Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
    Beneamato Democratico
    Data Registrazione
    10 Nov 2013
    Località
    ZTL
    Messaggi
    37,596
     Likes dati
    1,818
     Like avuti
    28,462
    Mentioned
    1362 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Il tradimento di Repubblica sul MES - l'appello di 32 economisti contro la firma.

    Che tristezza, traditi pure dagli amici...


    L'appello di 32 economisti: “No all’Esm se non cambia la logica europea”
    Bookmark and Share


    I governi europei stanno discutendo due importanti riforme ed entrambe, per come al momento sono strutturate, possono avere per l’Italia conseguenze molto gravi.

    Quella che è giunta alle ultime battute e dovrebbe essere approvata entro breve riguarda l’European Stability Mechanism (Esm), il cosiddetto Fondo salva Stati. Questo Fondo, istituito nel settembre del 2012, dovrebbe intervenire in soccorso degli Stati che si trovassero in grave difficoltà. L’aiuto agli Stati in linea con i parametri stabiliti dalle regole del Fondo non richiede particolari requisiti, mentre per quelli non in linea è previsto solo a patto di pesanti condizionalità, tra le quali giudizi sulla sostenibilità del debito e sulla capacità di rimborsarlo, in seguito ai quali può essere richiesta allo Stato in questione una ristrutturazione del debito.

    Osserviamo che:

    I parametri scelti sono tali da escludere a priori che l’Italia possa soddisfarli; ci si riferisce invece tra l’altro a “un saldo di bilancio strutturale pari o superiore al valore minimo di riferimento”: il metodo di calcolo del saldo strutturale è da tempo contestato dal nostro paese, ed è oggetto di una campagna promossa da economisti di vari paesi che ne ha dimostrato l’assoluta inaffidabilità.

    Se dunque l’Italia dovesse ricorrere all’Esm, sarebbe sottoposta ai giudizi sul debito e potrebbe esserle richiesto di ristrutturarlo. In questo caso subirebbero perdite non solo i possessori privati dei nostri titoli di Stato, ma soprattutto i bilanci delle banche, facendo precipitare tutto il sistema creditizio in una grave crisi.

    Si dice che non ci sono automatismi che prevedano la ristrutturazione, ed è vero; ma il solo fatto che ve ne sia la possibilità costituisce agli occhi dei mercati un fattore di rischio, a fronte del quale gli investitori chiederanno interessi più elevati. La recente risalita dello spread costituisce già un segnale di inquietudine dei mercati che non sembra opportuno alimentare.

    L’insorgere di una crisi in seguito a un cambiamento delle regole è già avvenuto nel 2010, dopo che la cancelliera tedesca e il presidente francese annunciarono la decisione di coinvolgere i privati nelle conseguenze della crisi greca. E comunque questo può sempre accadere in occasione di situazioni di instabilità dei mercati che abbiano magari origine lontano dall’Italia. Il problema non è dunque quali probabilità ci siano che l’Italia sia costretta a ristrutturare il debito: il fatto che venga rafforzata la possibilità che ciò accada è di per sé sufficiente ad aumentare il rischio-paese. Così, uno strumento che dovrebbe aumentare la capacità di affrontare le crisi può trasformarsi nel motivo scatenante di una crisi.

    Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri afferma che rispetto alle regole già in vigore le variazioni sono minime. Vanno però nella direzione di facilitare una eventuale ristrutturazione del debito, fatto che può essere percepito negativamente dai mercati, a prescindere dalla probabilità che questa eventualità si presenti. Inoltre bisogna considerare che si rafforzano i poteri di un organismo assolutamente coerente con l’impostazione che ha prevalso nell’Unione, secondo cui gli obiettivi essenziali della politica economica, quelli su cui si concentrano le regole del Fiscal compact non a caso richiamate in questa riforma, sono essenzialmente il consolidamento dei conti pubblici e la riduzione del debito: in altre parole la politica di austerità. Ai fini della crescita questa concezione non prevede altro che le “riforme strutturali”, che dovrebbero stimolare le forze spontanee del mercato. Il fatto che ciò non sia avvenuto e che non stia avvenendo viene del tutto ignorato.

    Inoltre l’Esm è stato istituito per fungere da prestatore di ultima istanza, un ruolo che in ogni Stato è svolto dalla banca centrale, mentre alla Bce è stato vietato. Ma una banca centrale ha risorse illimitate, l’Esm no, e questo agli occhi della speculazione fa la differenza.

    L’Esm è un organismo per noi inutile: non ne abbiamo bisogno e comunque ricorrervi peggiorerebbe la nostra situazione.

    La seconda riforma in discussione è il completamento dell’unione bancaria con l’istituzione di una garanzia comune dei depositi. Il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz ha di recente riproposto una condizione a cui da tempo l’Italia si oppone, ossia quella di attribuire un coefficiente di rischio ai titoli sovrani posseduti dalle banche. Una scelta che causerebbe all’Italia – e questo senza alcun margine di incertezza – una doppia crisi, sia bancaria che del debito, provocata esclusivamente da motivi regolamentari. Non vogliamo pensare che la strada individuata dai nostri partner europei per forzare una riduzione del debito pubblico italiano sia quella di provocare una crisi che spingerebbe a una inevitabile ristrutturazione; osserviamo però che la combinazione tra la riforma dell’Esm e la proposta sui titoli pubblici è suscettibile di essere interpretata dai mercati proprio in questo modo. Non si può non concluderne che chi sostiene questa linea dimostra di non aver appreso le lezioni del passato riguardo alle dinamiche dei mercati finanziari.

    A nostro parere l’Italia non dovrebbe sottoscrivere la riforma dell’Esm. L’obiezione che in questo modo il nostro paese si troverebbe politicamente isolato è singolare: l’Italia è già politicamente isolata, altrimenti non saremmo in questa situazione. E d’altronde in una situazione analoga ci troveremo quando si stringerà sulla seconda riforma, quella sulla garanzia dei depositi: non potremo mai accettare la condizione posta da Scholz, che equivarrebbe a tuffarci nel default.

    Al veto sull’Esm bisogna dare il significato di un rifiuto della logica che ha finora prevalso in Europa e che si è rivelata perdente dal punto di vista dell’efficacia. I compromessi sono possibili e auspicabili, ma si raggiungono quando ciascuna delle parti tiene conto delle posizioni e delle necessità delle altre, cosa che finora non è avvenuta. L’Italia avanzi delle proposte alternative su tutto il pacchetto delle riforme, dimostrando che riduzione del rischio e crescita non sono due obiettivi antitetici.

    FIRMATARI:

    Nicola Acocella (univ. Roma La Sapienza)
    Sergio Bruno (univ. Roma La Sapienza)
    Sergio Cesaratto (univ. Siena)
    Carlo Clericetti (giornalista)
    Massimo D'Antoni (univ. Siena)
    Antonio Di Majo (univ. Roma 3)
    Giovanni Dosi (Scuola Superiore Sant'Anna)
    Sebastiano Fadda (univ. Roma 3)
    Maurizio Franzini (univ. Roma La Sapienza)
    Andrea Fumagalli (univ. Pavia)
    Mauro Gallegati (univ. Politecnica delle Marche)
    PierGiorgio Gawronsky (economista)
    Claudio Gnesutta (univ. Roma La Sapienza)
    Riccardo Leoni (univ. Bergamo)
    Stefano Lucarelli (univ Bergamo)
    Ugo Marani (univ. Napoli l'Orientale)
    Massimiliano Mazzanti (univ. Ferrara)
    Domenico Mario Nuti (univ. Roma La Sapienza)
    Ruggero Paladini (univ. Roma La Sapienza)
    Gabriele Pastrello (univ. Trieste)
    Anna Pettini (univ. Firenze)
    Paolo Pini (univ. Ferrara)
    Felice Roberto Pizzuti (univ. Roma La Sapienza)
    Cesare Pozzi (univ. Luiss)
    Riccardo Realfonzo (univ. Sannio)
    Roberto Romano (economista)
    Guido Rey (Scuola superiore Sant'Anna)
    Roberto Schiattarella (univ. Camerino)
    Alessandro Somma (univ. Roma La Sapienza)
    Antonella Stirati (univ. Roma 3)
    Leonello Tronti (univ. Roma 3)
    Andrea Ventura (univ. Firenze)
    Giuseppe Vitaletti (univ. Tuscia)
    Gennaro Zezza (univ. Cassino)

    L'appello di 32 economisti: ?No all?Esm se non cambia la logica europea? - micromega-online - micromega
    Come dice il mio amico Dav: Sono con il Pd ed ero con il Pd. E nel Pd si può stare in maggioranza ed in minoranza a prescindere dai leader. Adesso io sono in minoranza.
    Ma il Pd è sempre il Pd.
    I AM PD

  2. #2
    Moderatore
    Data Registrazione
    19 Nov 2007
    Località
    Milano
    Messaggi
    59,421
     Likes dati
    2,725
     Like avuti
    9,892
    Mentioned
    1557 Post(s)
    Tagged
    11 Thread(s)

    Predefinito Re: Il tradimento di Repubblica sul MES - l'appello di 32 economisti contro la firma.

    questo articolo pubblicato da Micromega l'ho letto anch'io. Sono abbonato da anni a Micromega e non sempre sono d'accordo con le sue posizioni, specialmente con quelle di Flores d'Arcais che è il suo storico direttore, ciò nonostante questa rivista resta una delle migliori del Paese....

    Anche l'articolo in questione mi ha lasciato un attimino perplesso, lo dico subito. Il fatto che lo abbiano firmatoi poi 32 personaggi di cultura e che probabilmente insegnano economia non vorrebbe dire niente perchè ce ne potrebbero essere altrettanti ugualmente meritevoli di considerazione che potrebbero firmare per il contrario, e poi il numero, come insegnano anche i sondaggi politici di questi ultimi mesi, non fa legge o garanzia, ma solo orientamento.

    Però sono perplesso, e non tanto sulla parte "ristrutturazione del debito pubblico" che mi pare sia stata cancellata ma sulla parte relativa alle banche. La richiesta delk ministro tedesco Scholz di dare un coefficente di rischio ai titoli giacenti presso le banche che a me, considerata la situazione delle sue Deutsche Commerz, piene zeppe di titoli quasi spazzatura, sembrerebbe una follia (ove venisse attuato)- E comunque l'Italia si sarebbe opposta, e questo mi sembra giusto e intelligente. E' quel "A nostro parere l’Italia non dovrebbe sottoscrivere la riforma dell’Esm" che non mi riesce di accettare, perchè sembra prevenuto. Se quelle due condizioni non ci saranno, e non ci dovranno essere, perchè l'Italia non dovrebbe firmare?
    Ultima modifica di cireno; 09-12-19 alle 16:01
    EX NIHILO NIHIL

  3. #3
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    03 Dec 2010
    Messaggi
    25,106
     Likes dati
    55
     Like avuti
    7,880
    Mentioned
    88 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Il tradimento di Repubblica sul MES - l'appello di 32 economisti contro la firma.

    Citazione Originariamente Scritto da cireno Visualizza Messaggio
    questo articolo pubblicato da Micromega l'ho letto anch'io. Sono abbonato da anni a Micromega e non sempre sono d'accordo con le sue posizioni, specialmente con quelle di Flores d'Arcais che è il suo storico direttore, ciò nonostante questa rivista resta una delle migliori del Paese....

    Anche l'articolo in questione mi ha lasciato un attimino perplesso, lo dico subito. Il fatto che lo abbiano firmatoi poi 32 personaggi di cultura e che probabilmente insegnano economia non vorrebbe dire niente perchè ce ne potrebbero essere altrettanti ugualmente meritevoli di considerazione che potrebbero firmare per il contrario, e poi il numero, come insegnano anche i sondaggi politici di questi ultimi mesi, non fa legge o garanzia, ma solo orientamento.

    Però sono perplesso, e non tanto sulla parte "ristrutturazione del debito pubblico" che mi pare sia stata cancellata ma sulla parte relativa alle banche. La richiesta delk ministro tedesco Scholz di dare un coefficente di rischio ai titoli giacenti presso le banche che a me, considerata la situazione delle sue Deutsche Commerz, piene zeppe di titoli quasi spazzatura, sembrerebbe una follia (ove venisse attuato)- E comunque l'Italia si sarebbe opposta, e questo mi sembra giusto e intelligente. E' quel "A nostro parere l’Italia non dovrebbe sottoscrivere la riforma dell’Esm" che non mi riesce di accettare, perchè sembra prevenuto. Se quelle due condizioni non ci saranno, e non ci dovranno essere, perchè l'Italia non dovrebbe firmare?
    scusa non ho capito il tuo commento a proposito dei titoli sovrani a cui andrebbe dato un coefficente di rischio rispetto ai titoli presenti della DB ... immagino che tu intenda dire che non ha senso penalizzare i titoli sovrani e lasciare tranquilli quelli spazzatura, operazione che taglierebbe le gambe alle banche italiane proteggendo quelle tedesche giusto? se è così vorrei dire che la cosa è nota da tempo ma tutti al governo fanno orecchie da mercante dicendo che tanto a noi non servirà mai (ma allora mi chiedo perchè lo firmiamo?), inoltre la cosa che mi rende ulteriormente sospettoso (oltre al fatto della clausola della non indagabilità/punibilità delle persone del MES .. a prescindere) è che il valore dei titoli di stato, che normalmente dovrebbe essere dato dai mercati (e già questo in paesi che usano la stessa moneta mi sembra una bestemmia) viene deciso da burocrati/economisti europei (leggi tedeschi) ... vorrei vedere se fosse un italiano a decidere il valore dei bund .... avremmo i carri armati al brennero 5 minuti dopo!!!

  4. #4
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    13 Jul 2013
    Messaggi
    19,547
     Likes dati
    3,515
     Like avuti
    16,696
    Mentioned
    262 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Il tradimento di Repubblica sul MES - l'appello di 32 economisti contro la firma.



    contrordine compagni, per settimane avete raccontato cazzate..
    Ultima modifica di Noumeno; 09-12-19 alle 17:40

  5. #5
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    22 Nov 2019
    Messaggi
    7,396
     Likes dati
    1,465
     Like avuti
    1,953
    Mentioned
    182 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Il tradimento di Repubblica sul MES - l'appello di 32 economisti contro la firma.

    Chi l'avrebbe mai detto! Pluralismo di pensiero e capacità di cambiare opinione tra i trinariciuti...roba da non credere!

 

 

Discussioni Simili

  1. Risposte: 20
    Ultimo Messaggio: 19-11-19, 13:11
  2. Economisti VS Economisti
    Di -Duca- nel forum Economia e Finanza
    Risposte: 14
    Ultimo Messaggio: 23-06-10, 16:38
  3. Ci sono economisti ed economisti...
    Di patatrac (POL) nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 10
    Ultimo Messaggio: 17-12-08, 17:27
  4. Il doppio tradimento della sinistra. Il doppio tradimento di Vicenza.
    Di Cuore Nero nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 23-02-07, 11:26
  5. C'è tradimento e tradimento...
    Di FdV77 nel forum Fondoscala
    Risposte: 15
    Ultimo Messaggio: 15-09-06, 19:22

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito