Originariamente Scritto da
Karl Popper
In questi giorni ho letto più utenti che facevano apologia della pena di morte e quindi ho pensato di creare una discussione in cui spiego perché la pena di morte è sbagliata dal punto di vista
puramente logico: non ho intenzione di farvi una sviolinata quindi, anche perché io sono il primo a sostenere che l'omicidio non sia sempre sbagliato dal punto di vista etico.
Per spiegarvelo, utilizzerò un esempio storico.
Nel 1989 cinque ragazzi minorenni, facenti parte di un vasto gruppo di giovani, si aggirano per il Central Park di New York e alcuni di loro si mettono a fare baldoria, ragazzate.
Caso vuole che, quasi contemporaneamente, avviene un brutale stupro sempre nei dintorni del Central Park.
I ragazzi che erano lì a fare baldoria vengono arrestati dalla polizia, la quale si impunta sull'idea che lo stupro deve essere stato commesso da loro.
La polizia sottopone i ragazzi a un brutale interrogatorio, durante il quale vengono portati allo sfinimento tra botte, terrorismo psicologico e mancanza di cibo.
Poi entra in gioco il poliziotto buono che dice che tutto può finire se solo confessano quello che sanno.
Ormai sfiniti, ognuno di questi ragazzi si inventa una propria versione dei fatti, cercando di dare la colpa dello stupro a qualche altro membro del gruppo.
Le loro versioni sono tra loro incoerenti e non attinenti alla realtà dei fatti (luogo dello stupro e via dicendo).
La polizia e la pubblica accusa concludono che sono tutti responsabili dello stupro e perciò vengono mandati al processo.
Durante il processo, la loro colpevolezza non viene confermata da nessuna prova scientifica. Sul luogo dello stupro viene rinvenuto il DNA dell'aggressore e non coincide con nessuno di loro.
Ciononostante, vengono tutti quanti incriminati unicamente sulla base delle autoconfessioni, estorte attraverso i metodi brutali della polizia.
Quattro di loro finiscono in riformatorio e il quinto nel carcere per adulti, dal momento che ha già 16 anni. In carcere subisce maltrattamenti dalle guardie e dai detenuti.
Nel 2002 il vero colpevole dello stupro confessa il suo crimine. Il DNA rinvenuto sul luogo coincide con il suo e quindi il ragazzo nella prigione per adulti viene liberato (gli altri avevano già finito di scontare la pena).
Quest'ultimo ragazzo mentre era in carcere avrebbe potuto ottenere degli sconti di pena, ma per ottenere ciò doveva ammettere la sua colpevolezza, cosa che si è sempre rifiutato di fare per principio.
https://it.wikipedia.org/wiki/Caso_d...i_Central_Park
Ok, adesso arrivo al punto.
Donald Trump, che nel 1989 era solo un opinionista, acquistò la pagina di un giornale e scrisse che per quei cinque ragazzi (poi scoperti essere innocenti) ci sarebbe voluta la pena di morte, nonostante fossero minorenni.
Se le cose fossero andate come Trump suggeriva, lo stato avrebbe ucciso degli innocenti e una volta scoperta la loro innocenza non avrebbe potuto riportarli in vita e non avrebbe potuto fare niente per risarcire le loro famiglie: l'errore sarebbe stato irreversibile.
Da questa vicenda possiamo trarre diverse conclusioni:
- Qualsiasi pena irreversibile (pena di morte, amputazioni di parti del corpo, menomazione, castrazione,...) deve essere rigettata in quanto qualsiasi autorità è soggetta a errori
- La tortura e la brutalità della polizia, nonché l'arbitrarietà nell'operato della stessa, devono essere rigettate perché spingono le persone a confessare cose che non hanno fatto (e se sono innocenti subiscono delle violenze ingiuste)
- Trump non è un idiota perché lo dice la propaganda di sinistra. È un idiota perché lo è e basta, a prescindere da quanto bravo sia come imprenditore (deve essere tutta lì la sua intelligenza, del tutto verticale). Infatti Trump, nonostante la sua esperienza di vita (aver chiesto la pena di morte per degli innocenti) tutt'oggi è favorevole alla pena di morte e la sta ripristinando negli stati in cui è stata abolita. Se una persona non impara nemmeno dai propri errori, è stupida.
Per concludere, quindi, lo stato italiano ha pienamente ragione: la pena di morte deve essere proibita dalla costituzione!