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  1. #1
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    Predefinito Quel silenzio sulla Lega

    Le volgarità di Bossi, il crack Credinord, il flop delle ronde, gli amministratori inquisiti. Ma nessuno ne parla più(17 settembre 2010)Bossi e CalderoliC'è una sorta di "spirale del silenzio" nei confronti della Lega Nord. Non che della Lega non si parli, tutt'altro. Ma se ne parla solo bene. Nessuno si azzarda a criticarla a muso duro. La "spirale del silenzio", espressione coniata negli anni Sessanta dalla politologa tedesca Elisabeth Noelle-Neumann, indica quel timore reverenziale a esprimere critiche nei confronti di qualcuno o qualcosa che "va per la maggiore". È la paura di apparire minoritari e fuori gioco a far scattare un atteggiamento di compiacenza-adeguamento nei confronti di ciò che si ritiene il parere dei più. In questo modo le opinioni dissenzienti ammutoliscono per non essere ostracizzate dal benpensare della maggioranza.

    Oggi la Lega gode di una situazione di questo tipo. Dopo i suoi ultimi successi elettorali si è scatenata una corsa ad esaltarne le doti, anche a sinistra: dal modello di partito forte e radicato alla nuova e capace classe dirigente, dalle grandi intuizioni politiche al legame con il territorio, e via di questo passo. Alla Lega si consente tutto perché a criticarla non solo si viene coperti di insulti (e di minacce) ma si viene anche irrisi come quelli che "non hanno capito come va il mondo". Più o meno è lo stesso atteggiamento di sufficienza e di scherno che i post-sessantottini riservavano a chi non credeva nella rivoluzione imminente e nel salvifico libretto rosso di Mao.

    Di conseguenza ora un ministro della Repubblica come Umberto Bossi può impunemente esibirsi in gesti volgari senza che venga chiamato dall'opinione pubblica informata o dalla classe dirigente di questo paese a renderne conto e, come minimo, ad esprimere pubbliche scuse. Ve lo immaginate il ministro di un altro paese europeo immortalato in quel gesto? E se anche accadesse, per quanti nanosecondi potrebbe rimanere in carica? Anche questo, oltre alle ormai consuete buffonate internazionali del nostro premier, ci separa e allontana dall'Occidente (in fondo i nostri migliori amici non sono Putin e Gheddafi?...).

    L'assordante fanfara sulle magnifiche sorti e progressive della Lega nasconde però un crescendo di stonature. Già è stato steso un velo misericordioso sui lutti finanziari prodotti dalla Credinord, la banca della Lega fallita miseramente e rilevata da quell'ineffabile personaggio dei "furbetti del quartierino" che risponde al nome di Gianpiero Fiorani (Popolare di Lodi e AntonVeneta). Eppure Bossi adesso vuole "entrare nelle banche", cioè tornare alla vecchia lottizzazione. E nessuno fiata.

    Persino la sicurezza, tema centrale dell'appeal leghista, mostra qualche crepa. La soluzione miracolista sostenuta a gran voce dal Carroccio era rappresentata dalle ronde. Dopo più di un anno sembra ne abbiano avvistata una a Varazze. Del resto, come era prevedibile, questo tema è scomparso dai telegiornali e dai quotidiani. Ovviamente non perché i reati siano crollati ma semplicemente perché sono occultati. Ilvo Diamanti ha più volte dimostrato il nesso strettissimo tra lo spazio dedicato dai mass media ai crimini e la percezione di insicurezza. Dopo essere stata al centro delle cronache per tutto il periodo del governo Prodi, ora di sicurezza non se ne parla più: Tg1 e Tg5 hanno più che dimezzato lo spazio a queste notizie. E l'opinione pubblica si mostra più tranquilla. Indipendentemente dal numero dei reati.

    Altro mito leghista, è la qualità della sua classe dirigente: giovane, onesta, capace, motivata. Sono passati pochi mesi dall'ingresso trionfale in tante amministrazioni locali che già affiorano scandali, malversazioni e corruzione, oltre a pericolosi inquinamenti della malavita organizzata, come svelato dal blitz contro la 'ndrangheta nel luglio scorso. Quisquilie per i dirigenti leghisti, che badano al sodo e, soprattutto, si curano dei padani in erba. Non solo la scuola leghista di Bosina fondata dalla moglie di Bossi e presieduta dall'ex senatore leghista Dario Galli ha ricevuto quest'anno 800 mila euro di finanziamenti (mentre si tagliano fondi a quelle statali). Ma addirittura le scuole comunali diventano luoghi di indottrinamento politico: ad Adrio è stata inaugurata una scuola pubblica - di tutti - che sembra un campo di rieducazione politica, con simboli del partito impressi ovunque.
    Orbene, di fronte alle volgarità, ai fallimenti e all'aggressività illiberale leghista sarebbe tempo di rompere la spirale del silenzio.

    Quel silenzio sulla Lega - L'espresso
    E' ora di dirlo: Cosa nostra e Lega Nord non hanno nulla di diverso. Soldi, potere, familismo, demagogia. E morti sulla coscienza. La mentalità leghista è ormai identica a quella mafiosa.

  2. #2
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    Predefinito Rif: Quel silenzio sulla Lega

    Citazione Originariamente Scritto da petras Visualizza Messaggio
    altra testata carta da cesso di Ladro De benedetti
    A cui Berlusconi deve scucire 750 milioni.
    Le fidejussioni sono già depositate in banca per ordine del tibunale.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Quel silenzio sulla Lega

    Citazione Originariamente Scritto da petras Visualizza Messaggio
    altra testata carta da cesso di Ladro De benedetti
    Hai anche qualche commento su quello che c'è scritto, oltre a DOVE è scritto?
    E' ora di dirlo: Cosa nostra e Lega Nord non hanno nulla di diverso. Soldi, potere, familismo, demagogia. E morti sulla coscienza. La mentalità leghista è ormai identica a quella mafiosa.

  4. #4
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Rif: Quel silenzio sulla Lega

    Silenzio sulla lega CHI!? Non certo qui sul forum... si sa bene cosa è la Lega: un partito terra terra.

  5. #5
    repubblicano perciò di Sx
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    Predefinito Rif: Quel silenzio sulla Lega

    Citazione Originariamente Scritto da petras Visualizza Messaggio
    altra testata carta da cesso di Ladro De benedetti
    ecco un contributo che aiuta ad elevare la qualità di Pir.



    .
    "E' decretato che ogni uomo il quale s'accosta alla setta dei moderati debba smarrire a un tratto senso morale e dignità di coscienza?" G. Mazzini

    http://www.novefebbraio.it/

  6. #6
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    Predefinito Rif: Quel silenzio sulla Lega

    La lega non è nient'altro che la vecchia dc. Di fatti prende un sacco di voti laddove era forte la dc. Niente di più niente di meno. Ma tanto di casi Concia oramai non se ne contano più e tra qualche tempo l'escremento verrà tutto a galla.
    "Il PDL prenderà il 45%"

  7. #7
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    Predefinito Rif: Quel silenzio sulla Lega

    Citazione Originariamente Scritto da Ricky86 Visualizza Messaggio
    Le volgarità di Bossi, il crack Credinord, il flop delle ronde, gli amministratori inquisiti. Ma nessuno ne parla più(17 settembre 2010)Bossi e CalderoliC'è una sorta di "spirale del silenzio" nei confronti della Lega Nord. Non che della Lega non si parli, tutt'altro. Ma se ne parla solo bene. Nessuno si azzarda a criticarla a muso duro. La "spirale del silenzio", espressione coniata negli anni Sessanta dalla politologa tedesca Elisabeth Noelle-Neumann, indica quel timore reverenziale a esprimere critiche nei confronti di qualcuno o qualcosa che "va per la maggiore". È la paura di apparire minoritari e fuori gioco a far scattare un atteggiamento di compiacenza-adeguamento nei confronti di ciò che si ritiene il parere dei più. In questo modo le opinioni dissenzienti ammutoliscono per non essere ostracizzate dal benpensare della maggioranza.

    Oggi la Lega gode di una situazione di questo tipo. Dopo i suoi ultimi successi elettorali si è scatenata una corsa ad esaltarne le doti, anche a sinistra: dal modello di partito forte e radicato alla nuova e capace classe dirigente, dalle grandi intuizioni politiche al legame con il territorio, e via di questo passo. Alla Lega si consente tutto perché a criticarla non solo si viene coperti di insulti (e di minacce) ma si viene anche irrisi come quelli che "non hanno capito come va il mondo". Più o meno è lo stesso atteggiamento di sufficienza e di scherno che i post-sessantottini riservavano a chi non credeva nella rivoluzione imminente e nel salvifico libretto rosso di Mao.

    Di conseguenza ora un ministro della Repubblica come Umberto Bossi può impunemente esibirsi in gesti volgari senza che venga chiamato dall'opinione pubblica informata o dalla classe dirigente di questo paese a renderne conto e, come minimo, ad esprimere pubbliche scuse. Ve lo immaginate il ministro di un altro paese europeo immortalato in quel gesto? E se anche accadesse, per quanti nanosecondi potrebbe rimanere in carica? Anche questo, oltre alle ormai consuete buffonate internazionali del nostro premier, ci separa e allontana dall'Occidente (in fondo i nostri migliori amici non sono Putin e Gheddafi?...).

    L'assordante fanfara sulle magnifiche sorti e progressive della Lega nasconde però un crescendo di stonature. Già è stato steso un velo misericordioso sui lutti finanziari prodotti dalla Credinord, la banca della Lega fallita miseramente e rilevata da quell'ineffabile personaggio dei "furbetti del quartierino" che risponde al nome di Gianpiero Fiorani (Popolare di Lodi e AntonVeneta). Eppure Bossi adesso vuole "entrare nelle banche", cioè tornare alla vecchia lottizzazione. E nessuno fiata.

    Persino la sicurezza, tema centrale dell'appeal leghista, mostra qualche crepa. La soluzione miracolista sostenuta a gran voce dal Carroccio era rappresentata dalle ronde. Dopo più di un anno sembra ne abbiano avvistata una a Varazze. Del resto, come era prevedibile, questo tema è scomparso dai telegiornali e dai quotidiani. Ovviamente non perché i reati siano crollati ma semplicemente perché sono occultati. Ilvo Diamanti ha più volte dimostrato il nesso strettissimo tra lo spazio dedicato dai mass media ai crimini e la percezione di insicurezza. Dopo essere stata al centro delle cronache per tutto il periodo del governo Prodi, ora di sicurezza non se ne parla più: Tg1 e Tg5 hanno più che dimezzato lo spazio a queste notizie. E l'opinione pubblica si mostra più tranquilla. Indipendentemente dal numero dei reati.

    Altro mito leghista, è la qualità della sua classe dirigente: giovane, onesta, capace, motivata. Sono passati pochi mesi dall'ingresso trionfale in tante amministrazioni locali che già affiorano scandali, malversazioni e corruzione, oltre a pericolosi inquinamenti della malavita organizzata, come svelato dal blitz contro la 'ndrangheta nel luglio scorso. Quisquilie per i dirigenti leghisti, che badano al sodo e, soprattutto, si curano dei padani in erba. Non solo la scuola leghista di Bosina fondata dalla moglie di Bossi e presieduta dall'ex senatore leghista Dario Galli ha ricevuto quest'anno 800 mila euro di finanziamenti (mentre si tagliano fondi a quelle statali). Ma addirittura le scuole comunali diventano luoghi di indottrinamento politico: ad Adrio è stata inaugurata una scuola pubblica - di tutti - che sembra un campo di rieducazione politica, con simboli del partito impressi ovunque.
    Orbene, di fronte alle volgarità, ai fallimenti e all'aggressività illiberale leghista sarebbe tempo di rompere la spirale del silenzio.

    Quel silenzio sulla Lega - L'espresso
    Ricky , nei giorni scorsi , sul thread del delitto di Conegliano , hai detto che abiti vicino , quindi suppongo che abiti appunto a Conegliano.
    Ti dico qualche cosa....
    La città versa allo stato circa 600 - 700 milioni di euro di tributi ogni anno , e ne riceve indietro , come comune 30 , circa il 5% , che è comunque una media che rispecchia tutti i comuni del Veneto.
    Allora.
    Non avere risorse , significa tante cose , significa non fare opere pubbliche , significa non fare interventi nel sociale ecc. ecc.
    Significa , in senso lato , non fare prevenzione da parte delle ULS , non avviare iniziative di carattere sociale nel campo dell'istruzione e via parlando.
    Vedi , l'unico partito - movimento che si sia attivato e cerchi di rimediare a questo colonialismo di fatto , , piaccia o no ,è la Lega.
    E' chiaro che lede interessi enormi di chi di questo modo di gestire le risorse trae vantaggio , specie se quel "chi"ha in mano la RAI , e in senso lato i media , anche locali (Il Gazzettino ha ora la sede a Roma , La Tribuna è del gruppo Espresso Repubblica ecc. ecc.).
    Per cui ,scusa , è molto penoso vedere una persona di Conegliano che ripete slogan e luoghi comuni fatti a uso e consumo del centralismo...
    Tutt'alpiù...
    Tutt'alpiù che tu non appartenga a un certo target , cioè quello dei colonialisti locali , vedi per capirci il senatore Castro...
    Ma quanti siete ?
    E chi rappresentate ?

  8. #8
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    Predefinito Rif: Quel silenzio sulla Lega

    Citazione Originariamente Scritto da Donald Visualizza Messaggio
    Ricky , nei giorni scorsi , sul thread del delitto di Conegliano , hai detto che abiti vicino , quindi suppongo che abiti appunto a Conegliano.
    Ti dico qualche cosa....
    La città versa allo stato circa 600 - 700 milioni di euro di tributi ogni anno , e ne riceve indietro , come comune 30 , circa il 5% , che è comunque una media che rispecchia tutti i comuni del Veneto.
    Allora.
    Non avere risorse , significa tante cose , significa non fare opere pubbliche , significa non fare interventi nel sociale ecc. ecc.
    Significa , in senso lato , non fare prevenzione da parte delle ULS , non avviare iniziative di carattere sociale nel campo dell'istruzione e via parlando.
    Vedi , l'unico partito - movimento che si sia attivato e cerchi di rimediare a questo colonialismo di fatto , , piaccia o no ,è la Lega.
    E' chiaro che lede interessi enormi di chi di questo modo di gestire le risorse trae vantaggio , specie se quel "chi"ha in mano la RAI , e in senso lato i media , anche locali (Il Gazzettino ha ora la sede a Roma , La Tribuna è del gruppo Espresso Repubblica ecc. ecc.).
    Per cui ,scusa , è molto penoso vedere una persona di Conegliano che ripete slogan e luoghi comuni fatti a uso e consumo del centralismo...
    Tutt'alpiù...
    Tutt'alpiù che tu non appartenga a un certo target , cioè quello dei colonialisti locali , vedi per capirci il senatore Castro...
    Ma quanti siete ?
    E chi rappresentate ?
    il centralismo è quello che ti permette di avere porti a gioia tauro e taranto affinchè le aziendine venete possano esportare (se ci riescono) o affinchè le casalinghe possano acquistare le nuove tv.
    Senza parlare che per colpa del centralismo avete la bella energia elettrica della mia regione che fanno funzionare sempre, le vostre aziendine.
    Potrei continuare all'infinito ma mi fermo perchè sicuramente mi son spiegato.

    Facile parlare di soldi, difficile ragionare per sistema. Gli slogan son sempre quelli leghisti, e basta.
    Ultima modifica di cyber81; 21-09-10 alle 01:23
    "Il PDL prenderà il 45%"

  9. #9
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    Predefinito Rif: Quel silenzio sulla Lega

    Citazione Originariamente Scritto da Donald Visualizza Messaggio
    Ricky , nei giorni scorsi , sul thread del delitto di Conegliano , hai detto che abiti vicino , quindi suppongo che abiti appunto a Conegliano.
    Ti dico qualche cosa....
    La città versa allo stato circa 600 - 700 milioni di euro di tributi ogni anno , e ne riceve indietro , come comune 30 , circa il 5% , che è comunque una media che rispecchia tutti i comuni del Veneto.
    Allora.
    Non avere risorse , significa tante cose , significa non fare opere pubbliche , significa non fare interventi nel sociale ecc. ecc.
    Significa , in senso lato , non fare prevenzione da parte delle ULS , non avviare iniziative di carattere sociale nel campo dell'istruzione e via parlando.
    Vedi , l'unico partito - movimento che si sia attivato e cerchi di rimediare a questo colonialismo di fatto , , piaccia o no ,è la Lega.
    E' chiaro che lede interessi enormi di chi di questo modo di gestire le risorse trae vantaggio , specie se quel "chi"ha in mano la RAI , e in senso lato i media , anche locali (Il Gazzettino ha ora la sede a Roma , La Tribuna è del gruppo Espresso Repubblica ecc. ecc.).
    Per cui ,scusa , è molto penoso vedere una persona di Conegliano che ripete slogan e luoghi comuni fatti a uso e consumo del centralismo...
    Tutt'alpiù...
    Tutt'alpiù che tu non appartenga a un certo target , cioè quello dei colonialisti locali , vedi per capirci il senatore Castro...
    Ma quanti siete ?
    E chi rappresentate ?
    scusa ma quello che rientra non sono solo i soldi per le amministrzioni locali , ma anch q uello che ritorna tramite spese dei vari ministeri a favore di attività svolte nel territorio (ad esempio, gli stipendi agl iinsegnanti che lavorano Conegliano come li consideri , forse soldi destinati al sud? Suvvia quel 5 per cento non significa granchè
    "E' decretato che ogni uomo il quale s'accosta alla setta dei moderati debba smarrire a un tratto senso morale e dignità di coscienza?" G. Mazzini

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  10. #10
    aplatanado
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    Predefinito Rif: Quel silenzio sulla Lega

    Non cito il post...Pero' mi domando...Chi non la pensa come voi , specialmente
    nelle vostre roccaforti , deve per forza appartenere a una setta o a un pool
    di colonialisti e inciuciatori ??
    Non voglio risposte scontate del tipo " tra un po' anche voi e l'Emilia-Romagna sarete nostre roccaforti" , perche ' vi anticipo subito avvertendovi che qui ,
    come dicono a Roma ," NUN C'E' TRIPPA PE' I GATTI....."
    Del resto , i vostri referenti che ormai da anni vivono li' , vi dovrebbero aver insegnato qualche detto popolare.....

 

 
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