Originariamente Scritto da
Giò
Le ultime vicende di politica estera mettono in evidenza due dati fondamentali: 1) l'ipocrisia del centrosinistra targato PD e attorniato da cespugli vari, che ieri era pronto a giustificare qualsiasi porcata atlantica, occidentale ed americana in nome della vicinanza ad Obama ed oggi frigna per l'azione sconsiderata di Trump (probabilmente una marchetta indegna rifilata al Deep State nell'ottica di alzare il tiro in vista di future trattative con l'Iran sul modello di quanto operato, in parte, con la Corea del Nord), mentre Lia Quartapelle per mesi e mesi ci ha ammorbato con scemenze sulla pericolosità di Assad, dell'Iran e della Russia di Putin in Medio e Vicino Oriente; 2) i grandi limiti del sovranismo di casa nostra, soprattutto di Salvini, che pur essendo sempre stato filo-israeliano e d'impostazione fallaciana, negli ultimi anni aveva espresso posizioni di buon senso in politica estera, persino criticando pubblicamente Trump quando attaccò la Siria. Un'involuzione da seguire con attenzione critica. A questo giro è andata un po' meglio la Meloni rispetto al suo alleato, ma prima o poi la destra italiana dovrà levarsi questo vizietto di leccare il deretano a Tel Aviv, che peraltro se ne frega ampiamente, se vorrà essere credibile nella sua battaglia per la difesa dell'indipendenza e della sovranità del nostro Stato e la libertà della nostra nazione.