Originariamente Scritto da
cireno
Il fascino discreto della Borghesia era un film di Buñuel, il geniale regista spagnolo.
E’ vero, ma questo era decenni fa.
Oggi la Borghesia Italiana è la Nuova Destra Italiana.
La Borghesia Italiana è intimamente un po' fascista perchè non ha fatto la Rivoluzione Liberale, come quella Francese, ma arriva direttamente dal Medioevo latifondista, dal Principe di Machiavelli.
Un ceto sociale d’arricchiti, nuovi o di seconda generazione.
Dal boom economico anni 60 ad oggi si è formato un ceto medio alto, bacino d’utenza della Destra conservatrice.
Arrogante, maleducata, egoista, vanitosa, spocchiosa, anarco-capitalista.
Sono i NeoCafoni.
Quelli che d’estate vanno a Porto Rotondo, o sognano di esserci.
Quelli che hanno la fabbrichetta in Brianza, la barca a Varazze, le ferie a Sharm el Sheik.
Quelli sempre abbronzati, che “ se fossi un operaio mi vergognerei d’avere bisogno del Sindacato”, salvo poi iscriversi a Confindustria. Non si sa mai.
Quelli che “ Non do soldi all’Unicef perché non so dove vanno a finire” e poi comprano i film porno su Internet a 100 euro a botta.
Il NeoCafone si basta.
I soldi gli danno un senso d’onnipotenza. Li ha fatti i soldi, quindi è migliore.
Un filosofo americano diceva:
“Nulla da più la sensazione d’essere intelligenti, che possedere grandi somme di denaro”.
Il rapporto denaro-intelligenza è il binomio sacro dei NeoCafoni di Destra.
Il NeoCafone di Destra è eccessivo: l’auto esagerata, la casa esagerata, la donna esagerata, la vita esagerata.
La coca per reggere ( tanto smetto quando voglio) il matrimonio per fare il figlio maschio.
Il NeoCafone ha una filosofia semplice: quello che non m’interessa non conta.
Fuori gli extracomunitari dalle nostre città, dopo aver lavorato di giorno, in nero, nell’azienda.
Perché la povertà è sinonimo d’incapacità, è malavita.
Il NeoCafone di Destra si sente di seria A.
Ama l’arroganza e la prepotenza.
La Furbizia è ammessa, consigliata perfino. Quando è al governo, è istituzionale: meglio furbi che colti.
Il NeoCafone ha il culto della personalità.
Si modella nelle palestre, liposuzioni, massaggi, saune, lampade, rughe, creme.
Perché, al contrario di ciò che predicava Platone, è importante “ apparire, non essere”
Qualcuno dice il contrario, ma scambia “Essere” con “Esserci”, sinonimo di apparire.
IL NeoCafone di Destra peggiore è l’arricchito. Peggio se figlio d’arricchiti.
Sono le piaghe sociali delle piccole aziende.
Fratelli, figli, in cerca di esserci e che emulano i padri senza averne le capacità.
Quelli che soffocano i bravi, che fanno danni, che chiudono le aziende.
I problemi sociali non li tangono.
Si domandano inorriditi come mai delle sardine e dei centri sociali.
Ciò che è sociale è orrido perché da condividere.
L’arretratezza degli Africani per loro è genetica, una volta uno mi disse:
“ Si vede che sono inferiori, non si levano nemmeno le mosche dagli occhi”.
La Borghesia Italiana è intimamente fascista. Lo è sempre stata, anche se spesso non capisce nemmeno di esserlo.
Ha sempre investito male in politica.
Non ha mai avuto né la capacità, né l’intelligenza di darsi una classe dirigente seria e onesta.
Dal Re a Mussolini, dalla Milano da Bere ai Piduisti.
La Borghesia Italiana ha sempre avuto bisogno di un Balcone, di un Omone, di un Coglione,
uno solo, ma grande, nel quale rispecchiarsi.
Pensa di credere in Dio e va a messa, non si sa mai, meglio tenerli buoni (i santi).
Difende i valori Cristiani, ma divorzia più degli atei comunisti.
Perché Dio è utile, ma non indispensabile. Come un kleenex.
Quando serve c’è ed è bello far vedere che ci si crede.
Va a messa in Armani.
Il NeoCafone è Fascista perché la maggior parte degli Italiani, in fondo, è intimamente fascista.
Al NeoCafone di Destra la legge va stretta.
Li chiama “lacci e lacciuoli” e vuole lo Stato più snello.
Cioè più anarchia per fare anche l’illegale. Però quelli che non pagano le tasse lui li vorrebbe in galera. Gli altri però, perché per lui non pagare è solo la difesa dallo Stato predone.
Il Fascismo è nella Borghesia Cafona di Destra perché la Borghesia Italiana è sciocca ed impreparata al futuro.
Da Giulio Cesare a Macchiavelli, da Mussolini a Craxi, da Berlusconi a Salvini c’è un comune denominatore.
L’idea di un solo uomo che semplifichi l’idea di Stato, che applichi la legge del Bar,
quella che tutti capiscono. Uno come Salvini, insomma, uno dei nostri.
Subito, magari con un po’ di prepotenza.
Decisionista, sbrigativista, svelto.
Perché la velocità è intelligenza e progresso. Come recitava il Futurismo. Il resto è letame.
IL NeoCafone di Destra non sopporta i diversi.
Gli extracomunitari, i gay, le razze strane, negri, asiatici.
Non sopporta le idee politiche diverse dalle sue.
Ciò che è diverso è sbagliato. Il metro l’ha lui.
Il NeoCafone stravede per la Santanchè, la Meloni, Sgarbi.
E per Salvini, l’uomo che non dice niente, ma lo dice bene.
Un uomo di buon senso. Parla sempre sotto i 20 decibel.
Icone di look, d’arroganza del potere, di kitch.
Il Neocafone svuota il portacenere al semaforo, suona alla vettura ferma davanti per far passare sulle strisce la vecchietta, ha lo stereo da burino, svuota gli scarichi dell’azienda di notte nel fosso vicino casa perché“ gliela do io ai Verdi!”.
Il 90% dei problemi in Italia “è colpa dei Sindacati”.
Il NeoCafone sorpassa in autostrada a Destra perché ha fretta.
Ma lo fa con il gusto di quello che pensa “ manica di imbranati!”.
Va a Cuba per scopare. Oppure in Thailandia, sempre per scopare ma così aiuto quel popolo infelice.
Castro era un torturatore.
A Guantanamo invece fanno le ferie. E poi gli sta bene, a quei terroristi di merda.
E aumentano. Sempre più.
Ogni anno sempre meno Partigiani e sempre più Calendari del Duce.
La Borghesia Neocafona Italiana è l’icona della Nuova Destra.
Una Destra che crede di essere Destra, ed invece è solo Cafona.
Toqueville o Kant sono per questa gente cantanti di hip-hop.
Il nuovo Destro-Cafone non sa niente di storia, non ne ha bisogno. Non ha ancora capito che ciclicamente, da Giulio Cesare a Mussolini, da Andreotti a Berlusconi e tra breve a Salvini,
cadrà rovinosamente trascinandosi dietro un vortice di detriti storici.
Un gorgo infinito entro il quale la Borghesia Italiana ciclicamente cade.
Un cesso storico nel quale qualcuno prontamente tirerà la cordicella.
Sciacquone prima di uscire, please….