Tecniche di imbalsamatura:


https://www.youtube.com/watch?v=fu2RDBQmEAg


Dicono che nell’Area 51 ci siano alieni imbalsamati.

Se non ci sono potrebbero essercene in futuro...

Imbalsamazione
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L'imbalsamazione è un insieme di tecniche volte a preservare un cadavere o un corpo di un animale dalla decomposizione.


Indice
1 Storia antica
2 L'imbalsamazione moderna
3 Note
4 Voci correlate
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
Storia antica[modifica | modifica wikitesto]
La civiltà degli Antichi Egizi fu la prima a studiare le tecniche con notevoli risultati. Gli Egizi ritenevano che la conservazione della salma potesse consentire allo spirito del defunto di riappropriarsene in tempi successivi. La pratica era diffusa anche presso gli Inca e presso altre popolazioni del Perù, in aree climaticamente favorevoli ad operazioni di contrasto della decomposizione. I primi esempi di cadaveri che conservano parti non ossee provengono infatti da sepolture in ambienti poco adatti alla decomposizione come deserti o zone molto fredde.

Gli antichi egizi erano convinti che con la conservazione dei defunti avrebbero ridato vita, nell'aldilà, ai propri cari. Il cervello veniva asportato dal corpo con appositi uncini infilati nel naso e lo si buttava in quanto non lo si riteneva una parte importante. Gli organi interni venivano prelevati e mummificati a parte in quattro vasi canopi. Tutto il corpo veniva prima disidratato coprendolo di natron per diversi giorni, poi veniva spalmato di oli resinosi. L'uomo possedeva non solo il corpo ma anche il ka[1] raffigurata come un uccello a testa umana ed il ba.[2] Il ka si sarebbe riunito al corpo mentre il ba avrebbe trovato dimora tra le stelle.[3] La preparazione del defunto da imbalsamare veniva effettuata nella "casa dell'imbalsamazione", in questa casa il corpo trascorreva settanta giorni prima di essere sepolto. Era importante che il corpo mummificato rimanesse uguale a quando era in vita, altrimenti il suo "Ka" non l'avrebbe riconosciuto e non si sarebbe potuto riunire a lui.

Il periodo dei settanta giorni deriva dal fatto che la stella Sirio impiegava proprio questo tempo per attraversare il Duat sotterraneo[4]; trascorsi questi settanta giorni ci sarebbe stata la rinascita di Sirio e, conseguentemente, la rinascita del corpo. Molto chiare le parole trovate sul papiro Carlsberg risalente al 1150 a.C. copiato da un cenotafio[5] di Seti I. Il papiro proclama "Sirio trascorre di solito settanta giorni nel Duat [...] [la sua] sepoltura si svolge come quella degli uomini [...] vale a dire [è] l'immagine dei giorni di sepoltura che sono per gli uomini oggi [...] settanta giorni che trascorrono nella casa dell'imbalsamazione [...] questo è ciò che si fa (si intende) con la morte".[6] Nella civiltà occidentale l'imbalsamazione fu utilizzata soprattutto per re, soldati e guerrieri di rango defunti lontano da casa ed i cui corpi si intendeva preservare per celebrarne le esequie nella madrepatria.

I termini imbalsamazione e mummificazione indicano procedimenti analoghi. L'imbalsamazione (dal latino in balsamum) significa mettere nel balsamo, cioè in una mistura di resine vegetali; il processo di mummificazione era molto simile: i corpi venivano trattati con unguenti, oli e resine, poi avvolti in strati di tessuto anch'essi impregnati di resine. Una delle sostanze utilizzate nell'Antico Egitto per l'imbalsamazione era il natron (carbonato decaidrato di sodio) importante per le sue proprietà di assorbire l'acqua e di conservazione. Questa sostanza veniva raccolta sulle rive del Nilo nelle pozze d'acqua che residuavano dopo le piene ed evaporavano successivamente sotto l'azione del sole. Si ipotizza che a dare inizio alle tecniche di imbalsamazione in Egitto sia stata la constatazione che i cadaveri abbandonati nella sabbia calda del deserto si disidratavano, diventando meno sensibili alla putrefazione.

L'imbalsamazione moderna[modifica | modifica wikitesto]

Liquidi usati per l'imbalsamazione nei primi del Novecento
Oggigiorno, l'imbalsamazione è destinata soprattutto alla preservazione di animali morti (trofei di caccia o animali ornamentali, ad esempio i fenicotteri, che furono di gran moda in Italia negli anni trenta, impagliati o proprio imbalsamati). In questo contesto essa viene anche detta "tassidermia" (dal greco τάσσω "ordinare" e δέρμα "pelle"), in quanto lo scopo è soprattutto quello di conservare pellicce o piumaggio dell'animale morto. Non mancano comunque ancor oggi applicazioni per la conservazione di cadaveri umani. Ad esempio, nell'atea Unione Sovietica la salma di Lenin è stata imbalsamata. La moderna imbalsamazione si giova della scoperta della formaldeide, per opera del chimico August Wilhelm von Hofmann (1867). Questa sostanza, poi evoluta nella formalina, soppiantò l'arsenico allora usato.

Dopo l'immersione in liquidi battericidi, alcune sostanze derivate dalla originaria formaldeide vengono immesse nel cadavere con appositi macchinari, che ne riempiono l'intero sistema vascolare e parte di quello linfatico. Per prevenire il rigor mortis, i tendini degli arti vengono recisi. Le palpebre vengono cucite così che l'occhio resti chiuso (in talune tecniche l'occhio viene asportato e sostituito da globi metallici). Anche la bocca viene cucita per le labbra, ma solo al termine dell'otturazione di tutte le aperture del corpo con ovatta medicata. Tutte le chiusure sono poi sigillate, oggi con derivati siliconici, per prevenire la fuoriuscita di liquidi.

L'imbalsamazione, umana o animale, è vietata da talune legislazioni anche occidentali, come nel caso dei Paesi Bassi.

Note[modifica | modifica wikitesto]
^ "Il doppio" o "l'essenza" di una persona
^ "l'anima"
^ Non a caso gli egizi credevano che l'anima diventasse una stella e che la stessa stessa venisse ingoiata nel ventre della dea Nut
^ Tempo che Sirio trascorre prima di riapparire in cielo nel solstizio d'estate in concomitanza con la piena del Nilo
^ Monumento sepolcrale
^ Otto Neugebauer, Richard Parker "Egyptian Astronomical Texts" vol.1 1964 pp 38-43,70-73
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Girolamo Segato
Gian Battista Rini
Riccardo Galeazzi Lisi
Alfredo Salafia
Mummie Chinchorro
Metodo tranchiniano
Liofilizzazione
Plastinazione
Mos Teutonicus
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
Imbalsamazione, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata
(EN) Imbalsamazione, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
Associazione Tassidermisti Italiani (ATI), su atitassidermia.it.
Metodi nell'arte della tassidermia di Oliver Davie, su lostcrafts.com.
L'Associazione di Tassidermia di Rogue Minnesota (MART), su roguetaxidermy.com. URL consultato il 26 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2018).
Esperto Tassidermista Canadese dal Museo di Storia Naturale Grigore Antipa di Bucarest, su forestcitytaxidermy.com.
Storia della Tassidermia Britannica con centinaia di fotografie, su taxidermy4cash.com.
Il tassidermista (documentario), su video.02lab.net. URL consultato il 3 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2012).