La presenza in mare delle Ong non fa aumentare le partenze di migranti

[the fool]

Lo ha dimostrato il primo studio sistemico sulla questione, firmato dai ricercatori italiani Villa e Cusumano. I numeri del report.

La presenza in mare delle Ong non provoca un aumento del flusso migratorio. Il fenomeno, spesso citato dai detrattori delle organizzazioni umanitarie e noto come pull factor, è stato smontato dal primo studio sistemico sulla questione firmato per lo European University Institute da due ricercatori italiani, Matteo Villa dell’Ispi ed Eugenio Cusumano dell’Università di Leiden, e fondato sui dati ufficiali dalle agenzie delle Nazioni unite (Oim e Unhcr) e delle guardie costiere italiana e libica. La ricerca, analizzando un arco temporale di cinque anni che va da ottobre 2014 a ottobre 2019, dimostra che la presenza nel Mar Mediterraneo delle navi delle Ong non ha effetto sul numero delle partenze dalle coste libiche.

LA TESI (SMENTITA) DEL PULL FACTOR

I sostenitori della tesi del pull factor ritengono che un aumento del numero delle persone salvate in mare faccia crescere anche il numero di quelle che partono. Villa e Cusumano dimostrano che semmai è vero il contrario, ossia che il numero di salvati dipende dal numero di partenze. Nel 2015, quando le Ong rafforzarono sensibilmente la presenza in mare e i loro soccorsi passarono dallo 0,8 al 13%, il numero totale delle partenze dalla Libia diminuì rispetto all’anno precedente. Stesso copione nella seconda metà del 2017.

La crociata contro le Ong non ha fatto che aumentare il tasso di mortalità tra i migranti

Un crollo riconducibile innanzitutto, secondo i due ricercatori, agli accordi tra Italia e Libia. La crociata contro le Ong, da parte sua, non ha fatto che aumentare il tasso di mortalità tra i migranti. Un terzo indizio arriva dal 2019: negli 85 giorni in cui la zona Search and Reascue (Sar) è stata battuta dalle Ong non si sono registrate più partenze rispetto ai 225 giorni in cui in mare c’erano soltanto le motovedette libiche. Nel complesso, i numeri parlano chiaro: se le Ong non sono in mare, in media partono 53 persone al giorno, in caso contrario il dato scende a 49.

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[grandpa]

Lo ha dimostrato il primo studio sistemico sulla questione, firmato dai ricercatori italiani Villa e Cusumano. I numeri del report.

La presenza in mare delle Ong non provoca un aumento del flusso migratorio. Il fenomeno, spesso citato dai detrattori delle organizzazioni umanitarie e noto come pull factor, è stato smontato dal primo studio sistemico sulla questione firmato per lo European University Institute da due ricercatori italiani, Matteo Villa dell’Ispi ed Eugenio Cusumano dell’Università di Leiden, e fondato sui dati ufficiali dalle agenzie delle Nazioni unite (Oim e Unhcr) e delle guardie costiere italiana e libica. La ricerca, analizzando un arco temporale di cinque anni che va da ottobre 2014 a ottobre 2019, dimostra che la presenza nel Mar Mediterraneo delle navi delle Ong non ha effetto sul numero delle partenze dalle coste libiche.

LA TESI (SMENTITA) DEL PULL FACTOR

I sostenitori della tesi del pull factor ritengono che un aumento del numero delle persone salvate in mare faccia crescere anche il numero di quelle che partono. Villa e Cusumano dimostrano che semmai è vero il contrario, ossia che il numero di salvati dipende dal numero di partenze. Nel 2015, quando le Ong rafforzarono sensibilmente la presenza in mare e i loro soccorsi passarono dallo 0,8 al 13%, il numero totale delle partenze dalla Libia diminuì rispetto all’anno precedente. Stesso copione nella seconda metà del 2017.

La crociata contro le Ong non ha fatto che aumentare il tasso di mortalità tra i migranti

Un crollo riconducibile innanzitutto, secondo i due ricercatori, agli accordi tra Italia e Libia. La crociata contro le Ong, da parte sua, non ha fatto che aumentare il tasso di mortalità tra i migranti. Un terzo indizio arriva dal 2019: negli 85 giorni in cui la zona Search and Reascue (Sar) è stata battuta dalle Ong non si sono registrate più partenze rispetto ai 225 giorni in cui in mare c’erano soltanto le motovedette libiche. Nel complesso, i numeri parlano chiaro: se le Ong non sono in mare, in media partono 53 persone al giorno, in caso contrario il dato scende a 49.

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Aspetta la primavera.
Intanto, martello si lamenta per il gasolio disperso a Lampedusa dalle decine di relitti naufragati nel porto, una volta scaricati i clandestini (pardon, non si può più dire: i fuggitivi da guerre e fame, o migranti).

[Entropia]

Lo ha dimostrato il primo studio sistemico sulla questione, firmato dai ricercatori italiani Villa e Cusumano. I numeri del report.

La presenza in mare delle Ong non provoca un aumento del flusso migratorio. Il fenomeno, spesso citato dai detrattori delle organizzazioni umanitarie e noto come pull factor, è stato smontato dal primo studio sistemico sulla questione firmato per lo European University Institute da due ricercatori italiani, Matteo Villa dell’Ispi ed Eugenio Cusumano dell’Università di Leiden, e fondato sui dati ufficiali dalle agenzie delle Nazioni unite (Oim e Unhcr) e delle guardie costiere italiana e libica. La ricerca, analizzando un arco temporale di cinque anni che va da ottobre 2014 a ottobre 2019, dimostra che la presenza nel Mar Mediterraneo delle navi delle Ong non ha effetto sul numero delle partenze dalle coste libiche.

LA TESI (SMENTITA) DEL PULL FACTOR

I sostenitori della tesi del pull factor ritengono che un aumento del numero delle persone salvate in mare faccia crescere anche il numero di quelle che partono. Villa e Cusumano dimostrano che semmai è vero il contrario, ossia che il numero di salvati dipende dal numero di partenze. Nel 2015, quando le Ong rafforzarono sensibilmente la presenza in mare e i loro soccorsi passarono dallo 0,8 al 13%, il numero totale delle partenze dalla Libia diminuì rispetto all’anno precedente. Stesso copione nella seconda metà del 2017.

La crociata contro le Ong non ha fatto che aumentare il tasso di mortalità tra i migranti

Un crollo riconducibile innanzitutto, secondo i due ricercatori, agli accordi tra Italia e Libia. La crociata contro le Ong, da parte sua, non ha fatto che aumentare il tasso di mortalità tra i migranti. Un terzo indizio arriva dal 2019: negli 85 giorni in cui la zona Search and Reascue (Sar) è stata battuta dalle Ong non si sono registrate più partenze rispetto ai 225 giorni in cui in mare c’erano soltanto le motovedette libiche. Nel complesso, i numeri parlano chiaro: se le Ong non sono in mare, in media partono 53 persone al giorno, in caso contrario il dato scende a 49.

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Se tu le sequestri tutte , vuoi dire che non risparmiamo qualche migliaio di risorse?

[Forrest Gump]

Guarda che nel il tuo link Lettera43 è riportata una notizia ben più importante (tipo trave rispetto a pagliuzza):

https://www.lettera43.it/previsioni-...ma/?refresh_ce

La previsione di Banca d’Italia: tra il 2020 e il 2030 230 milioni di migranti
Le stime sono state diffuse dal governatore Ignazio Visco. Eppure la cifra record non riuscirebbe a compensare l'invecchiamento della popolazione europea. Mentre la crisi ambientale rischia di ridurre il nostro reddito pro capite del 25%.

Inoltre i due ricercatori - immagino per una svista - non spiegano perché le ONG li portano tutti in Italia. Ha comunque meritato un invito a ripetere le sue tesi all'infinito nello studio di Agorà della Bortone dove è assicurato che non sarà interrotto ogni 3 secondi con le scuse più varie.

[22gradi]

Le ONG quindi ci fanno bene? Visto che sono generoso pure io come loro, obblighiamo questi donatori di bellezza a dare il bello da ora in poi agli altri paesi europei ok?

[Sparviero]

E poi dicono che le bufale sono quelle del felpa...

[Ivan]

Nel complesso, i numeri parlano chiaro: se le Ong non sono in mare, in media partono 53 persone al giorno, in caso contrario il dato scende a 49.

Quando si dice, spirito di farmacia...

[seneca]

Lo ha dimostrato il primo studio sistemico sulla questione, firmato dai ricercatori italiani Villa e Cusumano. I numeri del report.

La presenza in mare delle Ong non provoca un aumento del flusso migratorio. Il fenomeno, spesso citato dai detrattori delle organizzazioni umanitarie e noto come pull factor, è stato smontato dal primo studio sistemico sulla questione firmato per lo European University Institute da due ricercatori italiani, Matteo Villa dell’Ispi ed Eugenio Cusumano dell’Università di Leiden, e fondato sui dati ufficiali dalle agenzie delle Nazioni unite (Oim e Unhcr) e delle guardie costiere italiana e libica. La ricerca, analizzando un arco temporale di cinque anni che va da ottobre 2014 a ottobre 2019, dimostra che la presenza nel Mar Mediterraneo delle navi delle Ong non ha effetto sul numero delle partenze dalle coste libiche.

LA TESI (SMENTITA) DEL PULL FACTOR

I sostenitori della tesi del pull factor ritengono che un aumento del numero delle persone salvate in mare faccia crescere anche il numero di quelle che partono. Villa e Cusumano dimostrano che semmai è vero il contrario, ossia che il numero di salvati dipende dal numero di partenze. Nel 2015, quando le Ong rafforzarono sensibilmente la presenza in mare e i loro soccorsi passarono dallo 0,8 al 13%, il numero totale delle partenze dalla Libia diminuì rispetto all’anno precedente. Stesso copione nella seconda metà del 2017.

La crociata contro le Ong non ha fatto che aumentare il tasso di mortalità tra i migranti

Un crollo riconducibile innanzitutto, secondo i due ricercatori, agli accordi tra Italia e Libia. La crociata contro le Ong, da parte sua, non ha fatto che aumentare il tasso di mortalità tra i migranti. Un terzo indizio arriva dal 2019: negli 85 giorni in cui la zona Search and Reascue (Sar) è stata battuta dalle Ong non si sono registrate più partenze rispetto ai 225 giorni in cui in mare c’erano soltanto le motovedette libiche. Nel complesso, i numeri parlano chiaro: se le Ong non sono in mare, in media partono 53 persone al giorno, in caso contrario il dato scende a 49.

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Ma chi se ne fotte di questo ciarpame? Cioè, i tizi sarebbero interessati a spiegarci che le Ong ne facciano arrivare di meno? No, che sarebbero ininfluenti e, semmai, limitino le vittime. Ovvio che a monte di questo "studio" vi sia una tesi che si vorrebbe dimostrare.

Il vero punto è che ne partono troppi. Troppi, sia con che senza Ong, pertanto lo scarto è irrisorio. Solo che le Ong vorrebbero fare molto di più di quello che fanno, pertanto lo studio è ciarpame, come già detto.

[scomunista]

Non ci sono più i clandestini di una volta, nessuno vuole essere più salvato dal Pd, meglio Dio Nettuno..

[FrancoAntonio]

Le ONG quindi ci fanno bene? Visto che sono generoso pure io come loro, obblighiamo questi donatori di bellezza a dare il bello da ora in poi agli altri paesi europei ok?

Lascia stare gli altri paesi europei perche una volta entrati in Europa circolano liberamente. Non devono partire