che venne erroneamente inserita nella lista ma era in maternità). Racconta oggi Repubblica:

Il voto di ieri conferma il disamore di chi era al governo con la Lega ed è stato tagliato fuori (ad esempio il sottosegretario uscente Simone Valente, che pure aveva giocato un ruolo di peso su Atp di tennis a Torino e Olimpiadi a Milano-Cortina; così anche Claudio Cominardi, già al dicastero del Lavoro), o di chi doveva avere ruoli di primo piano e non li ha mai avuti, tipo l’ex direttore di Sky Tg 24 Emilio Carelli.

Nicola Provenza è stato avvistato a un convegno. «Sono in maternità con qualche complicazione, non sono una dissidente!», ha sostenuto Stefania Mammì. Ma insomma, «in questa fase non abbiamo una guida, siamo un po’ cani sciolti», racconta un eletto.

Il problema sarebbe insomma l’assenza dei capigruppi, che i grillini non riescono a eleggere con molte votazioni di gruppo andate a vuoto. In testa alle preferenze per ora ci sono Francesco Silvestri (Camera) e Gianluca Perilli (Senato), quest’ultimo insidiato da Danilo Toninelli.

Le assenze strategiche e il messaggio a Di Maio
Per questo, spiega oggi Il Messaggero, i 14 assenti sarebbero un messaggio a Luigi Di Maio. Mario Ajello torna a evocare il fantasma della scissione, finora smentito dai vertici M5S che hanno giustamente sottolineato un dato di fatto: spesso sui giornali si racconta di scissioni in preparazione oppure addirittura già in atto nel MoVimento 5 Stelle ma poi la realtà è che a scindersi sono gli altri (il Partito Democratico), non certo i grillini. O almeno questo è quanto accaduto finora. Il dato di fatto, comunque, è che la maggioranza si è salvata per un pelo, solo con tre voti. E il risultato ha scatenato ovviamente malumori intrecciati tra i grillo-dem e dentro M5S:

L’asticella è stata superata di pochissimo (dovevano esserci 316 voti e non si arrivati a tanto) a causa delle assenze nei partiti di governo: i 24 grillini (ma 10 sono assenti giustificati, per esempio Di Maio, ovvero onorevoli in missione e quindi 14 i grillini che hanno marcato visita), 5 assenti Pd «giustificati» (così dicono al gruppo) e assenti un deputato ciascuno di Leu e ItaliaViva.

I dem e i renzisti non hanno dubbi: le assenze vere,e e pesanti, sono quelle pentastellate. «Se tutti facevano come loro, adesso era crisi di governo», si lamentano gli alleati.

Sia come sia, per ora non si farà nulla. Ma a fine ottobre ci sarà il voto in Umbria, dove il MoVimento 5 Stelle si è presentato in un’inedita alleanza civica con il Partito Democratico sulla quale, c’è da dirlo, Di Maio ci ha messo la faccia presentandosi nella regione per i comizi elettorali. È lui che l’ha voluta, è lui che l’ha fatta votare su Rousseau. E sarà lui, è evidente, a prendersi le responsabilità di un’eventuale sconfitta.

https://www.nextquotidiano.it/come-1...rno-conte-bis/

[Menelik]

Non temete, se fosse successo il patatrac sarebbe intervenuta la Von Leyen e il resto della troika a rimettere su un governo-fantoccio.
E' troppo presto per un crollo di governo, deve ancora fare i compiti, cioè eleggere il successore di Mattarella e i vertici degli enti.
Solo dopo, una defaiance può essere buona per aprire una benedettissima crisi che ci porti al voto. Non prima.
Se accadesse prima, sarebbe una cosa inaspettata per loro, i veri burattinai di questo governo.

[Kobra]

La fine dei pentastellati è iniziata nel momento stesso in cui hanno accettato questo orrendo accordo con i pidduti.


Kobra (Democritico)

[Robert]

La fine dei pentastellati è iniziata nel momento stesso in cui hanno accettato questo orrendo accordo con i pidduti.


Kobra (Democritico)

È iniziata quando han deciso di governare con la lega e firmato un patto di governo sbilanciato sulle idee di cdx...
E sembra non l'abbiano ancora capito davvero....

[CARLO NORD ITALIA]

I 5 stelle hanno più anime , non hanno una direzione politica , una identità.
Hanno valori contrastanti e possono vivere solo se sono in continua ribellione contro il sistema.
Essi ora sono diventati sistema , sono il tonno nella scatoletta , quindi, per loro, è finita da tempo.
Sono lì perchè vegetano sul voto antisistema del marzo 2018 .

[Kobra]

È iniziata quando han deciso di governare con la lega e firmato un patto di governo sbilanciato sulle idee di cdx...
E sembra non l'abbiano ancora capito davvero....

Diciamo che il "contratto" con la Lega bilanciava in qualche modo la deriva sinistroide del movimento, ne conteneva le aspettative.

Adesso il "movimento", o almeno la sua parte più consistente, ha rivelato la sua vera natura e ciò, inevitabilmente, lo condurrà alla scissione o, peggio, alla dispersione.
Già ci sono deputati che rifiutano le regole statutarie del versamento delle quote previste, già ci sono alcuni che apertamente si chiamano fuori (De Falco, Paragone, i vari "trombati non rieletti"). Insomma, si stanno trasformando in un partito del tutto simile agli altri.

Accadde una cosa analoga anni fa quando Forza Italia accettò il rientro dei democristiani inizialmente osteggiati. Il movimento non fu più lo stesso e vediamo la fine che sta facendo.



Kobra (Democritico)

[Robert]

Diciamo che il "contratto" con la Lega bilanciava in qualche modo la deriva sinistroide del movimento, ne conteneva le aspettative.

Adesso il "movimento", o almeno la sua parte più consistente, ha rivelato la sua vera natura e ciò, inevitabilmente, lo condurrà alla scissione o, peggio, alla dispersione.
Già ci sono deputati che rifiutano le regole statutarie del versamento delle quote previste, già ci sono alcuni che apertamente si chiamano fuori (De Falco, Paragone, i vari "trombati non rieletti"). Insomma, si stanno trasformando in un partito del tutto simile agli altri.

Accadde una cosa analoga anni fa quando Forza Italia accettò il rientro dei democristiani inizialmente osteggiati. Il movimento non fu più lo stesso e vediamo la fine che sta facendo.



Kobra (Democritico)

Dove la vedi la deriva sinistroide?

[heint]

È iniziata quando han deciso di governare con la lega e firmato un patto di governo sbilanciato sulle idee di cdx...
E sembra non l'abbiano ancora capito davvero....

Diciamo che sono finiti per entrambi i governi, nel primo si sono staccati quelli più a sinistra e viceversa per il secondo ... Ora restano solo i talebani di Grillo.

[DARIO1970]

È iniziata quando han deciso di governare con la lega e firmato un patto di governo sbilanciato sulle idee di cdx...
E sembra non l'abbiano ancora capito davvero....

si vede che non hai visione...i cinque stelle hanno nel loro dna una certa assonanza con il PD e quindi i voti li possono prendere solo nell elettorato del PD o nelle immediate vicinanze

infatti se si sommano le percentuali prese da PD con quelle dei 5 stelle ne esce una che si aggira sul 40/45% che non è altro che il massimo raggiunto dalla sinistra in italia

quindi che ti piaccia o no i voti di PD e 5 stelle sono sempre quelli e sempre riferibili in quell area

saluti

[Kobra]

Dove la vedi la deriva sinistroide?

Da Fico in là o, se preferite, dalle ultime dichiarazioni di Grillo.
Poi, ma ha scarsa rilevanza ormai, da quel 60-62% (ci sembra) di grilluti che approvano l'accordo-porcata.



Kobra (Democritico)