C'è una cosa fondamentale che i pacifisti e sognatori di peacelovemusic non hanno capito:
che la guerra non la decidono 2 stati che una mattina si svegliano male e si mettono a fare a botte.
Uno solo decide.
L'altro o subisce, e gli tocca essere invaso, o reagisce e gli tocca controbattere, e così viene fuori una guerra.
E sì che è semplice questa dinamica.
Ne abbiamo anche avuto l'n-esima conferma qualche anno fa con le vicende siriane: gli USA vogliono allungare le mani in Medio Oriente probabilmente per essere gli arbitri degli idrocarburi alle nazioni emergenti India e Cina, i matti dell'isis vogliono imporre a tutti la loro visione di islamismo e far fuori chiunque non si adegui, e schiavizzare le donne infedeli in età sessualmente utile.
Così hanno attaccato la Siria.
Mettiti nei panni dei cristiani della Piana di Niniveh, in nord Iraq, prova a entrare nella loro pelle un attimo solo:
tu adesso non sei Italiano, ma Irakeno di famiglia cristiana caldea, la "cicogna" invece di lasciarti qua, ti ha lasciato laggiù, in un villaggio caldeo della piana di Niniveh, e sei Irakeno di nazionalità.
Hai di fronte la minaccia dell'isis che vuole uccidere te perchè sei maschio, uccidere il tuo babbo e la tua mamma perchè sono vecchi, e catturare tua sorella per venderla incatenata in una gabbia a Raqqa, dopo essere stata violentata ripetutamente.
Mettiti nei panni, Cristo, pensa di essere non un Giovanni o un Franco o quel che è, ma sei Khalid, o Muhtady o Yaman.
Pensaci.
Le armi ti danno una speranza.
Le armi ti danno uno slancio d'orgoglio.
Le armi ti danno la possibilità di conservare la tua libertà.
Le pallottole e i proiettili e i razzi danno la possibilità a tua sorella di sfuggire ad una vita di schiavitù, costretta a pugni e calci a sollazzare le voglie di chi ti ha comperato.
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Il cammino dell'umanità è iniziato quando l'uomo ha imparato a plasmare la materia per farne arnesi di lavoro per dissodare la terra e le armi pèer difendersi e cacciare.
Le armi sono legate alla civiltà umana come l'edera al tronco.
Trilussa diceva che senza le spine il porcospino resta solo porco.