Michele Santoro in piazza con le sardine, a dimostrazione che è la solita manifestazione della solita ex sinistra
E parlando spiega che sono sempre i soliti: “Dove sono finiti quei milioni di persone che avevano messo alle finestre le bandiere arcobaleno durante la guerra in Iraq, i girotondi, il movimento ecologista presente in mille parti d’Europa?”. Sono figli di una necessità di dire “che le idee di rivolta non sono mai morte, come diceva la vecchia canzone”: grazie a loro è stato possibile “spalancare le finestre” e far “entrare luce per quelle persone che rimanevano in casa demoralizzate”. E non ha assolutamente condannato “Bella ciao” intonata nelle piazze: “C’è una destra aggressiva in Italia? Sì, allora ribadiamo che i valori dell’antifascismo non sono scomparsi, segniamo un limite con i nostri corpi e pacificamente”.
“Su alcune frasi, quando parlano dell’identità non sono tanto differenti da Hitler e dalla sua definizione di cittadinanza”. Non ha fatto nessun passo indietro. Anzi, ha anche tentato di apportare delle argomentazioni: “Hitler diceva ‘un negro non sarà mai tedesco’. Perché Salvini non ci spiega se italiani si nasce per sangue e terra oppure italiani si diventa per cultura e comportamento? E chi vuole diventarlo deve percorrere la Via Crucis?”. E ha commentato il rapporto Censis secondo cui cresce la voglia di uomo forte: “A parte che Salvini per me non è forte. Forti sono quelli che stanno alle sue spalle, che hanno avuto una idea di marketing. Gli italiani amano le soluzioni facili, il messia che promette di mettere lui le cose a posto e poi ti lascia nei guai”.
“Non ci dobbiamo nascondere il fatto che una certa pulsione autoritaria, diciamo così, molti italiani se la portavano dentro”. Dal suo canto la politica “ha cancellato il limite” e le colpe sarebbero anche di Beppe Grillo: “Un anno fa ha fatto il governo con Salvini. Questa responsabilità se la porterà nella tomba”. Dall’esperienza di governo con i grillini “è venuto fuori il vuoto culturale del movimento Cinque Stelle” che avrebbe potuto “spingere le istituzioni a rinnovarsi senza darsi una struttura di partito”, ma dopo essere diventato un partito “si è visto che le sue basi ideologiche sono fragili”.
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