Originariamente Scritto da
emv
La Chiesa vede le cose nell'ottica della salvezza e della vita eterna. Quindi la domanda da farsi nel caso delle pene della giustizia umana, ma come in tutte le questioni, è: serve alla salvezza dell'anima del reo?
Nello stato laicista le pene sono sbagliate nella filosofia. Nel senso che mirano al recupero civico dell'individuo e non alla sua salvezza. E quindi portano potenzialmente ai disastri di persone che una volta uscite ricommettono altri crimini. Questo perchè lo stato non mira al pentimento reale del cuore ma al pentimento processuale e alla buona condotta.
La pena ideale dello stato cristiano dovrebbe portare alla piena contrizione al punto che l'individuo stabilirebbe lui da solo la pena giusta. Per certi delitti sarebbe lui stesso a desiderare di chiudersi in una cella ma di un monastero.
La pena dell'ergastolo è etremamente disumana se l'individuo non la vive da convertito. Paradossalmente, nell'ottica della salvezza dell'anima, la pena di morte ha almeno il pregio di accellarare i tempi della conversione! Questo è uno dei temi su cui non ho una idea definitiva.
La società una volta era violenta e la giustizia amministrata in proporzione, e la società è migliorata solo grazie alla Chiesa, non dobbiamo mai stancarci di ricordarlo.
Ma la giustizia nella società di oggi è completamente sballata.
Oggi una delle professioni più critiche è quella dei giudici, nel salmo l'autore ispirato paragona i giudici a degli "dei" per il potere che hanno tra gli uomini.
Salmo 81 (82)
Dio presiede l'assemblea divina,
giudica in mezzo agli dei:
“Fino a quando emetterete sentenze ingiuste
e sosterrete la parte dei malvagi?
Difendete il debole e l'orfano,
al povero e al misero fate giustizia!
Salvate il debole e l'indigente,
liberatelo dalla mano dei malvagi!”.
Non capiscono, non vogliono intendere,
camminano nelle tenebre;
vacillano tutte le fondamenta della terra.
Io ho detto: “Voi siete dei,
siete tutti figli dell'Altissimo,
ma certo morirete come ogni uomo,
cadrete come tutti i potenti”.
Alzati, o Dio, a giudicare la terra,
perché a te appartengono tutte le genti!