Gli assurdi stipendi dei calciatori

[Strapaesano]

Premetto di essere un ex tifoso di calcio, ricredutosi dopo i vari scandali successi negli ultimi anni nel mondo del pallone ed aver fatto qualche conto in tasca ai miei ex beniamini, che senza saper né leggere né scrivere, solo per dare due calci ad un pallone guadagnano più di un operaio che lavora da mattina a sera o di un professionista laureato. :giagia:

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Stipendi calciatori, la top 10 della serie A

Crisi economica, questa sconosciuta. Nell’Italia che tira la cinghia per arrivare a fine mese, c’è un mondo che continua a spendere e spandere denaro: quella del calcio. Altro che vacche magre, sui nostri verdi campi di gioco (ma anche sulle panchine e sulle tribune, per non parlare delle infermerie) pascolano milioni e milioni di euro.

Quanti? Il monte stipendi delle venti formazioni della nostra serie A, secondo un’inchiesta della Gazzetta dello Sport, ha toccato quota 768,4 milioni di euro, ben cento in più rispetto allo scorso anno. I giocatori più pagati del nostro campionato, stando all’ultima dichiarazione dei redditi, sono lo svedese Zlatan Ibrahimovic ed il brasiliano Kakà, che con i loro nove milioni di euro l’anno (ma almeno per il nerazzurro quest’anno sarà già più ricca) prendono, da soli, poco meno dell’intera rosa della Reggina. L’attaccante dell’Inter è appassionato di auto e possiede già una Porsche Cayenne Turbo, una Ferrari 360 e una BMW X5, ma non ha intenzione di mettere su un autosalone: «Ho ordinato un aereo, è più veloce», ha risposto infatti con un sorriso ad un giornalista che gli chiedeva quale sarebbe stato il suo prossimo ‘macchinonè. Il fantasista rossonero, tuttavia, poteva assicurarsi il trono di calciatore con l’ingaggio più alto se non avesse rifiutato il trasferimento al Manchester City nel mercato di riparazione: «Ho scelto con il cuore», commentò allora Kakà, dimostrando che il denaro (a certe condizioni) non è tutto nella vita. Seguono i compagni di squadra Ronaldinho e Shevchenko, che guadagnano sei milioni e mezzo di euro ciascuno per scaldare le panchine di San Siro e degli altri stadi italiani. Al primo piace la musica, tanto che ha un impianto karaoke nella sua villa, mentre l’ucraino è un appassionato di golf, ma è anche amico di Giorgio Armani, per il quale ha sfilato in un paio di occasioni. Il calciatore italiano più pagato della serie A, invece, è Francesco Totti, quinto con cinque milioni e mezzo di euro a stagione. Il capitano giallorosso, ambasciatore Unicef nel mondo, è uno dei più attivi nell’ambito della beneficenza: ha permesso la pubblicazione di quattro libri che lo riguardano (due di barzellette sul suo conto) e ha venduto i diritti televisivi del suo matrimonio, devolvendo sempre i proventi in beneficenza. Se si tiene conto, invece, degli introiti totali, si scopre che il giocatore più ricco al mondo è David Beckham: l’inglese guadagna più di trentadue milioni di euro l’anno, di cui ’solò quattro e mezzo gli derivano dall’ingaggio che percepisce. Questa la top ten dei calciatori che militano in Italia: 1) Ibrahimovic (Inter) e Kakà (Milan) 9.000.000 euro l’anno; 3) Ronaldinho e Shevchenko (Milan) 6.500.000; 5) Totti (Roma) 5.500.000; 6) Vieira (Inter) e Buffon (Juventus) 5.000.000; 8) Del Piero (Juventus) 4.800.000; 9) Beckham (Milan) e Trezeguet (Juventus) 4.500.000.

[Prinz Eugen]

Prendono soldi perché muovono soldi attirando l'attenzione di gente disposta a pagare per vederli fare quelle cose che fanno.

[Strapaesano]

Si, ma secondo me non è giusto, questa è una delle cose per cui odio questa finta democrazia del cavolo. E' impossibile che un decerebrato come Totti guadagni fior fior di miliardi, questo in una società sana non sarebbe mai accaduto. Sotto il Fascismo chi aveva i soldi, se li meritava, come i grandi letterati, ecc., e non delle fighette analfabete. E poi li chiamano gladiatori...ma de che...

[Lucio Vero]

Prendono soldi perché muovono soldi attirando l'attenzione di gente disposta a pagare per vederli fare quelle cose che fanno.

Giusto. Perfetto. Concordo.

[Prinz Eugen]

Si, ma secondo me non è giusto, questa è una delle cose per cui odio questa finta democrazia del cavolo. E' impossibile che un decerebrato come Totti guadagni fior fior di miliardi, questo in una società sana non sarebbe mai accaduto. Sotto il Fascismo chi aveva i soldi, se li meritava, come i grandi letterati, ecc., e non delle fighette analfabete. E poi li chiamano gladiatori...ma de che...

E' decerebrato Totti o chi fornisce il suo denaro a chi ha tutto l'interesse a mantenere in piedi il circo stipendiando i circensi una minima parte di quello che rendono?

Ha senso accrescere la disponibilità di ricchezza a chi oggi fa uso di quel poco di cui dispone nel modo di cui sappiamo, alla base dello stipendio di Totti?

[Strapaesano]

Non è giusto punto e basta, perchè invece di pagare con cifre astronomiche i calciatori non devolvono quei soldi in beneficenza( mi riferisco a presidenti, amministratori e a chi per loro). Cmq hai ragione quando dici che è colpa anche del pubblico, ma non scordarti che il pubblico è facile da plagiare, con pubblicità e quant'altro.

[NicolòBobadilla]

I calciatori hanno guadagnato sempre molto più degli altri, anche quando il calcio era più "umano" di oggi. Però, forse, in proporzione quei guadagni erano meno stratosferici di quelli odierni. I giocatori del Grande Torino, infatti, guadagnavano se non sbaglio 2.500 lire al mese (in quegli anni andava di moda la canzone "Se potessi avere mille lire al mese", che era più o meno lo stipendio di un dirigente di banca!). Mutatis mutandis non è che sia proprio la stessa cosa... non credo che oggi un dirigente di banca, benché prenda magari un signor stipendio, guadagni la metà di un qualsiasi calciatore di serie A. Purtroppo in tutto lo sport è entrata la televisione, i diritti, gli abbonamenti, la pubblicità, il merchandising in genere, il bel mondo dello spettacolo e dell'alta finanza, tutti fattori che hanno impennato verso l'alto il volume d'affari.

[Prinz Eugen]

Non è giusto punto e basta, perchè invece di pagare con cifre astronomiche i calciatori non devolvono quei soldi in beneficenza( mi riferisco a presidenti, amministratori e a chi per loro). Cmq hai ragione quando dici che è colpa anche del pubblico, ma non scordarti che il pubblico è facile da plagiare, con pubblicità e quant'altro.

Ecco bravo, allora il punto non è accrescere i salari alla plebe (che paga quegli stipendi coi soldi suoi) ma ricondizionarla mentalmente.

[Strapaesano]

Ecco bravo, allora il punto non è accrescere i salari alla plebe (che paga quegli stipendi coi soldi suoi) ma ricondizionarla mentalmente.

Infatti, io dico che servirebbe un'opera di moralizzazione delle masse, per ridimensionare un pochino le cose.

[Pieralvise]

Infatti, io dico che servirebbe un'opera di moralizzazione delle masse, per ridimensionare un pochino le cose.

Basta cambiare i palinsesti delle TV.
Tempo due o tre mesi, e nemmeno si ricorderanno com'erano prima.