Il Papa conquista Londra

[ulell]

Comunque c'è da dire che la storia si ripete: i soloni dell'anticlericalismo predicevano disastri anche per i viaggi apostolici negli USA e per la GMG di Sydney... invece...

E tu che giudizio dai?

IL PAPA A LONDRA Il successo di una Presenza

20/09/2010 - È stato accolto da migliaia di persone. Ha incontrato il mondo politico e culturale. Ha parlato agli anglicani... A ridosso del viaggio di Benedetto XVI in Gran Bretagna, ecco alcuni articoli per capire cosa ha significato

L'arrivo del Papa per la beatificazione di Newman.Si è conclusa ieri la visita di Benedetto XVI in Gran Bretagna. Secondo le previsioni, il Papa sarebbe andato incontro «all’accoglienza più fredda tra i suoi 17 viaggi all’estero» (Time). Invece, oltre 70mila persone hanno partecipato alla messa a Glasgow, 100mila alla veglia in Hyde Park e 80mila alla messa di beatificazione del cardinale Newman. Per la prima volta nella storia, un Papa ha potuto rivolgersi alla società civile dalla Westminster Hall, il sancta sanctorum delle istituzioni inglesi, e parlare alla Lambeth Conference dei vescovi anglicani. E in migliaia hanno affollato le strade dove è passata la Papa-mobile.
Per questo, oggi, in un editoriale il Telegraph scrive: «Questo viaggio è riuscito a mostrare che la Chiesa è una presenza di valore, al cuore stesso della nostra nazione». Perché Benedetto XVI «ha davvero sfidato il Paese intero a pensare», come ha detto il premier David Cameron qualche minuto prima che il Papa ripartisse: «E questa non può che essere una buona cosa».

Tracce - I FATTI - IL PAPA A LONDRA Il successo di una Presenza

[UgoDePayens]

E tu che giudizio dai?

Il mio giudizio? Non conta nulla! Quel che conta è che il Santo Padre ancora una volta ne esca rafforzato nella sua autorevolezza, e che i fedeli britannici e scozzesi abbiano ricevuto delel Grazie da questo viaggio...

[ulell]

Il mio giudizio? Non conta nulla! Quel che conta è che il Santo Padre ancora una volta ne esca rafforzato nella sua autorevolezza, e che i fedeli britannici e scozzesi abbiano ricevuto delel Grazie da questo viaggio...

Come non conta?
un giudizio cmq bisogna farselo sulle cose.
e dovresti saperlo meglio di me

[UgoDePayens]

Come non conta?
un giudizio cmq bisogna farselo sulle cose.
e dovresti saperlo meglio di me

Amico mio, a volte l'obbedienza è assai più importante del giudizio critico. PRIMA si obbedisce, poi ci si sforza di capire, e si giudica.

A me determinate cose nella visita del Santo Padre sono risultate un po' indigeste, ma che importa? Benedetto XVI è, come dicono vari Santi, il dolce Gesù Cristo in terra, e a lui io guardo come al pastore della mia anima, non come al politico che deve lucrare qualcosa per il suo popolo...

Quindi va benissimo così: ho pregato tanto perché questo viaggio adempisse al disegno di Dio, e perché il Beato Card. Newmann concedesse grazie a profusione sul popolo della regina. Così è stato, quindi ora è il tempo di gioire e ringraziare Dio. E pregare per una nuova evangelizzazione.

[Popolare]

La parola che non piace al Papa

C’è una parola che è stata lanciata verso Benedetto XVI durante tutto il suo viaggio inglese senza che il Papa l’abbia mai raccolta. L’hanno pronunciata la Regina, gli speaker dei due rami del Parlamento britannico, il primate anglicano e anche il presidente dei vescovi cattolici inglesi: cristianità. Oltre a non averla mai raccolta, il Papa l’ha anche contestata.
Nella veglia di preghiera di Hyde Park, parlando ai giovani, Benedetto XVI ha detto che la Chiesa deve abituarsi all’idea di essere minoranza, ad esprimere una nuova creatività evangelica senza rifugiarsi nella sicurezza delle proprie strutture e delle proprie tradizioni nazionali. A Birmingham, durante la cerimonia di beatificazione del cardinale Newman, ha dedicato l’intera omelia agli insegnamenti del nuovo beato sul primato della coscienza, “primo vicario di Cristo sulla Terra”, secondo un suo famoso detto. In realtà, Newman riassumeva i contenuti del dogma dell’infallibilità pontificia così come contenuta nei decreti del Concilio vaticano primo. E nei suoi scritti teologici, Papa Ratzinger ha ricordato la fatica fatta dalla teologia cattolica per comprendere quanto il primo anglicano cattolico che giunge sugli altari fosse in sintonia con quanto insegnato da quella ormai lontana assise ecumenica e come, così facendo, gli aggiungeva quel fermento vitale che ha portato la Chiesa a celebrare il Concilio vaticano secondo.
A bocce ferme, tra qualche settimana, chiunque tornerà a leggere i due discorsi che Ratzinger ha tenuto davanti alla Regina e alla società politica e civile rappresentano lo schema più alto (e comunque di gran lunga più fresche delle stantie parrucconate che, ciclicamente, ci vengono riciclate come “nuove”) per una “carta europea” della laicità. E chi ha seguito la letteratura universitaria del Papa, si rende conto che i suoi dialoghi accademici con il protestante Moltmann, il cattolico Metz, l’ebreo Gadamer, l’agnostico Habermas stanno immettendo nella riflessione comune i frutti di una meditazione “alta” sul futuro dell’Europa, realtà di cui il Papa non sembra avere alcuna paura.
Mentre a tanti sembra frullare per la testa il riutilizzo della parola “cristianità” in senso politico, Benedetto XVI, il Papa della Chiesa Cattolica, ne ha firmato l’atto di morte e ha riportato la palla del cristianesimo al centro. Ha detto ai tanti in vena di “denominazioni”, che la partita si giocherà solo su due tavoli: quello dell’onestà della vita personale e quello della testimonianza cristiana. Il resto, le tante denominazioni e divisioni che hanno agitato la vita della defunta cristianità, non è sembrato interessargli più di tanto. Anzi, al primate anglicano che, visto che tutti sanno quali siano le difficoltà tra le due Chiese, tanto valeva non parlarne. Anche per le Chiese, infatti, quando le cose vecchie non esistono più, meglio parlare del nuovo che avanza.
21 settembre 2010
di Don Filippo Di Giacomo, L'Unità

[UgoDePayens]

Il buon Don Filippo probabilmente si è perso però gli ultimi vent'anni di ininterrotta lotta pontificia (e non slo) per l'inserimento delle famose "radici cristiane" nella carta costituzionale europea.
E a me francamente è parso che anzi sua Santità Benedetto XVI sia stato decisamente compiaciuto dai riferimenti alla pregnanza della cultura e del modo di vedere cristiano che sia la Regina Elisabetta che il Premier Cameron hanno fatto presente...

[Popolare]

Penso volesse dire una cosa diversa, ovvero parlare della civiltà occidentale senza identificarla con quella "cristiana". Non penso dicesse che dobbiamo rinnegare le radici cristiane, anche questa cultura fa comunque parte della nostra storia.

[UgoDePayens]

Penso volesse dire una cosa diversa, ovvero parlare della civiltà occidentale senza identificarla con quella "cristiana". Non penso dicesse che dobbiamo rinnegare le radici cristiane, anche questa cultura fa comunque parte della nostra storia.

Ok, la cristianità è "cattolica" ed interessa l'ecumene intera.
Ma l'Europa, secondo te, deve o non deve essere cristiana?
Perché questo sacerdote che scrive per l'Unità non mi è parso molto chiaro su questo punto...

[Popolare]

Ok, la cristianità è "cattolica" ed interessa l'ecumene intera.
Ma l'Europa, secondo te, deve o non deve essere cristiana?
Perché questo sacerdote che scrive per l'Unità non mi è parso molto chiaro su questo punto...

L'Europa deve essere laica senza dimenticare la sua cultura di preminenza, cioè quella cristiana.

[UgoDePayens]

L'Europa deve essere laica senza dimenticare la sua cultura di preminenza, cioè quella cristiana.

Laica però può voler dire tutto o niente.
Sappiamo che esistono forme diversissime di Stati cosiddetti laici.

Se il motto non deve più essere quello di "instaurare omnia in Christo", quale deve essere? "Omnis libertas a Christo"? :gratgrat: