La rottura di palle della pubblicità nazionale

[salve]

Ho smesso di guardare la TV da anni. Il problema non è solo la pubblicità. Il pericolo maggiore è l'informazione di regime.

Per lo svago vedo serie TV su DailyMotion e ok.ru (grazie Putin, ci si puliscono il culo col copyright americano) Questi siti ospitano serie TV e film piratati. Raramente anche namasha.com che credo sia iraniano.

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Sono immune dalla disinformazione di regime, non vedo una pubblicità da anni e non pago un centesimo.

E anche per questo che sono riuscito a procurarmi presidi anticontagio in tempo mentre gli sprovveduti venivano rassicurati dal Governo. In generale sottrarsi alla disinformazione ti da veramente una prospettiva molto più bilanciata e un punto di vista più distaccato rispetto a chi si lascia condizionare dalla TV.

Come te li vedi i film? Non segui i dibattiti, non guardi il tiggì?

[elgabro]

Pure Mediaset ci spierà:

https://edge9.hwupgrade.it/news/star...too_88237.html

[scomunista]

Io so benissimo la risposta di chi trova la mia osservazione un po' vuota di senso, considerato come ormai siamo messi e la risposta è "ma mica sei obbligato".

E' vero, non sono obbligato a guardare la televisione, e nemmeno andare al cinema e nemmeno navigare in Internet, usare il cellulare ecc. ma porcaccia miseriaccia allora che dovrei fare? mi tappo in casa, non apro il PC, non accedno la radio, tantomeno la televisione, il cinema lo dimentico....?

No, io semplicemente voglio fare tutte le cose che faccio ma mi incazzo. Come una biscia a cui hanno pestato la coda.

Io pago il canone alla RAI, pago SKY, e non solo, anche SKY Q, ho il contratto con Vodafone per il cellulare, con Fastweb per la rete di casa a fibra ottica e pago il biglietto quando vado al cinema. E allora mi chiedo, vabbè posso capire le reti commerciali che ti riempiono di pubblicità, dove per minuti e spot pubblicitari brilla La7 che è un vero disastro(e infatti io la salto regolarmente), ma perchè io devo sorbirmi pubblicità anche da Sky e dalla Rai e da Vodafone e Fastweb, visto che pago loro un sontuoso abbonamento mensile? E perchè quando vado al cinema mi devo sfrucugliare le palle con dieci minuti di spot pubblicitari prima che inizi il film e anche nell'intervallo?

Io mi segno attentamente le aziende che mi scassano con i loro spot, che poi fanno pagare a noi consumatori, me li segno per ricordarmi di non comperare MAI quei prodotti, però non ho altri modi per vendicarmi: che faccio, mi chiudo in una scatola?

PS Sapete cosa vende LIDL? vende quei prodotti che non danno soldi a Cairo o a berlusconi o a Sky e quindi vendono le stesse cose al 30/40% meno....

meditate gente, meditate

Io la tv la guardo solo per vedere le notizie e le varie trasmissioni politiche che spesse volte sono meglio dei varietà comici, per il resto guardo Netflix, Amzon Prime, Now tv, mi piacciono i film, i documentari di storia, su Netflix ho visto il film sull'Impero Ottomano sulla caduto di Costantinopoli, davvero bene fatto..

[scomunista]

Bentornato mio @Capitano

[anton]

Per fortuna che il buon dio della pubblicità ci ha lasciato ancora in uso il telecomando.
Ci sono 2 tatsi "magici"...
Il primo è il cambio canale (ma qui si rischia di perdere il senso di ciò che si stava guardando), il secondo è il "silenziatore", a nostro avviso più efficace del primo in quanto consente di riprendere il contatto appena finiscono gli spot(s).

Nel frattempo uno ha il tempo di andare in bagno per le sue cose, aprire la scatoletta per il cane, mettere l'auto in garage... Qualcuno, considerati i tempi degli spot (3-5 minuti a seconda dei momenti), potrebbe trovare piacevole dedicarsi a qualche attività "ludico-erotica", magari anche più volte nel corso della serata considerati anche i ragionevoli tempi di "ricarica" fra uno spot e l'altro.

Che, poi, questo modo di far pubblicità porti a concreti risultati in termini di vendite e non, invece, ad un rifiuto aprioristico di quei prodotti, è tutto da dimostrare.

Kobra (Democritico)

la pubblicità serve solo a garantire a chi la paga l'assoluta servile riconoscenza di chi la trasmette. perciò tutti i giornali e le tv osannano il liberaliberismo e lo slogan "privato è meglio, il pubblico fa schifo".

[ras74]

Ho smesso di guardare la TV da anni. Il problema non è solo la pubblicità. Il pericolo maggiore è l'informazione di regime.

Per lo svago vedo serie TV su DailyMotion e ok.ru (grazie Putin, ci si puliscono il culo col copyright americano) Questi siti ospitano serie TV e film piratati. Raramente anche namasha.com che credo sia iraniano.

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Sono immune dalla disinformazione di regime, non vedo una pubblicità da anni e non pago un centesimo.
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Come te li vedi i film? Non segui i dibattiti, non guardi il tiggì?

@salve
Film, serie TV sui siti web che ho menzionato.

Su Internet notizie, analisi, video e opinione da testate anglosassoni, e italiane, generaliste o specialistiche in campo relazioni internazionali, tecnologia e roba militare (da conflitti a sistemi d'arma). Ogni tanto mi viene qualche interesse più specifico e mi documento.

Libri su argomenti di interesse, ma molto di meno negli ultimi dieci anni.

Niente TV da oltre quindici anni. Molti anni fa giunsi alla conclusione che la televisione con tutte le smorfie e il ritmo serrato non permette di riflettere, di assimilare. All'inizio seguendo un tiggi o un dibattito (italiano, dove parlano tutti insieme), usavo il tasto "mute" per riflettere su quanto detto, mi rendevo conto che era una cazzata, ma quando rimettevo l'audio il tipo era già avanti di due o tre cazzate, così ho rinunciato del tutto.

Non leggo giornali italiani. Faziosi, prolissi, imprecisi. Mi danno fastidio le metafore e le espressioni roboanti dove un nubifragio diventa una "bomba d'acqua" e le navi si "inabissano" anche se l'acqua è profonda cento metri, che non è un abisso. Quando io voglio informarmi mi aspetto di leggere nella maniera più sintetica possibile: cosa, quando, dove, perché, i retroscena, come ci si è arrivati, elementi di contesto concreti. Estrarre queste informazioni da articoli italiani è oltremodo tedioso, spesso impossibile.