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    Lightbulb Addio ad Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019), Cattolico in trincea: R.I.P…

    Addio ad Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019), devoto e fervente cristiano-cattolico integrale "sedevacantista" fedele al Papato ed alla Santa Romana Chiesa di sempre; che da convinto contro-rivoluzionario quale era possa riposare anche lui eternamente alla Destra del Padre: R.I.P…
    Riporto l'articolo di cronaca pubblicato su "Il Gazzettino" e riportato da "Radio Spada" con ulteriori links dell’Università "Ca’ Foscari" di Venezia ed altri; inoltre aggiunte e doverose necessarie precisazioni riguardo a quanto scritto, nonché miei ricordi e commenti personali sul caro Antonio Diano, a seguire...
    Ringrazio "Guelfo Nero" - Piergiorgio Seveso e Luca Fumagalli per averlo già ricordato in precedenza sia qui che su "Radio Spada" appunto (ho però l'obbligo morale di precisare, per onestà intellettuale e per dovere di carità e verità, che Antonio Diano, come ben saprete perché ve l'aveva detto anche in privato, prendeva pubblicamente le distanze da alcune vostre discutibili scelte editoriali dando abbastanza ragione in linea di principio a Don Francesco Ricossa dell'Istituto Mater Boni Consilii su tali questioni; come blog e casa editrice vi apprezzava ma in maniera critica, pur essendovi grato per avergli pubblicato il pamphlet "Cattolico in trincea"...ed io concordo con quella che era la sua posizione); ho deciso di aprire una nuova discussione dedicata interamente a lui pure su questo forum "Tradizione Cattolica" di "Termometro Politico" (oltre che su "Cronaca" e "Destra radicale") per dare risalto al suo prossimo funerale, far conoscere meglio la sua opera svolta durante la vita terrena, i suoi scritti e pensieri, ecc. al fine di rendergli umanamente il merito che gli spetta.
    L'eterno riposo dona ad Antonio Diano, o Signore, e splenda a lui la luce perpetua. Riposi in pace. Amen...






    https://www.radiospada.org/tag/antonio-diano/



    https://www.ilgazzettino.it/pay/vene...i-4878712.html
    “Addio ad Antonio Diano bibliotecario a Ca' Foscari (...)"






    https://www.unive.it/data/persone/5592120
    https://www.unive.it/pag/fileadmin/u...ne/5592120.jpg

    https://www.poligrafo.it/tra-monti-s...il-caso-veneto
    “Antonio Diano è responsabile della Biblioteca del Dipartimento di Storia delle arti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove svolge attività di ricerca su aspetti e problemi di storia dell’architettura medievale in ambito veneto. Tra le sue pubblicazioni vari saggi, relazioni, interventi dedicati a diverse aree culturali mediovenete, con una particolare attenzione verso monumenti inediti o poco conosciuti”.


    Antonio Diano - Anagrafe degli Studiosi
    http://www.stmoderna.it/diano-antonio_a3456






    P.S. In Ricordo del caro Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019), cattolico in trincea, R.I.P…

    Il 18 novembre 2019, il giorno stesso dell’anniversario della morte di Don Luigi Villa, è morto Antonio Diano, un’altra grave perdita per il Cattolicesimo italiano…
    Antonio Diano (Venezia, 08/08/1955 – 18/11/2019), bibliotecario/ricercatore all’Università Ca' Foscari di Venezia, fedele cattolico e convinto sedevacantista sempre in prima linea per combattere la buona battaglia e testimoniare la Verità nel nome di NSGC, è purtroppo morto all’improvviso, anche se soffriva già da tempo di cuore e si era salvato in extremis un paio di volte; ne ha dato il triste annuncio Don Floriano Abrahamowicz ed io l’ho saputo dall’amico Denis la sera stessa, l’ho/l’abbiamo visto per l’ultima volta il giorno precedente domenica 17 novembre 2019 alla Santa Messa a Paese, che riposi in pace, Addio…
    Avrei voluto conoscerti prima, ma almeno in questi 2 anni e mezzo abbiamo potuto parlare e confrontarci; adesso dovremo andare avanti senza di te ma con te nel cuore…
    Onore a te stimato Diano, mi mancherai molto, che Dio ti abbia in Gloria!!!


    Don Floriano Abrahamowicz ha dedicato la parte iniziale dell’omelia di oggi Domenica 24 Novembre 2019 proprio al ricordo del nostro caro Antonio Diano:



    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    XXIV domenica d. Pentecoste (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=h20iOkVZYPc
    XXIV domenica d. Pentecoste (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=-W4dCCuXX-o
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815 »

    “Florian Abrahamowicz
    È venuto a mancare il nostro caro Antonio Diano. RIP. Vi farò sapere…
    I funerali del compianto Antonio Diano saranno celebrati sabato 30 novembre alle ore 10:00 alla Domus Marcel Lefebvre in Via delle Levade 9, 31038 PAESE (TV); seguirà la sepoltura al cimitero di Mestre. RIP.
    don FLORIANO ABRAHAMOWICZ”




    Come dichiarato dal sacerdote, il funerale del nostro caro fratello nella vera fede cattolica Antonio Diano si svolgerà sabato 30 Novembre 2019 alle ore 10:00 presso la “Domus Marcel Lefebvre” a Paese (TV) ed ovviamente sarà celebrato da Don Floriano Abrahamowicz stesso…
    Proprio Antonio Diano è stato un suo fedele fin dalle origini nonchè colui che, ormai parecchi anni fa, ha convinto Don Floriano Abrahamowicz a diventare “sedevacantista” e celebrare la Santa Messa “non una cum” quando stava ancora a Silea (sempre in Provincia di Treviso) nella "Fraternità Sacerdotale San Pio X", quindi una sorta di pioniere e padre intellettuale al quale dobbiamo rendere onore…
    Antonio Diano comunque NON era “lefebvriano” (malgrado avesse conosciuto di persona ed ammirato Mons. Marcel Lefebvre frequentando la FSSPX già dall'ormai lontano 1989 ed il fatto che Don Floriano abbia deciso di dedicare al Vescovo francese la sua Domus per riconoscenza), bensì aderiva alla posizione dottrinale-teologica nota come “sedevacantismo simpliciter” e si definiva semplicemente CATTOLICO APOSTOLICO ROMANO…come tutti noi!!!




    «(…) Roma è sempre lei, la Roma eterna scelta da Dio, la Roma cattolica, sede del Vicario di Cristo (che nulla ha a che fare naturalmente con Ratzinger o con Bergoglio), la NOSTRA Roma Communis Patria bagnata dal sangue di S. Pietro e di S. Paolo. (…) oggi è la sede del “comando supremo” del nemico, perché il nemico ce l’ha occupata (ma non definitivamente conquistata: non praevalebunt), macchiandola e violentandola, come una madre rapita dal crudele nemico. Questo dev’essere ben chiaro. Roma è nostra e la vogliamo indietro anche materialmente: dobbiamo combattere!
    (…) non temendo la Verità e anzi portandola sempre come vessillo, fieramente e senza compromessi.
    (…) Non possiamo far altro che pregare e, va da sé, far tutti la nostra parte nella Buona Battaglia, il cui comandante è Gesù Cristo (e quindi sappiamo che sarà vinta). (…) guerra senza quartiere contro il male, talché davvero possiamo affermare: Deus vult. E anche:…victuri sumus! (…)» - Antonio Diano





    https://www.facebook.com/radiospadasocial/
    https://www.radiospada.org/tag/antonio-diano/
    «[ANTONIO DIANO 08.08.1955 - 18.11.2019]

    Ci giunge inattesa e mestissima la notizia della morte improvvisa di Antonio Diano, ricercatore e studioso veneto, storico, politologo, scrittore di teologia, apologeta e polemista. Cattolico romano integrale, sedevacantista appassionato da molti anni, la sua amicizia con Radio Spada durava dalla sua fondazione ed era stata coronata nel 2018 dalla pubblicazione di "Cattolico in trincea. Fragmenta collecta", una specie di summa del suo pensiero, quasi un lascito testamentario per le giovani generazioni. La morte è giunta crudele a spezzare la sua penna ancora feconda ed operosa ad maiorem Dei gloriam. Il Presidente, il Consiglio direttivo, i redattori di Radio Spada affidano alle vostre preci e ai vostri suffragi il riposo dell'anima sua. Requiescat in pace».
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...dd&oe=5E46D51A





    «[MEMENTO] Un breve articolo di commemorazione su "Il Gazzettino" di Antonio Diano, recentemente scomparso, autore, tra l'altro del libro "Cattolico in trincea. Fragmenta collecta" per i tipi di Radio Spada. Avremo modo di commemorarlo degnamente sul nostro blog. Qui nos praecesserunt in Fide, requiescant in pace. (Un ringraziamento al professor Damiani, dalla cui bacheca la foto è tratta)»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...e7&oe=5E89A356


    “Ranieri Cossettini - Riposa in pace, caro amico. Hai combattuto una buona battaglia, il Signore ti accolga nelle Sue Sante Dimore”
    “Claudio Volpato - purtroppo si. solo ieri mattina era alla Ss. Messa. grande Antonio. R.i.p.”
    “Giuseppe De Cet - Riposa in Pace. grande credente, vero cattolico, brava persona”


    https://forum.termometropolitico.it/...l#post18273980
    Prose cattoliche romane integrali


    https://www.radiospada.org/2019/10/p...e-linchiostro/
    https://www.radiospada.org/2018/11/c...antonio-diano/

    Cattolico in trincea. Fragmenta collecta
    "TITOLO: Cattolico in trincea
    SOTTOTITOLO: Fragmenta collecta
    AUTORE: Antonio Diano

    PRESENTAZIONE:
    «Questo piccolo libro è nato dall’idea, che mi frullava in testa da un po’, di riunire appunti, schede e pure un paio di saggi veri e propri apparsi in Internet e inediti a stampa, testimoni – se non m’inganno – di una vicenda che incrocia il fatto biografico, personale, con la frequentazione attiva e militante di ambienti ecclesiali cattolici [...].
    [...] I cattolici integrali, come colui che qui scrive, non vanno in alcun modo confusi né con chi critica – da destra o da sinistra, poco importa – la Chiesa come istituzione né con coloro che non sono in grado di cogliere le macchie e le disfunzioni che il secolo (il mondo evangelicamente inteso) e gli uomini “di poca fede” e non “di buona volontà” hanno inflitto, se non alla Chiesa che in sé è e resta santa e immacolata, alla percezione che di essa e del fatto religioso è divenuta moneta corrente alle soglie del sorgere del Novus Ordo mondiale, con il risultato della dannazione di un numero enorme di anime. [...]
    Un recupero essenziale del principio di non-contraddizione è il passo filosoficamente più importante che tutti siamo tenuti a compiere: l’opposto, non a caso, degli orientamenti del modernismo e della “cultura” da metà Settecento in poi. In altre parole: noi siamo cattolici senza aggettivi, come detto integrali se proprio occorre esibire una denominazione retorica, siamo fedeli senza se né ma della Chiesa cattolica bimillenaria, quella fondata da Nostro Signore Gesù Cristo, al di là (anzi, per meglio dire, al di qua) dei gallicanesimi, delle illusioni pneumatiche, degli spiritualismi esoterizzanti che conducono a rapidi passi all’esazione di se stessi nell’ateismo. Siamo cattolici come lo erano e ancora in buona misura sono i veri credenti, grazie alla Divina Provvidenza.» (L'Autore)

    INDICE:
    Indice - p. 7
    Nota introduttiva - p. 9
    Parte prima – Interventi su agerecontra.it
    Brevi appunti sulla crisi nella Chiesa - p. 19
    La chiesa “conciliare” non ha nulla a che vedere con la Chiesa cattolica - p. 31
    Contro la deriva della disperazione - p. 35
    Per l’apertura di un ulteriore dibattito sull’eleggibilità papale - p. 41

    Parte seconda – Fascismo cattolico vs cattolicesimo fascista
    Dio, patria, famiglia: tra religione e società - p. 45
    La candidatura di Roberto Fiore a sindaco di Venezia - p. 59
    Appunti sul lavoro storiografico di Andrea Giacobazzi - p. 67

    Parte terza – Nugæ. Ultime spigolature da Facebook (2016-2018)
    News sulla Fraternità Sacerdotale San Pio X - p. 77
    Dedicato a coloro che ritengono che criticare “papa” Francesco sia anticlericale e non cattolico - p. 79
    Giù le mani dalla tomba del Caudillo!!! - p. 81
    Fede nella Presenza Reale? - p. 83
    Per Charlie, post mortem - p. 85
    Ancora per Charlie - p. 87
    Per Charlie - p. 89
    Sulla manifestazione di riparazione al gay pride - p. 91
    Ulteriore svolta accordista della FSSPX - p. 93
    Federico - p. 95
    Spes, spes nostra… - p. 97
    In Italia il “negazionismo” è reato - p. 99
    Attentati e dintorni: il loro nemico è Iddio onnipotente - p. 101

    Appendice – Per lo studio del cristianesimo orientale in rapporto con il cattolicesimo nel tardo medioevo. Schedula di erudizione
    Una noterella sull’esegesi mistica di Antonio Rigo - p. 105

    Sede Vacante. Col sangue e l’inchiostro
    Postfazione di Piergiorgio Seveso - p. 109

    PAGINE 112 formato A5
    © 2018 Edizioni Radio Spada
    ISBN 9788898766451
    PREZZO: € 9,90 + spese di spedizione"

    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...tina-Diano.jpg


    Antonio Diano, Cattolico in trincea. Fragmenta collecta, Edizioni Radio Spada, Cermenate 2018.







    https://www.agerecontra.it/




    Indulgenze per i defunti - Sodalitium
    "INDULGENZE PER I DEFUNTI"
    http://www.sodalitium.biz/indulgenze-per-i-defunti/






    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!

    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    Ultima modifica di Holuxar; 25-11-19 alle 00:59
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  2. #2
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    Predefinito Re: Addio ad Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019), Cattolico in trincea: R.I.P…

    [POSTFAZIONE] Sede Vacante: col sangue e l’inchiostro

    Nota di RS: a distanza di un anno dalla composizione di questa mia postfazione, la rendo pubblica sul nostro sito come memento per tutti quelli che fossero interessati ad acquistare e soprattutto leggere il libro di Antonio Diano Cattolico in trincea. Fragmenta collecta. Il libro è reperibile qui presso il nostro ecommerce. Nella festa di Santa Margherita Maria Alacoque, buona lettura. (Piergiorgio Seveso, Presidente SQE di Radio Spada)

    Con la pubblicazione di questo agile ma autorevole libro dell’amico Antonio Diano, Radio Spada aggiunge un’importante luce alla costellazione di contributi del laicato cattolico integrale di lingua italiana usciti dai nostri torchi in questi anni.

    Hoc erat in votis sin dalla sua fondazione. Le case editrici come la nostra nascono non solo per fotografare editorialmente il “piccolo mondo antico” (lo si dica senza influssi fogazzariani) degli scrittori cattolici “tradizionalisti” delle nostre terre ma per suscitare entusiasmi, creare desideri, animare la volontà di questi scrittori a battere sentieri inesplorati e raccogliere idee disperse nei mille conversari quotidiani in nuovi volumi e in racconti nuovi, pronti ad essere letti da un pubblico di bibliovori sempre interessati.

    Questa impresa non è però rimasta confinata nei limiti (certo ampi ma pur sempre angusti) della nostra iniziativa editoriale. Ha creato, in qualche caso per virtuosa mimesi, in altri per un moto di reazione o di rincorsa competitiva, tante altre iniziative editoriali. Abbiamo ripescato vecchi manoscritti da polverosi cassetti, fatto riportare alla luce classici dimenticati, alcuni scrittori che non prendevano in mano la penna da anni sono tornati alle fatiche dello scrittoio, altri sono usciti dal silenzio del “pro manuscripto”, altri ancora si sono scoperti nuovi apologeti contro gli orrori contemporanei e diaristi della crisi della Chiesa.

    In mezzo a questo gran turbinio di ingegni e di passioni, a volte un po’ disordinate ma sempre interessanti, è stata mia grande gioia poter dar voce in questa casa editrice a scrittori cattolici integrali a tutto tondo come Pietro Ferrari, Piero Nicola, Luca Fumagalli, Carlo di Pietro, Araì Daniele e Raimondo Gatto. A questi si aggiunge oggi Antonio Diano con un libro scritto “col sangue e l’inchiostro” che affida a noi quasi una silloge, una summula delle sue tante battaglie.

    Ne siamo onorati e grati oltremisura. Chi ha avuto la pazienza di leggere queste pagine, scritte in uno stile erudito senza pedanteria, dotto senza affettazione, appassionato senza perdere il baricentro del buon senso, avrà potuto guardare il quadro a tinti vivissime del sedevacantismo odierno (modo attraverso il quale il cattolicesimo romano è costretto a presentarsi nella gran piazza delle opinioni e sulle tribune delle pubbliche dispute).

    Al netto di qualunque disputa e di qualunque inevitabile giustapposizione opinionistica, questa posizione mantiene integra la sua forte carica veritativa e (permettetemi) evocativa. Se infatti Papato romano e Chiesa cattolica, sono state murati vivi (rectius quasi morti) in un sepolcro ed un fetore di marcescenza si è diffuso in tutto l’orbe terraqueo, impestando uomini e cose, solo l’alto grido di un coraggioso e privo di sedevacantismo, a sommesso parere di questo postfatore, avranno la forza di far rotolare quella pietra gelida che oggi opprime le nostre vite e di farci rivedere il Dolce Cristo in terra.

    Questo Veni foras sarà sempre più nitido e acutissimo se saprà liberarsi dai mille cascami di una decadenza solipsistica, estenuata e cerebrale che tanto affanna anche il nostro mondo, spesso trasformato in un recinto di monadi rissose. Alla meschinità dei nostri tempi, questo libro si offre come un antidoto di chiarezza dottrinale, dirittura e sincerità, anche quando affronta questioni più direttamente temporali , anche quando non si sarà d’accordo con singoli aspetti del pensiero dell’autore.

    Sono certo, come scrissi ne I Sonagli della Sede vacante, postfazione all’ottimo Non possumus di Pietro Ferrari, che non una sola parola di quelle che abbiamo scritto in questi anni, su lavagne reali o virtuali, andrà perduta. A maggior ragione, quelle scritte in questo volume cui auguro le migliori fortune.

    Pubblicato all’Angelus del 17 ottobre 2019

  3. #3
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    Predefinito Re: Addio ad Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019), Cattolico in trincea: R.I.P…

    [RADIO SPADA] Antonio Diano: in memoriam



    di Piergiorgio Seveso, Presidente SQE di Radio Spada

    Nella mia vita ho visto morire molti che, come me, hanno scelto la lotta antimodernista e, a vario titolo, in modo più o meno convinto o efficace, il cattolicesimo romano integrale opposto all’attuale deriva ecclesiale. Non certo ho visto, per evidenti limiti anagrafici, la prima generazione di coloro che presero consapevolezza della crisi ma certamente della seconda generazione molti visi e molte storie mi passano davanti agli occhi. Di tutti conservo preziosa memoria.

    Dico sempre che un cattolico romano che voglia esser tale porta su di sé oggi tutto il dolore del mondo, sconvolto dall’errore, angustiato dalle eresie, privo della guida sicura delle chiavi del Sommo Gerarca. Lo può fare con equilibrio, a volte persino con leggerezza e con brio ma questa segreta pena (agli occhi dei più, ora ignari ora nemici) la porta sempre nel cuore. Anche Antonio Diano era così.

    Il professor Diano (l’ho sempre chiamato così sia a voce che per iscritto e lo faccio anche ora) ci ha lasciato in questi giorni per abbandonare le meschinità di questo mondo caduco e raggiungere il porto sicuro del Cielo, dove speriamo e preghiamo possa aver trovato la giusta mercede per aver tanto assiduamente lavorato nell’orto della Chiesa. Speriamo anche abbia potuto ritrovare quegli spiriti magni che l’hanno preceduto nei celesti comprensori: Papi, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici, tra tutti padre Guerard des Lauriers.

    Un “tradizionalista” quando muore è spesso più solo degli altri, umanamente parlando: riceve (se va bene) un funerale cattolico, sepolto tra l’incomprensione di molti e l’ingratitudine di altri.

    Il professor Diano ha però lasciato in tanti il ricordo della sua polemica bonomia, della sua affabilità profonda e priva di orpelli, della sua forte e invidiabile preparazione culturale: anche quando esprimeva con forza le sue posizioni di un sedevacantismo netto ed irrevocabile, anche quando bollava a fuoco (e spesso a ragione) gli errori e le distonie del mondo tradizionalista e integrista di vicini e lontani, si sentiva in lui l’affettuosa e attenta dedizione per i suoi interlocutori, l’assoluta mancanza di considerazione di sé, la consapevolezza delle sue personali mancanze e l’essersi fatto “servo della Verità” senza rispetti umani ma anche senza personalismi.

    Non vorrei però che pensaste stia scrivendo un melenso “coccodrillo” all’insegna del “de mortuis nihil nisi bonum”: so intingere se serve il lirismo nel fiele.

    C’è però una cosa ulteriore di Antonio Diano che ricorderò sempre: l’alto concetto che aveva dell’amicizia tra gentiluomini e la profonda (e largamente immeritata) stima che nutriva nei miei riguardi. Sono state quell’amicizia e quella stima a far sì che ci consegnasse, con fiducia, la piccola “summa” del suo pensiero che si è poi concretizzata nel suo libro “Cattolico in trincea – Fragmenta collecta”.

    Tutto (e sottolineo tutto) gli avrebbe sconsigliato di farlo: rapporti personali, legami ecclesiali, iniquità di tempi e di uomini, le sue stesse posizioni nei nostri riguardi più di una volta distanti e molto critiche.

    Eppure l’ha fatto ed il suo nome ora è anche (tra le altre sue meritevoli cose) legato indissolubilmente a quello di Radio Spada. Un libro, come un diamante, è per sempre e quando tra anni e anni (speriamo quando saremo nell’Alba di tutto di bensoniana memoria) si scriverà la storia di questi tormentati e terribili decenni anche questo sarà ricordato.

    Il Professor Diano mi aveva scritto una volta, nei nostri epistolari telematici, mentre trattavamo dei nostri rapporti personali : Amicus Plato sed magis amica Veritas ma Platone rimane comunque amico.

    Era davvero così.

    Non avevamo spesso punti di vista comuni: lui convinto assertore di una visione fascista della politica (conciliata e conciliabile storicamente) con il cattolicesimo, io localista antiunitario, reazionario tra Ottocento e Ventunesimo secolo. Lui sedevacantista simpliciter, netto nel condannare la non cattolicità assoluta della “chiesa conciliare”, io guerardiano e tesista sempre pronto però a contrastare le Erinni di un integrismo da melodramma, da dopolavoro ferroviario di beghine e begardi o da pub di tatuati.

    Lui invocava la pace, l’unità nel “nostro mondo”: testimone (straziato e amareggiato) di tante liti che spesso lo coinvolgevano, agognava le ricomposizioni nella Verità e nella Carità ma io non riuscivo a dargli completamente ragione, un po’ per realismo, un po’ per la drammatica consapevolezza della dispersione delle pecore, di tutte le pecore, una volta percosso il Pastore.

    E non riesco nemmeno ora: mi perdonerà, professor Diano, se scelgo di combattere anche oggi e sempre, per “vicoli e cunicoli”, guerre asimmetriche a trecentosessanta gradi.

    Da ultimo, spesso si scusava, con il consueto garbo, per continuare ad intervenire su tutte le piattaforme virtuali per correggere errori, marchiane sviste, esiziali imprecisioni presenti anche nel (nostro) mondo ed era affranto dal colossale analfabetismo religioso che lo opprimeva e lo assediava. Lui, il “grillo parlante” contro i pinocchi del tradizionalismo, sembrava lasciarsi andare ma poi si rialzava con una risata a tutta voce e una battuta salace. Voglio ricordarlo così.

    Sono convinto che le difficoltà di questo genere sono disseminate dal nemico che spera così di farci desistere, e/o di impedire conversioni fruttuose, ma non s’illuda. Ci si può ogni tanto riposare, ma poi si riprende la buona battaglia. Saremo sempre al nostro posto, demonio maledetto, non illuderti! Con l’aiuto indispensabile della Grazia. (Antonio Diano)

    Arrivederci, Professore!

    Fonte: https://www.radiospada.org/2019/12/r...omment-page-1/

  4. #4
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    Lightbulb Re: Addio ad Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019), Cattolico in trincea: R.I.P…

    Nel trigesimo della morte del nostro caro e compianto Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019)…
    Al cimitero di Mestre – dopo il funerale celebrato sabato 30 Novembre 2019 alle ore 10:00 a Paese (TV) da Don Floriano Abrahamowicz presso la “Domus Marcel Lefebvre”, nel post che scriverò in seguito vi saranno ulteriori dettagli – vi erano anche alcuni/e suoi/sue colleghi/e della Ca' Foscari per l’ultimo Addio…
    Sul sito ufficiale dell’Università di Venezia gli hanno reso il dovuto omaggio e ricordo:





    https://www.unive.it/pag/14031/
    «Addio ai colleghi RoseMary Paquola e Antonio Diano.
    Nei giorni scorsi sono venuti a mancare due nostri colleghi, Rosemary Paquola e Antonio Diano.

    Antonio Diano, morto improvvisamente a 64 anni la scorsa settimana, è stato bibliotecario presso il Dipartimento di Storia delle Arti e redattore della rivista "Venezia Arti". Dal 2007 è stato bibliotecario al CISVe dove ha continuato le sue ricerche e i suoi studi di arte medievale, in particolare rivolti all'architettura delle chiese medievali di area veneta, offrendo consulenze agli studiosi interessati, e dove ha seguito la pubblicistica triveneta.
    Rosemary Paquola aveva preso servizio a Ca' Foscari nel 1984 e ha svolto la sua attività in ASIT nell'ambito dei servizi informatici al servizio dei dipendenti e docenti dell'Ateneo; nel 2017 aveva terminato il servizio ed era andata in pensione.
    L'Ateneo, nel ricordare con affetto i due colleghi e i tanti momenti trascorsi insieme, si unisce al dolore delle loro famiglie».
    https://www.unive.it/pag/fileadmin/u...quoladiano.jpg







    Addio da parte mia anche alla collega RoseMary Paquola, anche se non so chi fosse, oltre che ad Antonio Diano: un requiem per entrambi…L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen...


    P.S. Qui sono stati raccolti i suoi scritti vari (articoli, recensioni, libri, ecc.) di studioso, accademico e ricercatore; si può scaricare l’opera omnia di Antonio Diano:





    https://unive.academia.edu/AntonioDiano
    “Appunti per l'architettura minoritica in diocesi di Padova
    Architettura ecclesiastica medievale a Treviso, Treviso 1999-ILLUSTRAZIONI.
    Architettura ecclesiastica medievale a Treviso, Treviso 1999.
    Architettura ecclesiastica medievale nei Berici 2, Sossano 2005.
    Architettura ecclesiastica medievale nei Berici, 1, Sossano 2005.
    Un inedito di architettura polesana.
    Un inedito sacello cupolato annesso alla cattedrale di Torcello.
    Poetiche in cauda nel concerto per pianoforte e orchestra da Rachmaninov a Britten, in Scritti in onore di Nicola Mangini, Roma 1994.
    "Non fidarti di sciocche voci". Carteggio inedito Pizzinato/Pallucchini Atti convegno Pizzinato
    Entroterra veneto e romanico padano Per l'arte da Venezia all'Europa. Studi in onore di Giuseppe Maria Pilo, I, 2001
    Treviso urbs picta Arte / Documento, 35, 2019.
    Veneto.Tra memoria e progetto: eredità e scarti, negli atti del Seminario "La storia locale", Anagni 2017 Latium 35, 2018.
    Nuove evidenze di architettura..., in "Alta padovana", apr. 2019.
    Romanico. Una storia vera, In "Wangadicia" 6-7-8, 2007-2009.
    Abbazia_Vangadizza.pdf
    Diano Genti del Tagliamento.pdf Architettura tardomedievale in diocesi di Concordia
    UN RECENTE STUDIO SUL PAESAGGIO. TRA NOVITA' STORIOGRAFICHE E INTERROGATIVI EPISTEMOLOGICI Acta Concordium, 2009.
    L'oratorio di S. Antonio Abate a Teglio Veneto. Nota sull'apparato decorativo in Teglio Veneto e le sue comunità, a cura di Antonio Diano
    Le riproduzioni del Santo Sepolcro e le Venezie medievali. Paradigmi di un'assenza, in Le rotonde del santo Sepolcro, atti del Convegno, a cura di C. Tosco, Asti 2005
    La chiesa di Gambarare e l'architettura medio-veneta del '300. Breve nota sugli apparati decorativi, in "Rive. Rivista della Biblioteca Comunale di Mira", 2007.
    Recensione a C. Vecchione, La chiesa abbaziale di S. Maria di Summaga, in "Memorie storiche forogiuliesi", 2014-2015.
    Un convegno sulle riviste di storia locale a Mestre, in "Venetica", 2016, n. 1
    Antonio Diano L’architettura ecclesiastica nelle campagne venete i n età medievale [A stampa in “Studi e fonti del Medioevo vicentino e veneto”, 4 (2010), pp. 107-140
    Antonio Diano La chiesa dei santi Sigismondo e Valentino a Salcedo (Vicenza), in diocesi di Padova. Con alcune divagazioni valentiniane [A stampa in Il culto di san Valentino nel Veneto. Atti del Convegno (Monselice 2008), a cura di F. Rossetto, Padova 2009, pp. 171-190
    Architettura ecclesiastica medievale a Monselice. Aspetti e problemi, in Monselice nei secoli, a cura di A. Rigon, Treviso 2009, pp. 165-187.
    Tra eremitismo irregolare e sacralizzazione delle vette. La Madonna del Monte di Rovolon.
    Cattolico in trincea by Edizioni Radio Spada e Antonio Diano”.



    Prodotti il cui Autore è "Diano, Antonio" - RM Open Archive
    http://www.rmoa.unina.it/view/creato...nio=3A=3A.html



    http://rm.univr.it/biblioteca/scaffa...Eremitismo.pdf
    «Antonio Diano Tra eremitismo irregolare e sacralizzazione delle vette. La Madonna del Monte di Rovolon [A stampa in Tra monti sacri, ‘sacri monti’ e santuari: il caso veneto, a cura di Antonio Diano e Lionello Puppi, Padova 2006, pp. 175-192 © dell’autore - Distribuito in formato digitale da “Reti Medievali”, www.retimedievali.it








    https://forum.termometropolitico.it/...cea-r-i-p.html
    Addio ad Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019), Cattolico in trincea: R.I.P…
    Addio ad Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019), devoto e fervente cristiano-cattolico integrale "sedevacantista" fedele al Papato ed alla Santa Romana Chiesa di sempre; che da convinto contro-rivoluzionario quale era possa riposare anche lui eternamente alla Destra del Padre: R.I.P…
    Riporto l'articolo di cronaca pubblicato su "Il Gazzettino" e riportato da "Radio Spada" con ulteriori links dell’Università "Ca’ Foscari" di Venezia ed altri; inoltre aggiunte e doverose necessarie precisazioni riguardo a quanto scritto, nonché miei ricordi e commenti personali sul caro Antonio Diano, a seguire...
    Ringrazio "Guelfo Nero" - Piergiorgio Seveso e Luca Fumagalli per averlo già ricordato in precedenza sia qui che su "Radio Spada" appunto (ho però l'obbligo morale di precisare, per onestà intellettuale e per dovere di carità e verità, che Antonio Diano, come ben saprete perché ve l'aveva detto anche in privato, prendeva pubblicamente le distanze da alcune vostre discutibili scelte editoriali dando abbastanza ragione in linea di principio a Don Francesco Ricossa dell'I.M.B.C. (Istituto Mater Boni Consilii) su tali questioni; come blog e casa editrice vi apprezzava ma in maniera critica, pur essendovi grato per avergli pubblicato il pamphlet "Cattolico in trincea"...ed io concordo con quella che era la sua posizione); ho deciso di aprire una nuova discussione dedicata interamente a lui pure su questo forum "Tradizione Cattolica" di "Termometro Politico" (oltre che su "Cronaca" e "Destra radicale") per dare risalto al suo prossimo funerale, far conoscere meglio la sua opera svolta durante la vita terrena, i suoi scritti e pensieri, ecc. al fine di rendergli umanamente il merito che gli spetta.
    L'eterno riposo dona ad Antonio Diano, o Signore, e splenda a lui la luce perpetua. Riposi in pace. Amen...





    Antonio Diano, Cattolico in trincea. Fragmenta collecta, Edizioni Radio Spada, Cermenate 2018.
    https://www.radiospada.org/tag/antonio-diano/
    https://www.radiospada.org/2019/10/p...e-linchiostro/
    https://www.radiospada.org/2018/11/c...antonio-diano/

    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...24%2C732&ssl=1
    Antonio Diano, Cattolico in trincea. Fragmenta collecta, Edizioni Radio Spada, Cermenate 2018.




    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!

    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    Ultima modifica di Holuxar; 18-12-19 alle 19:59
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

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  5. #5
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    Lightbulb Re: Addio ad Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019), Cattolico in trincea: R.I.P…

    Abbiamo dato il nostro ADDIO al caro e compianto ANTONIO DIANO (08/08/1955 – 18/11/2019) sabato 30 NOVEMBRE 2019, Festa di SANT’ANDREA APOSTOLO, con un degno funerale cristiano-cattolico celebrato da Don Floriano Abrahamowicz alle ore 10:00 presso la “Domus Marcel Lefebvre” a Paese (TV) ed una successiva degna sepoltura cristiano-cattolica al cimitero di Mestre; nuovamente RICORDIAMOLO oggi 18 DICEMBRE 2019 nel TRIGESIMO della sua morte, che Dio abbia pietà di lui e secondo la sua Santa Volontà lo accolga al più presto nell’alto dei Cieli in Paradiso, AMEN…
    Antonio Diano ha avuto la grazia ed il privilegio di ricevere un autentico funerale cristiano-cattolico, celebrato da un vero sacerdote come Don Floriano, e di poter contare sulle preghiere di molti fedeli in suffragio della sua anima…è morto al momento giusto…
    Speriamo e supplichiamo Dio di avere tutto ciò anche noi viventi quando moriremo e lo seguiremo…
    Sono riuscito ad essere presente di persona con grande sforzo di volontà, malgrado la forte e fastidiosa tosse che mi ha perseguitato in continuazione, un po’ di influenza ed il fatto di aver rimesso tutto il cibo del giorno precedente la notte/mattina stessa; mi aveva sfiorato la tentazione di rinunciare ad un certo punto, data la fatica per alzarmi dal letto e tutto il resto incluso il viaggio da fare, ma mi sono ripetuto che dovevo esserci a tutti i costi e che non potevo mancare e così è stato…
    A dare l’ultimo saluto ad Antonio Diano vi erano, oltre a noi fedeli abituali di Don Floriano Abrahamowicz, suoi vecchi amici e conoscenti nonché esponenti importanti e storici del Cattolicesimo tradizionale veneto ed italiano come il prof. Franco Damiani, l’avv. Maurizio Ruggiero di “Sacrum Imperium” e delle “Pasque veronesi”, l’avv. Abbondio Del Bon, Omar Pisanello, Andrea Giacobazzi di “Radio Spada”, ecc. forse qualcuno della FSSPX di Lanzago di Silea, ‘camerati’ vari ed anche alcuni suoi colleghi della Ca’ Foscari come detto in precedenza; sono stato molto contento di vedere soprattutto le persone citate, diversi altri tra le parecchie decine di presenti non li avevo mai visti e non so esattamente chi fossero, ma evidentemente lo stimavano ed apprezzavano.
    Don Floriano ha preso all'ultimo momento la decisione di non registrare il funerale per cui non c’è stata la diretta sul suo canale youtube né sono visionabili altri video; onestamente io avrei fatto una scelta diversa e mi è dispiaciuto…L’ho scoperto a cerimonia conclusa e sono rimasto abbastanza sorpreso e deluso, non lo nascondo; secondo il mio parere era comunque preferibile registrarli in ogni caso e poi eventualmente decidere in seguito se diffonderli su internet o tenerli per sé…Pure lo stesso Don Floriano si è un po’ pentito di ciò a posteriori...
    Sarebbe stato meglio avere una registrazione video per farlo seguire a chi non ha potuto essere presente e per ricordarsi dell’evento, ma ormai è andata così e pazienza…
    Comunque durante la toccante e memorabile omelia Don Floriano ha ricordato gli ultimi mesi e giorni di vita del caro Antonio Diano – evidenziando che la sua morte è giunta nel momento migliore possibile dal punto di vista spirituale e che occorre pregare per il sollievo della sua anima e di tutte quelle del purgatorio che si stanno dolorosamente purificando – i loro rapporti personali di amicizia e sodalizio intellettuale-religioso, ne ha sottolineato il coraggio e la coerenza nel professare la vera fede cristiano-cattolica fin dagli anni ’80 del ‘900; ha invitato gli eventuali presenti ‘tradizionalisti’ che ancora fossero ‘una cum’ la setta vaticano-secondista a rompere definitivamente con essa prendendo esempio da lui che già oltre un decennio fa aveva preso, per necessità dottrinale seppur a malincuore per via di amicizie personali, la sofferta decisione di abbandonare la FSSPX schierandosi a favore di un aperto e dichiarato “sedevacantismo”, cioè per restare fedele all’autentico Cattolicesimo…
    Che tanti altri possano seguire il suo esempio, preghiamo per loro e per lui, per i vivi e per i morti, per la perseveranza dei fedeli cristiano-cattolici e per la conversione degli altri, per noi e per tutti i bisognosi dell’autentica misericordia di Dio…
    KYRIE ELEISON!!!
    R.I.P. ANTONIO DIANO (08/08/1955 – 18/11/2019)…
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    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
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    Predefinito Re: Addio ad Antonio Diano (08/08/1955 – 18/11/2019), Cattolico in trincea: R.I.P…

    Citazione Originariamente Scritto da Luca Visualizza Messaggio
    [RADIO SPADA] Antonio Diano: in memoriam



    di Piergiorgio Seveso, Presidente SQE di Radio Spada

    Nella mia vita ho visto morire molti che, come me, hanno scelto la lotta antimodernista e, a vario titolo, in modo più o meno convinto o efficace, il cattolicesimo romano integrale opposto all’attuale deriva ecclesiale. Non certo ho visto, per evidenti limiti anagrafici, la prima generazione di coloro che presero consapevolezza della crisi ma certamente della seconda generazione molti visi e molte storie mi passano davanti agli occhi. Di tutti conservo preziosa memoria.

    Dico sempre che un cattolico romano che voglia esser tale porta su di sé oggi tutto il dolore del mondo, sconvolto dall’errore, angustiato dalle eresie, privo della guida sicura delle chiavi del Sommo Gerarca. Lo può fare con equilibrio, a volte persino con leggerezza e con brio ma questa segreta pena (agli occhi dei più, ora ignari ora nemici) la porta sempre nel cuore. Anche Antonio Diano era così.

    Il professor Diano (l’ho sempre chiamato così sia a voce che per iscritto e lo faccio anche ora) ci ha lasciato in questi giorni per abbandonare le meschinità di questo mondo caduco e raggiungere il porto sicuro del Cielo, dove speriamo e preghiamo possa aver trovato la giusta mercede per aver tanto assiduamente lavorato nell’orto della Chiesa. Speriamo anche abbia potuto ritrovare quegli spiriti magni che l’hanno preceduto nei celesti comprensori: Papi, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici, tra tutti padre Guerard des Lauriers.

    Un “tradizionalista” quando muore è spesso più solo degli altri, umanamente parlando: riceve (se va bene) un funerale cattolico, sepolto tra l’incomprensione di molti e l’ingratitudine di altri.

    Il professor Diano ha però lasciato in tanti il ricordo della sua polemica bonomia, della sua affabilità profonda e priva di orpelli, della sua forte e invidiabile preparazione culturale: anche quando esprimeva con forza le sue posizioni di un sedevacantismo netto ed irrevocabile, anche quando bollava a fuoco (e spesso a ragione) gli errori e le distonie del mondo tradizionalista e integrista di vicini e lontani, si sentiva in lui l’affettuosa e attenta dedizione per i suoi interlocutori, l’assoluta mancanza di considerazione di sé, la consapevolezza delle sue personali mancanze e l’essersi fatto “servo della Verità” senza rispetti umani ma anche senza personalismi.

    Non vorrei però che pensaste stia scrivendo un melenso “coccodrillo” all’insegna del “de mortuis nihil nisi bonum”: so intingere se serve il lirismo nel fiele.

    C’è però una cosa ulteriore di Antonio Diano che ricorderò sempre: l’alto concetto che aveva dell’amicizia tra gentiluomini e la profonda (e largamente immeritata) stima che nutriva nei miei riguardi. Sono state quell’amicizia e quella stima a far sì che ci consegnasse, con fiducia, la piccola “summa” del suo pensiero che si è poi concretizzata nel suo libro “Cattolico in trincea – Fragmenta collecta”.

    Tutto (e sottolineo tutto) gli avrebbe sconsigliato di farlo: rapporti personali, legami ecclesiali, iniquità di tempi e di uomini, le sue stesse posizioni nei nostri riguardi più di una volta distanti e molto critiche.

    Eppure l’ha fatto ed il suo nome ora è anche (tra le altre sue meritevoli cose) legato indissolubilmente a quello di Radio Spada. Un libro, come un diamante, è per sempre e quando tra anni e anni (speriamo quando saremo nell’Alba di tutto di bensoniana memoria) si scriverà la storia di questi tormentati e terribili decenni anche questo sarà ricordato.

    Il Professor Diano mi aveva scritto una volta, nei nostri epistolari telematici, mentre trattavamo dei nostri rapporti personali : Amicus Plato sed magis amica Veritas ma Platone rimane comunque amico.

    Era davvero così.

    Non avevamo spesso punti di vista comuni: lui convinto assertore di una visione fascista della politica (conciliata e conciliabile storicamente) con il cattolicesimo, io localista antiunitario, reazionario tra Ottocento e Ventunesimo secolo. Lui sedevacantista simpliciter, netto nel condannare la non cattolicità assoluta della “chiesa conciliare”, io guerardiano e tesista sempre pronto però a contrastare le Erinni di un integrismo da melodramma, da dopolavoro ferroviario di beghine e begardi o da pub di tatuati.

    Lui invocava la pace, l’unità nel “nostro mondo”: testimone (straziato e amareggiato) di tante liti che spesso lo coinvolgevano, agognava le ricomposizioni nella Verità e nella Carità ma io non riuscivo a dargli completamente ragione, un po’ per realismo, un po’ per la drammatica consapevolezza della dispersione delle pecore, di tutte le pecore, una volta percosso il Pastore.

    E non riesco nemmeno ora: mi perdonerà, professor Diano, se scelgo di combattere anche oggi e sempre, per “vicoli e cunicoli”, guerre asimmetriche a trecentosessanta gradi.

    Da ultimo, spesso si scusava, con il consueto garbo, per continuare ad intervenire su tutte le piattaforme virtuali per correggere errori, marchiane sviste, esiziali imprecisioni presenti anche nel (nostro) mondo ed era affranto dal colossale analfabetismo religioso che lo opprimeva e lo assediava. Lui, il “grillo parlante” contro i pinocchi del tradizionalismo, sembrava lasciarsi andare ma poi si rialzava con una risata a tutta voce e una battuta salace. Voglio ricordarlo così.

    Sono convinto che le difficoltà di questo genere sono disseminate dal nemico che spera così di farci desistere, e/o di impedire conversioni fruttuose, ma non s’illuda. Ci si può ogni tanto riposare, ma poi si riprende la buona battaglia. Saremo sempre al nostro posto, demonio maledetto, non illuderti! Con l’aiuto indispensabile della Grazia. (Antonio Diano)

    Arrivederci, Professore!

    Fonte: https://www.radiospada.org/2019/12/r...omment-page-1/
    Un anno dopo.

 

 

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