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  1. #861
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    Predefinito Re: Il virus e il filantropo

    Ragionare per comprendere: cosa pensano i cosiddetti “complottisti” del Covid, dei vaccini e, soprattutto, di quello che si cela dietro la grande spinta mediatica a vaccinarsi
    Maurizio Blondet 19 Luglio 2021

    Dopo aver largamente parlato degli aspetti economici legati al Covid, dopo aver ospitato degli esperti sia favorevoli che contrari ai vaccini, è arrivato il momento di spingerci oltre, cercando di capire come la pensano i cd. complottisti anti-Vax.

    Premesso che noi NON siamo anti-Vax — anzi, il fondatore di questo sito si è dovuto recentemente vaccinare anche per la pertosse (…), pur non essendo certo un bambino — vanno capite le ragioni delle parti in causa.

    Chi accetta il vaccino per il Covid fa opera di fede nella scienza, nello stato e nel sistema visto che le normali procedure di sicurezza previste dall’EMA e dall’FDA non sono state portate a termine (come indicato chiaramente dalla stessa EMA).

    Di conseguenza, s’immola per la scienza testando il vaccino su se stesso, pur correndo il rischio — speriamo in modo consapevole — di un nuovo caso Talidomide.

    Comprendere i cd. complottisti, di norma più profondi nei loro ragionamenti, è invece un affare complesso. Proviamoci insieme (l’immagine sopra è tratta dal seguente paper scientifico, pubblicato sul sito del governo britannico, a questo LINK).

    In buona sostanza, i cd. complottisti sembrano intravedere un fine ultimo diverso da quello di voler combattere la malattia. Rilevano che, ad esempio, il virus non stia quasi facendo più vittime e che esistono medicine in grado di combatterlo efficacemente.

    Stigmatizzano che il fine ultimo sia più quello di vaccinare che di curare il virus.

    Pensano — così sembrerebbe — che i vaccinati con due dosi si ammalino di Covid più dei non vaccinati, soprattutto della “variante Delta” — vedasi immagine sopra.

    Valutano parimenti il fatto che paesi come la Svezia, la Russia e il Giappone — che non hanno fatto campagne vaccinali estensive/non hanno usato particolari precauzioni anti-Covid — non stiano avendo rilevanti e mortifere epidemie.

    Ovvero, non sembrerebbero in condizioni peggiori rispetto ad altri paesi che hanno fatto il contrario (la stessa Svizzera — patria d’adozione di Klaus Schwab — non ha attivato misure particolarmente repressive).

    Va infatti notato che, se è vero che la vaccinazione massiva sia stata perseguita principalmente nella vecchia Europa (con riferimento anche alla sua popolazione, per lo più anziana), è anche vero che i sistemi economici che l’hanno accettata sono tutti vicini al collasso, con debiti enormi sia espliciti (ad esempio quelli dello Stato) che impliciti, ovvero quelli delle future pensioni.

    Parimenti, va evidenziato che, ultimamente, sono state portate avanti dissertazioni pubbliche in grado di dinamitare la base stessa della società storica occidentale (la stessa che è indebitata fino al collo), proponendo teorie che svariano dall’LGBT allo sdoganamento di certe pratiche sessuali — fino al supporto all’immigrazione selvaggia di una parte della classe dirigente, la stessa che (come ad esempio la famiglia Von der Leyen) approfittò a suo tempo del lavoro schiavile della popolazione di colore in America (…).

    Il tutto, a fronte di un Papa che sembrerebbe spingere per una riforma radicale del conservatorismo occidentale che annienterebbe di fatto la Chiesa Cattolica tradizionale.

    Chiaramente, tutto questo non succede per caso.

    Non è certo un caso che quanto sopra coincida con l’indebolimento finale del dominus storico, gli Stati Uniti che, alcuni (dagli avversari sconfitti nella WWII al newcomer, la Cina), vorrebbero ridimensionare.

    Chiaramente, gli USA si portano dietro Londra che, fino a ieri l’altro (con Cameron), era pappa e ciccia con Bruxelles (…).



    La galassia che rifiuta il “vaccino Covid” sembrerebbe farlo sulla base non tanto della sua inutilità (la malattia uccide poco rispetto alle grandi piaghe del passato), quanto del “principio di massima precauzione”, vista l’impossibilità di valutare gli effetti collaterali, con particolare riferimento al vaccino mRNA (una tecnologia d’immunizzazione assolutamente innovativa e dunque poco conosciuta nei suoi effetti collaterali di lungo termine), visto che le 3 fasi canoniche del test di accettazione non sono state portate a termine — mettendo potenzialmente a rischio chi si vaccina.

    Parallelamente a quanto sopra, lamenta la grande spinta per far arrivare migranti a rotta di collo nei paesi colpiti dalla pandemia, quasi servissero a sostituire i residenti destinati — chissà — a morire … non si capisce bene se di Covid o di vaccino (…).



    Elaborazioni STATISTICHE, si noti bene, STATISTICHE, arrivano a pubblicare ipotesi di probabilità condizionale come sopra indicato, al LINK

    Quello che possiamo portare a supporto sono le parole di Luc Montagnier, Nobel per la Medicina, che ha riaffermato la prassi scientifica secondo cui, durante un’epidemia, non si fanno vaccinazioni (non si può certo includere il Prof. Montagnier tra i complottisti).

    Aggiungiamo, citando il Nobel di cui sopra, che il rischio è di sviluppare forme di Covid più letali come conseguenza di tali vaccinazioni (Montagnier ha detto che non si vaccinerà contro il Covid).

    https://www.facebook.com/saselines/v...type=2&theater

    (Fare click sull’immagine SOPRA per il video)


    Dunque, secondo una certa corrente di pensiero, sembrerebbe che il vaccino anti-Covid vada a danno, paradossalmente, di chi si è vaccinato, visto che l’immunizzazione che provoca è totalmente diversa da quella naturale, che genera svariati anticorpi da parte di quella macchina perfetta che è l’uomo — ovvero del suo sistema immunitario (…).

    La scienza che vediamo in TV, naturalmente, dice cose diverse anche se, chi leggesse con attenzione il “consenso informato” sui vaccini Covid, troverebbe che la situazione non sia così rassicurante sulle possibili conseguenze.



    Il vaccino Moderna usato in USA (ma non quello usato in EU) presenta la scritta sulla confezione che “il vaccino va usato nei termini di un’autorizzazione emergenziale” concessa dall’FDA — ovvero in deroga, perché non ha completato i test di sicurezza standard previsti dall’FDA per ogni medicamento

    Va peraltro notato che in Toscana, patria di Matteo Renzi, stanno nascendo importanti strutture di ricerca sugli anticorpi monoclonali.

    Sto parlando di stabilimenti, già di proprietà italiana, che sarebbero stati venduti — leggete bene — alla GSK, nata per fusione dalla stessa azienda che pagò a Poggiolini et al. la famosa tangente del “puff pieno di soldi” per introdurre il vaccino sull’epatite B in Italia.

    Lo stesso vaccino al cui riguardo sembrerebbe sia in corso uno scontro giuridico in Francia, come conseguenza di un aumento statisticamente significativo di casi di Sclerosi Multipla, che qualcuno vorrebbe legati all’uso di tale vaccino — così sembrerebbe da varie pubblicazioni.

    Bene, tali anticorpi monoclonali anti-Covid esistono di già (ad esempio la ticinese Humabs. Non si capisce perché l’EMA, LINK, in una situazione d’emergenza, non utilizzi un medicamento già esistente che funziona ed è autorizzato negli USA, invece di crearne altri), e potrebbero servire per combattere le forme gravi di Covid che, si presume, potrebbero insorgere in futuro — ad esempio a danno dei vaccinati che hanno forzato l’immunizzazione su un solo segmento del virus, ovvero sulla proteina spike (con particolare riferimento ai vaccini attuali, soprattutto gli mRNA).

    Bene, ragioniamo per meglio comprendere. Analizziamo cosa pensano i cd. “complottisti” del Covid, dei vaccini e, soprattutto, di quello che si celerebbe dietro la grande spinta mediatica a vaccinarsi.

    Chiaramente, queste sono analisi ex ante che devono essere verificate dai fatti.



    https://twitter.com/i/status/1346108353408282626

    Il cd. complottismo parte ovviamente da ipotesi non provate e in questo sta la sua debolezza (di solito è il tempo che fa da arbitro e, dunque, chi è complottista oggi non è detto che non possa essere un eroe, o un martire, magari solo fra qualche mese).

    Chiaramente, il complottismo si alimenta di asimmetrie e, in effetti, l’utilità assoluta dei vaccini Covid oggi non è assolutamente garantita — basta leggere il consenso informato.

    I grandi media, in tale contesto, fanno da cassa di risonanza perché la loro proprietà coincide con la parte élitaria della società e, quindi, sono interessati non a informare, ma a propagandare i progetti delle élites.

    Il tempo, in ogni caso, ci dirà.

    Resta sullo sfondo il reato che sembrerebbe alcuni giudici stiano paventando (e solo questo, per inciso): epidemia dolosa o qualcosa di correlato.

    Sarebbe giustificabile, nell’eventualità, solo nel momento in cui si riuscisse a dimostrare (ipotesi davvero ardua) che ci sia stata correlazione tra l’insorgere della pandemia di Covid e gli effetti successivi — magari a fronte della conoscenza, anche solo teorica, degli effetti avversi che sembrerebbero attesi.



    Soprattutto (ed è questa la big picture), le società occidentali, in particolare quelle colpite con maggior forza dal Covid (dove più si sta spingendo per la vaccinazione di massa), sono in crisi mortale, sature di debiti e senza crescita del PIL.

    Tali società vedranno certamente un aumento esponenziale delle proteste, sia per motivi economici — consequenziali ai blocchi imposti dal Covid, senza il quale la parabola implosiva sarebbe stata più lenta — che conseguenti alla pandemia.

    Non è infatti da escludere che la morte di un gran numero di persone non produttive, nella testa di qualcuno, possa essere addirittura auspicabile per “salvare” la società moderna.

    O meglio, per salvare i privilegi di una parte della società, visto che — libri di storia alla mano — tutte le volte che sono stati raggiunti certi limiti sistemici a rimetterci sono stati chi possedeva tanto, non chi possedeva niente e che, quindi, non aveva nulla da perdere.

    Tutto questo senza tirare in ballo la solita litania sull’eccessiva popolazione del pianeta, unitamente alle rilevazioni scientifiche sugli attesi cambiamenti climatici (che molti tra i climatologi più stimati contestano, quanto meno nella loro componente antropogenica), che porterebbero a una riduzione dei raccolti agricoli — il che giustificherebbe prese di posizione, diciamo così, estreme.

    La storia — che per definizione non è complottista, ma matrigna — ci sta dicendo che siamo CERTAMENTE davanti a un cambiamento epocale, dato dall’instabilità strutturale del sistema attuale (soprattutto in Occidente) e, forse, dal raggiungimento dei limiti strutturali del capitalismo, per come sono stati indicati da Keynes (su tutto, l’incapacità di controllo della disoccupazione come conseguenza dell’accumulo di ricchezza in mano di pochi).

    Ben sapendo che la società è divisa tra qualcuno che vuole il cambiamento e qualcuno che, invece, lo detesta. Forse, siamo arrivati al punto in cui la vita di ciascuna delle due fazioni dipenderà dalla vittoria della propria schiera rispetto all’altra.

    In tale contesto, coloro che (secondo una certa teoria socio-economica — follow the money) avrebbero pieno interesse a perseguire una deflagrazione controllata (utile ad esempio a ridurre la popolazione mondiale) per ridurre i debiti e innescare la crescita, sarebbero gli stessi che impongono la vaccinazione di massa per mantenere i propri privilegi, questa volta senza rivolte.

    Noi ci fermiamo qui, non prendiamo posizione su cosa posa essere vero e su cosa possa essere falso. Senza arrabbiarci, restando assolutamente freddi nelle nostre analisi.

    Abbiamo riportato solo quello che è stato detto e scritto da altri.

    L’essenziale è far capire come suonano le due campane. Ai lettori la scelta su cosa fare e, soprattutto, su cosa credere.

    MD

    Fonte: Mitt Dolcino

    https://www.maurizioblondet.it/ragio...-a-vaccinarsi/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  2. #862
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  3. #863
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    Predefinito Re: Il virus e il filantropo

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  4. #864
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    Predefinito Re: Il virus e il filantropo

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  5. #865
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    Predefinito Re: Il virus e il filantropo

    "Non lo dicono". Zangrillo e la verità sui contagi

    Francesca Galici

    Dopo il rapido incremento dei casi delle scorse settimane, nel Regno Unito i contagi tornato a calare. Da cinque giorni consecutivi i numeri delle nuove infezioni diminuiscono rapidamente grazie all'azione dei vaccini. È Alberto Zangrillo a commentare le buone notizie che arrivano da oltre Manica, non senza una buona dose di ottimismo: "Nonostante le 'folli riaperture' del primo ministro Boris Johnson, per il quinto giorno consecutivo crollo dei contagi Covid in Gran Bretagna".

    In una settimana, nel regno di Elisabetta II i casi si sono ridotti drasticamente passando dai 49mila di domenica scorsa ai 29.173 di ieri. Una riduzione di ventimila casi in soli 7 giorni è un risultato importantissimo che fa ben sperare anche per il nostro Paese, dove i contagi, invece, sono in aumento da diversi giorni. Gli analisti sostengono che il Regno Unito abbia ormai superato il picco della sua terza ondata, nonostante i ricoveri siano ancora in crescita anche se a un ritmo molto basso. La decrescita dei ricoveri è sempre successiva rispetto al momento in cui iniziano a diminuire i casi. Quella dei decessi è l'ultima curva che inverte l'andamento.
    Alberto Zangrillo ha commentato l'andamento dell'epidemia in terra inglese sui suoi social ma non ha potuto fare a meno di notare un dettaglio: "Per conoscere la notizia dobbiamo leggere 'The Times'. Alla stampa italiana le buone notizie non interessano". Un forte ammonimento a una parte dei mezzi di informazione del nostro Paese, che non avrebbero dato abbastanza eco a questa notizia che, com'è sempre stato finora, anticipa di circa 20 giorni quanto accade nel nostro Paese. È stato così in inverno quando, con una differita di alcune settimane rispetto al Regno Unito, l'Italia è entrata nella sua terza ondata ed è stato così anche per la ripresa dei contagi di questa ondata, la quarta per l'Italia e la terza per il Regno Unito.
    Nonostante i più allarmisti non considerino finita l'emergenza nel Regno Unito, in attesa del possibile nuovo incremento derivante dalle riaperture quasi complete del 19 luglio, Boris Johnson può comunque sorridere. Al momento i dati gli danno ragione, supportati anche dalla chiusura estiva delle scuole che, come evidenziato anche in altri Paesi, ha un effetto mitigante sui contagi. Il Regno Unito può guardare con ancora più fiducia alla ripresa senza la maggior parte delle restrizioni che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Una vittoria per il primo ministro inglese, criticato aspramente in patria e all'estero per la sua politica di gestione dell'epidemia.



    https://www.msn.com/it-it/notizie/it...?ocid=msedgntp
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  6. #866
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    Predefinito Re: Il virus e il filantropo

    Gran Bretagna, il crollo dei contagi che gli esperti faticano a spiegare

    di Paola De Carolis
    Le nuove infezioni sono diminuite di circa 15mila unità rispetto alla settimana scorsa. È il sesto giorno in discesa, non avveniva dal novembre del 2020. Sorpresi gli esperti: «Ma non è ancora l’immunità di gregge»

    LONDRA — Un calo dei casi di Covid che sorprende gli esperti.

    Nella giornata di ieri in Gran Bretagna sono state registrate 24.950 nuove infezioni. Si tratta di una riduzione di circa 15.000 rispetto alla settimana scorsa, quando vennero rilevati 39.995 nuovi casi: una diminuzione che appare ancora più marcata se paragonata ai dati del 17 luglio, pochi giorni prima della fine delle restrizioni per il contenimento del virus, quando vennero rilevate 54,654 nuove positività.

    Se è presto per parlare di tendenza, si tratta del sesto giorno consecutivo in discesa per la curva dei contagi. Non avveniva dal novembre del 2020, durante i primi giorni del secondo lockdown.


    La sorpresa degli esperti
    I dati britannici (qui la tabella del governo con casi, vaccini, ricoveri e decessi) sorprendono gli epidemiologi stessi. Perché una diminuzione così rapida e netta, tra l’altro proprio in prossimità della riapertura completa e della fine delle restrizioni in Inghilterra così come in gran parte del resto del Paese? Se c’è stata una riduzione dei tamponi (quotidianamente ne vengono fatti al momento circa 792.000, nell’ultima settimana ne sono stati effettuati circa 6.5 milioni, un calo del 10.1%) , questo non basta a spiegare il calo dei casi, che stanno scendendo di circa il 21.5% ogni settimana. Come mai?


    L’aumento di ricoveri e morti
    Downing Street ha adottato una posizione di cautela. «I dati sono incoraggianti», ha sottolineato il portavoce del primo ministro, «ma non siamo ancora fuori dal tunnel». L’impatto del Freedom Day , entrato in vigore il 19 luglio, è ancora da vedere, ha precisato. Se proprio in questi giorni l’esecutivo sta modificando le regole sull’isolamento per chi entra in contatto con un caso di positività — chi lavora in settori come i servizi d’emergenza, il sistema sanitario e i trasporti, è stato vaccinato e risulta negativo al tampone non ha più l’obbligo di rispettare la quarantena — ci sono alcuni elementi che preoccupano il governo, così come gli scienziati. Continuano a salire, infatti, i ricoveri. In Inghilterra i malati di Covid in ospedale hanno oltrepassato la soglia dei 5.000 pazienti per la prima volta dallo scorso marzo, mentre in tutto il paese i ricoveri settimanali sono arrivati a 5.496, un incremento di circa il 26% rispetto alla settimana scorsa. Aumentano anche i decessi: 445 negli ultimi sette giorni, pochi, ma sempre il 50% in più rispetto alla settimana precedente.

    Le ipotesi per spiegare il calo dei nuovi casi
    Cosa succede, allora? Per alcuni esperti, al calo dei casi ha contribuito la conclusione dell’anno scolastico. Negli istituti del Paese i ragazzi vengono sottoposti al tampone almeno due volte a settimana. Tra la popolazione scolastica c’è un’alta percentuale di positività anche se una bassissima incidenza di malattie gravi. «Con la fine delle scuole sono terminati anche i viaggi in macchina insieme, le feste pomeridiane, le chiacchiere tra adulti davanti ai cancelli», ha precisato un portavoce del ministero della sanità.

    È possibile inoltre che la fine degli Europei di calcio abbia accelerato il calo: le partite avevano portato ad assembramenti in luoghi al chiuso e a un aumento delle trasmissioni.

    Va considerato, infine, l’effetto immunità di gregge: l’88.1% della popolazione adulta ha ottenuto la prima dose del vaccino, il 70.5% ha completato l’iter vaccinale.

    Per l’Office of National Statistics (qui i dati ) il 90% della popolazione adulta — tra guariti e vaccinati — ha gli anticorpi al Covid, ma complessivamente, se si contano anche i minorenni, ad essere stata vaccinata è solo metà della popolazione.

    Stando a Rowland Kao, epidemiologo dell’università di Edimburgo, la natura del calo fa pensare a un legame con singoli eventi piuttosto che l’immunità. «È molto netto – ha spiegato - più simile a ciò che succede quando viene imposto un lockdown e i contatti sociali vengono interrotti così come le trasmissioni. Il calo dovuto all’immunità in genere è più graduale».

    Può darsi, precisa Kao, che si tratti di una fenomeno temporaneo, prima che venga imboccata una direzione più permanente.

    https://www.corriere.it/esteri/21_lu...1640acca.shtml

    I covidioti senza parole.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  7. #867
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    Predefinito Re: Il virus e il filantropo

    Si uccide De Donno, padre della cura del plasma iperimmune contro il Covid
    27 Luglio 2021 - 213

    Sono ancora sconosciuti i motivi dietro il suicidio di Giuseppe De Donno, il medico mantovano che ha scoperto la cura al plasma per il Covid

    Francesca Galici

    Si uccide Giuseppe De Donno, padre della cura del plasma iperimmune contro il Covid
    Nel pomeriggio di martedì 27 luglio si è tolto la vita il dottor Giuseppe De Donno, medico salito agli onori della cronaca durante il periodo del coronavirus per aver scoperto e proposto una cura a base di plasma iperimmune per cercare di guarire i pazienti Covid. Giuseppe De Donno era il primario del reparto di Pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova. Propose la cura sperimentale a base di plasma iperimmune durante la prima ondata di Covid, frutto di un lavoro corale di sperimentazione condotto con il Policlinico di Pavia.

    Come riporta la Gazzetta di Mantova, per il momento non sono chiare le ragioni che hanno spinto il medico a compiere il gesto estremo. A giugno di quest'anno, De Donno scelse di lasciare non solo il suo posto da primario al Carlo Poma di Mantova ma di lasciare la professione ospedaliera per diventare medico di base.

    La sua cura al plasma per il Covid non è mai stata ufficialmente riconosciuta, nonostante i risultati della sua sperimentazione sembrava fossero positivi. In più di un'occasione Giuseppe De Donno rivendicò quel lavoro, perché il plasma iperimmune sembrava avesse un ottimo riscontro nel curare la malattia grave, riducendo la pressione sugli ospedali nel periodo della prima ondata del 2020, quando il vaccino era ancora lontano dall'essere preparato.

    “Non ci volevo credere. Perdiamo una bella persona, un grande medico, che durante il Covid ha lottato come un leone per salvare centinaia di vite, spesso contro tutto e tutti. Buon viaggio Giuseppe, lasci un vuoto grande”, ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini dopo aver scoperto la notizia.

    https://www.ilgiornale.it/news/crona...a-1965203.html
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  8. #868
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    Predefinito Re: Il virus e il filantropo

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  9. #869
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    Predefinito Re: Il virus e il filantropo



    VIDEO – L’intervista di Elisabetta Gardini a De Donno: Ho tante offerte dall’estero, ma il mio progetto voglio realizzarlo in Italia
    28 LUGLIO 202128 LUGLIO 2021 SCIENZA LETTURA 1 MIN

    Una intervista profetica. Le parole di De Donno nella chiacchierata-intervista su facebook sul profilo di Elisabetta Gardini. E’ un pezzo dell’eredità di un medico pioniere. Da riascoltare e da rimeditare.

    https://www.facebook.com/ElisabettaG...80802220219959

    https://www.lanuovapadania.it/scienz...rlo-in-italia/
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  10. #870
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    Predefinito Re: Il virus e il filantropo

    Quella lettera a De Donno, il medico del popolo. Per ricordare che #nonsiamomammalucchi
    28 LUGLIO 202128 LUGLIO 2021 SCIENZA LETTURA 3 MIN

    11 Maggio 2020, ecco la lettera che il nostro collaboratore e medico odontoiatra, Giuseppe Olivieri, ci aveva inviato e che avevamo fatto pervenire al professor De Donno. La ripubblichiamo perché De Donno era amato dalla gente. Tutto il paese era ed è ancora con lui. La terapia con il plasma è un patrimonio, ma forse non lo è stato per la scienza ufficiale.

    di Giuseppe Olivieri

    Stimato Prof. De Donno,
    l’avevo subito pensato, osservando le immagini fugaci delle tue prime interviste.
    Avevo la sensazione che lì, davanti a quelle telecamere, tu ci fossi capitato quasi per caso, per diffondere una parola di speranza e non certo per spirito di protagonismo.
    Ti sono giunte critiche dettate dall’invidia personale, professionale e sociale.
    Contestualmente, però, hai ottenuto e continuerai ad ottenere importanti riconoscimenti: fra tutti, “Nature” in “Convalescent serum lines up as first-choice treatment for coronavirus” ha sottolineato il ruolo importante della strategia terapeutica che tu, i colleghi e tutti i tuoi collaboratori state adottando.

    Hai parlato di popolo. Per questo mi sei piaciuto subito. Del popolo che salva il popolo. Ed è vero. E’ un atto di amore. A-Mors: non volere la morte del prossimo ammalato attraverso la donazione di una parte di se stessi. Proprio in ciò consiste la plasmaferesi con cui hai ottenuto ottimi risultati, condividendoli poi con chi similmente, in assenza di protocolli universalmente riconosciuti, ha intrapreso altri percorsi terapeutici, ma con il comune intento di debellare il Sars Cov 2.

    Sei riuscito a rompere gli schemi. Quelli che vorrebbero omologare ognuno di noi al sistema, sia esso scientifico, politico o affaristico.
    Ti ritrovo ora in un video artigianale, dove sembri quasi volerti scusare per la scelta, dettata dalla prudenza, di oscurare i tuoi profili sociali.
    L’immagine di te mentre parli, incrociando e sovrapponendo le dita delle tue mani. Le foto dei tuoi cari appoggiate su una mensola alle tue spalle. Il foglio posto davanti ai tuoi occhi per il timore di dimenticarti qualche virgola. Il pensiero rivolto alla tua realtà comunitaria. Tutto questo a conferma anche di un grande profilo umano.
    E già ti immagino con i tuoi pazienti, dedito a quel rapporto empatico fondamentale per chi interpreta con abnegazione la nostra professione.
    C’era il rischio che l’esperienza della Covid 19 portasse a confondere la figura del medico con quella di chi è incline a mettersi in posa dinnanzi alle telecamere, giudicando con boria e presunzione l’operato dei colleghi.
    Tu ci hai ridato il volto autentico, quello umano, della medicina. A questo avevo pensato. Grazie, Giuseppe, medico.

    https://www.lanuovapadania.it/scienz...momammalucchi/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

 

 
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