Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Secondo quelli come Eridano la democrazia è come quel tipo che ti fotte facendo finta di fare altro.
Anche se fosse nin vedo a che pro cambiarlo con un altro tipo che invece ti fotte costringendoti a guardarlo negli occhi!
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- Solo gli imbecilli non hanno dubbi!
- Ne sei sicuro ?
- Non ho alcun dubbio !
Abbiamo già, nell'altra discussione, avuto modo di precisare che il "documento" che lei cita è la semplice trascrizione stenografica di un intervento di un delegato ad una assemblea di partito, un partito con una "sinistra", un "centro" e una "destra", un partito che si confrontava sugli sviluppi della socializzazione socialista, dove ogni parte politica, a dispetto di ciò che crede lei e quelli come lei, appoggiava le proprie line e i propri programmi.
La rivoluzione agraria: la collettivizzazione, partita in sordina a causa delle forti pressioni della destra (Tomskij, Rykov, Bucharin) più orientata a portare avanti la NEP, subì una accelerazione subito dopo l'autocritica e l'espulsione di molti dirigenti della destra dal partito nel 1929. Insieme alla collettivizzazione agraria accelerarono anche i piani di industrializzazione, ciò mirava a raggiungere l'indipendenza economica, militare ed idustriale della Russia. Nel quinquennio 1928/1933 i risultati furono quantitativamente eccellenti, raggiunti però con un costo sociale enorme...Nel frattempo il Giappone aveva invaso la Manciuria (1931) e Hitler alla fine del 1932 aveva vinto le elezioni in Germania. Le condizioni internazionali e quelle di un grosso sforzo riorganizzativo interno, non potevano non ripercuotersi nella politica russa, e da più parti furono ordite trame e si levarono dissensi. Cosa rappresenti il "documento" che lei produce qui dunque non è dato sapere con chiarezza, e non può esser definito in alcun modo se lei non è prima in grado di contestualizzarne la natura. Questa cosa gliel'ho già fatta presente nell'altra discussione, ciarlatano, dove le ho sottolineato come chi lo ha prodotto, senza prima spiegare cosa quello rappresenti, sia stato intellettualmente molto disonesto...
Per quello che sappiamo qui il relatore potrebbe benissimo esser stato un oppositore di Stalin, un sostenitore di Kirov... di Kamenev o di Zinovev, di Pjatakov, Jagoda o Krestinsskij... Insomma se lei crede di poter fare, come scrive, citazioni a vanvera, mi dispiace ma non glielo consento... Prima studi, asino!
https://www.maurizioblondet.it/i-pad...che-wikipedia/
Merovingio ti hanno scoperto.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
I contesti del documento te li ho forniti. Evidentemente Pisacane o non sai leggere o sei distratto. Ti ripeto il passo saliente del mio intervento
È nota la violenta repressione staliniana contro i contadini dell'Ucraina del Caucaso settentrionale e di alcune regioni del Volga allorché gli stessi funzionari locali si rifiutarono in massa di eseguire i deliranti piani di ammasso del grano che stavano affamando la popolazione.
Repressione di fronte alla quale gli stessi magistrati della regione si costringevano di malavoglia come rivela questo documento del gennaio del 33 proveniente dal commissario del popolo per la giustizia Krylenko il quale si era recato in loco per analizzare la questione.
Quindi l'anno è il 1993. Il contesto è la politica di repressione seguita ai numerosi episodi di defezione rispetto alle politiche degli ammassi del grano che dovevano servire al perseguimento di quella scellerata politica di industrializzazione a tappe forzate che è costata milioni di morti per fame in Ucraina e im altre regioni dell'URSS.
Quelle vittime che il tuo squallido cinismo ti fa definire "costo sociale enorme".
Il discorso che ti ho citato è stato pronunciato al plenum unificato del comitato centrale e della commissione centrale di controllo, svoltosi a Mosca nel gennaio 1933. Quindi non di certo in qualche segreto conciliabolo di cospiratori contro Stalin. La destra e la sinistra, i complotti internazionali che ammoebano i tuoi ragionamenti di propagandista intellettualmente prono ai tiranni bolscevichi non c'entrano niente. Si tratta semplicemente di persone che provano pietà per dei disgraziati condannati a morte per aver rubato un po di farina allo scopo di sfamarsi!
Di questa vergognosa repressione di affamati sempre grazie a Cinnella conosciamo l'entità.
"In Ucraina, il numero complessivo delle persone condannate dalla metà di agosto all’inizio del dicembre 1932 fu di 17.710, di cui mille alla pena capitale7. Dunque, sull’Ucraina piovve oltre un terzo delle sentenze di condanna emanate in tutta l’URSS (e quasi la metà di quelle capitali, non tutte però eseguite). Gli organi dell’OGPU, per parte loro, applicarono la legge con la massima severità, inviando a Stalin periodiche note informative con le cifre delle persone incriminate: oltre 200.000 in poco più di un anno, dall’agosto 1932 all’ottobre 1933. Da tali resoconti risulta, tra l’altro, che le categorie sociali maggiormente colpite dalle misure punitive, irrogate dalla polizia politica, non furono gli «speculatori» e i «culachi», bensì i colcosiani, gli agricoltori individuali e gli impiegati. Da una successiva nota, stilata l’8 gennaio 1934, il segretario generale venne a sapere che il numero dei reati era andato diminuendo nel corso del 1933. Nel marzo 1933, comunque, un’inchiesta del commissariato del popolo per la giustizia accertò che i casi di sua competenza erano quasi 100.000, dei quali più della metà risalenti ai mesi dall’agosto al dicembre 1932; se il numero delle condanne era andato salendo nelle prime settimane del 1933, ciò dipendeva dalla maggior vigilanza e severità degli organi giudiziari8."
(Cinnella)
La legge che tutti tristemente avversavano in Ucraina era la legge 7 agosto 1932, che comminava la fucilazione o lunghe pene detentive a chi fosse stato colto a rubare beni di proprietà pubblica.
Sorprendente il numero totale di coloro che subirono condanne per reati "agricoli" (ovvero furti per fame!). Risulta infatti da un documento riservato un progetto di legge, ideato quando le acque si erano calmate, attraverso il quale si intendeva riabilitare una parte dei cittadini coinvolti in questo tipo di reati. In totale erano un milione
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Non ho bisogno di rileggere.
Certo che è una testimone, lei la fame l’ha conosciuta, l’ha vissuta sulla sua pelle. Sono morti tantissime persone di fame. Questi fatti non si può nascondere.
Un bambino di due anni non può ricordare ciò che ha vissuto, ma i suoi genitori sì, i suoi parenti anche.
Fai considerazioni assurde. Anche tu una volta eri un bambino. I tuoi genitori ti hanno raccontato cose che tu non puoi ricordare, sono vere queste cose o false?
No, non sto tentando, io lo sostengo! Mia mamma mi ha raccontato parecchie cose della sua vita, io le credo. E non solo mia mamma, anche altre persone mi hanno raccontato di come viveva la gente in quel periodo.
Tu non hai compreso un tubo di niente, non hai capacità di comprendere niente, riesci solo a capire un testo scritto.
La tua storica è nata nel 1947, come fa a sapere i fatti avvenuti nel 1933? Non è che per caso le sono state raccontati?
Vergognati, te lo ripeto ancora una volta. Io ho rispetto per le vittime eccome. Tu no. L’hai dimostrato in questo post e anche nei post precedenti.
Originariamente Scritto da …:
“Se trovi che ho parlato di una Lamborghini te ne regalo una”.
https://forum.termometropolitico.it/...l#post21308108
Sono reietti della storia. Fuori tempo e fuori luogo. Sono vittime delle fandonie che gli hanno raccontate illudendoli che si potesse costruire un mondo migliore e che fosse giusto e possibile ottenerlo anche con il sangue e con la carne di milioni di persone.
Sono solo macchiette. Buffi pupazzi che si agitano in un mondo fatto di parole d'ordine e di miti che esistono solo nella loro mente.
Lasciali parlare e sfogare. Lasciali speoloquiare di rivoluzioni future e gulag da comminare agli altri. Non sono pericolosi e non fanno nemmeno ridere. Al limite strappano qualche sorriso di commiserazione.
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Le cause della carestia e della fame furono determinate dalla guerra civile, scatenata da coloro che si opponevano alla socializzazione e che boicottarono i piani di sviluppo e di organizzazione della produzione agricola, che macellarono il 60% degli animali nelle fattorie e che spesso incendiarono i depositi delle riserve di grano prima di consegnarli per gli ammassi previsti.
E' noto che quella che viene definita:"repressione", dalla propaganda borghese e dai revisionisti altro non fu che la risultante della guerra civile, della resistenza contro la lotta scatenata dai controrivoluzionari e dagli indipendentist,i finanziati dall'Occidente e dai nazisti in Russia, in partricolare in Ucraina, contro il socialismo.
Krylenko, il "commissario" relatore che viene citato nel documento proposto, fu processato e condannato per cospirazione, è quindi più che comprensibile che nei suoi rapporti e nelle sue azioni possano rilevarsi circostanze tese a boicottare e screditare le politiche e le azioni del governo socialista e di Stalin... Asino!
Quella che si dovrebbe vergognare qui è proprio lei!
Il rispetto verso qualcosa o qualcuno si dimostra perseguendo la verità, la verità oggettiva.
E lei qui ha chiaramente mostrato di non sapere, di non conoscere quella verità, ma soprattutto ha mostrato bene di rifiutare in modo chiaramente pregiudiziale tutto quello che smentisce le sue solo ideologiche ricostruzioni.
Quella che non comprende, che non ha la capacità di comprendere pretendendo di mettere in discussione ciò che non conosce (il lavoro e lo studio di Annie Lacroix Riz per esempio) dunque pare essere proprio lei. Lei che ha la pretesa di opporre quello che ci dice esserle stato raccontato da sua madre, nata nel 1931, che all'epoca dei fatti dunque non aveva alcuna capacità di analisi, lei che oltre a quella sua sciocca pretesa non produce altro valido riscontro, alcuna prova, da opporre come detto al lavoro serio e documentato di accreditati studiosi della materia.
Lei parla solo a vanvera