Non è neanche una coincidenza di fine aprile creata dal Clero, ma un rituale preistorico che con il tempo evolve e diverge in due diverse maniere e in due diversi hinterland, perchè esiste chiaramente una diversa forza etnica, una diversa memoria storica, una diversa mentalità o attività intellettuale collettiva: il nome, la Data e la cavalcata, oltre ai falò, sono il denominatore comune, mentre il majordomo femmina e i covoni di segale, oltre alle nove notti, sono una bella differenza, per millenni e millenni fino all’arrivo della cristianizzazione.
Dice qualcuno politicamente corretto “fino all’arrivo dei Romani” ma non è vero, chè sappiamo da Macrobio circa 1600 anni orsono come ricorrenze e festività “romane” non siano confondibili con quelle campestri, cioè dei “pagani” nel pagus ovvero nel contado dei contadini, quasi del tutto ignote a chi non vive nei pagi dell’impero d’occidente: rimangono le stesse che i Romani han trovato sul posto al momento dell’invasione.
Ma per i nuovi Dei sulla Terra è un problema vero: le festività Romane vanno in disuso perchè gli stessi Romani hanno adottato la nuova religione, che rimane però ignota nei pagi, abituati ad altri riti & miti, eterni e impermeabili, per tradizione.
Proprio all’epoca di Macrobio (anno 399-430) sant Agostino scrive un “catechizandis rudibus” ma vengono anche giustiziati i vescovi che tolleravano i rituali del pagus (come Priscilliano) linciati sacerdoti e sacerdotesse con bibliotecari e bibliotecarie (come Hypazia) ma... duecento anni più tardi l’inerzia contadina rimane sempre un grosso problema,
lo urla con il “correctione/castigatione rusticorum” il vescovo del concilio di Braga (l’anno 572) diverso tempo dopo l’editto di Teodosio (anno 438) e pure di Giustiniano (anno 535) che han fatto piazza pulita delle tradizioni Romane, abbattendo templi e statue col sangue e la forza delle armi, ma le tradizioni delle Genti ovvero “gentili” e cosidette “pagane” resistono senza alcuno sforzo, ignorando come sempre le religioni altrui.
Li chiamano “idolatri” come se il festeggiare “al barbeque” gli antichi Totem fosse così diverso dall’addobbare la statua di san Gennaro con gioielli e amuleti. La cristianizzazione era il semplice marketing parallelo al trapasso dei poteri Romani verso i Cristiani (prima) e alla barbarie cristianizzata (poi) ma sortirà l’effetto di “congelare” i rituali pagani così come sono, appiccicando altro nome a Totem & Tabù allo scopo di portare i Cristiani ad appropriarsi delle ricorrenze campestri, occupandole con un vescovo, un chierico o un diacono ...che distribuisca santini e benedica il festoso picnic.
Non avviene per caso, ma per progetto: o altrimenti, come han fatto a collocare “casualmente” le loro donne sulla Data delle nostre majordomo femmina?