Migranti all'imbarco di un traghetto per la Svezia al porto di Rostock
“Trasportavo migranti in Svezia per soldi”: arrestato politico beccato da una telecamera nascosta

Un politico svedese, originario della Siria, è stato arrestato con l'accusa di traffico di esseri umani dopo l'uscita nello scorso ottobre di un'intervista con una telecamera nascosta.

Il video, ripreso con l’ausilio della telecamera nascosta, dimostra come l’ex politico della città meridionale svedese di Ljungby, il ventisettenne Dashad Alasaad si vanta del fatto che ha avuto la possibilità di far entrare in Svezia delle persone ricevendo premi in denaro. L’uomo in questione è stato arrestato da dieci agenti di polizia sotto copertura in un'operazione effettuata mercoledì mattina.

“La persona è stata fermata per un interrogatorio ed in seguito arrestata. Ha diritto ad un difensore d'ufficio, attualmente la ricerca di esso è in corso”, ha dichiarato il portavoce della polizia Ewa-Gun Westford.

Il giornale svedese Expressen ha ripreso Alasaad con una telecamera nascosta durante una conversazione su come fosse riuscito a portare delle persone clandestinamente in Svezia per pagamento, dopo esser entrato nel Paese tramite una rotta di contrabbando dei clandestini ed aver offerto di aiutare di trasportare un bambino dalla Grecia nella Svezia.

“Ho fatto emigrare tutta la mia famiglia. Ho aiutato molte persone. Non è per niente difficile”, ha detto Alasaad davanti alla telecamera. L’ex politico ha anche dichiarato che il motivo per cui si occupa del traffico dei clandestini è il denaro. “Onestamente, il motivo principale sono i soldi. Io voglio soldi”, ha detto.
La polizia di frontiera svedese ha avviato un'inchiesta preliminare dopo che il video è stato pubblicato. Inizialmente Alasaad ha negato le accuse, ma confrontando la questione dei prezzi stabiliti per i suoi servizi (20.000 corone svedesi - circa 1.900 euro- per bambino e 30.000 corone - 2.860 euro per adulto), ha ammesso che il listino prezzi era autentico.

Secondo quanto riferito, ha anche ordinato degli spot su Facebook con un nome falso che proponeva di contrabbandare migranti dalla Grecia alla Svezia usando dei passaporti “dati in prestito”.

“Solo per quelli che sono in Grecia. Vendesi passaporti siriani con permesso di soggiorno svedese. Solo per quelli che assomigliano ai titolari del passaporto", avrebbe scritto su Facebook.

Alasaad ha lasciato il proprio incarico dopo l’uscita del video. Aveva iniziato a lavorare per il consiglio comunale dopo essere stato eletto nelle file del Partito Socialdemocratico, in maggioranza nel parlamento svedese.
Secondo quanto riferito, l’uomo lavorava anche per i servizi di previdenza del Paese, nonchè per il fondo pensionistico statale prima di candidarsi per il consiglio comunale di Ljungby.

Le forze dell’ordine attualmente hanno il compito di scoprire se la tratta di traffico di esseri umani fosse ancora più ampia.

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