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  1. #2821
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    Predefinito Re: Post Brexit: ecco cos'è accaduto

    Citazione Originariamente Scritto da Ugo2000 Visualizza Messaggio
    Ma vogliamo parlare delle fiamme che si stanno diffondendo nell'Irlanda del Nord? Proteste violente degli unionisti? Scontri con la polizia?

    Ah i bei vecchi tempi quando i somaristi britannici e nostrani prevedevano il crollo della UE come conseguenza della Brexit e vedevano la futura grandezza del Regno unito!!!
    fa tutto tattica per giustificare la violazione del contratto e magari in futuro lasciare il confine aperto per sempre o con controlli minimi e solo formali

    La soluzione ci sarebbe, un allineamento degli standard fitosanitari con la EU, ma figurati se questi fanatici fanno cose di buon senso; per cui, prima o poi si va allo scontro

    Non sarei stupito di un confine tra EU e IR e il commercio con UK regolato dal WTO, con la ricusazione, da parte EU, del FTA
    “Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
    — Paul Krugman

  2. #2822
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    Predefinito Re: Post Brexit: ecco cos'è accaduto

    Citazione Originariamente Scritto da Conte Oliver Visualizza Messaggio
    fa tutto tattica per giustificare la violazione del contratto e magari in futuro lasciare il confine aperto per sempre o con controlli minimi e solo formali
    Non credo che Boris Johnson gioisca o sia cmq favorevole alle violenze in NI, nè che le abbia in qualche modo sollecitate o pianificate. Ma per certo tenterà di sfruttarle a suo favore facendo la vittima e ricattando la UE per tenere aperto il confine. Ma non penso che gli riuscirà senza pagarne le conseguenze...


    La soluzione ci sarebbe, un allineamento degli standard fitosanitari con la EU, ma figurati se questi fanatici fanno cose di buon senso; per cui, prima o poi si va allo scontro

    Non sarei stupito di un confine tra EU e IR e il commercio con UK regolato dal WTO, con la ricusazione, da parte EU, del FTA
    Anche secondo me la soluzione migliore dovrebbe essere questa: la UE dà un ultimatum al UK per riattivare i controlli nel mare di Irlanda. Se non lo fa allora si annulla il TCA e si va al commercio con le regole WTO per tutto ciò che fluisce dal UK alla UE per via diretta. Per ciò che invece fluisce attraverso la NI e questa "porta lasciata aperta" dai britannici non credo però che la UE farà niente.
    Non credo cioè che erigeranno un confine doganale tra le due Irlande: verrebbero accusati di aver violato il GFA.

    Questo non vorrebbe dire che verrebbe compromessa l'integrità del mercato unico perchè cmq la UE potrebbe dire ai britannici che entrano nella ROI attraverso la NI: "voi dovete cmq sottostare a controlli doganali e alle regole WTO. Il fatto che i controlli i britannici non li facciano a Belfast (come da WA) non vi esenta dal farli, quindi come entrate nella ROI dovete recarvi immediatamente ad un posto specifico poco dopo il confine dove la nostra dogana farà i controlli che non fanno i britannici a Belfast. Chi fa il furbo e non si sottopone a questi controlli e lo becchiamo a gironzolare per il resto dell'isola verrà considerato contrabbandiere e il carico requisito".

    Così di fatto le merci UK in ingresso nella ROI passerebbero cmq per i controlli dovuti e il mercato unico sarebbe salvo senza che la UE debba per forza erigere posti di blocco sulla linea di confine tra le due Irlande.

    Io credo che cmq non ci sarebbe bisogno di usare il braccio di ferro del WTO per molto tempo perchè entro poche settimane BoJo si arrenderebbe e ripristinerebbe i controlli doganali previsti.
    Boris è un politico che naviga a vista. Non ha mai pianificato nulla sul lungo periodo e la brexit lo dimostra. Lui vive alla giornata. Ha "aperto" il confine solo perchè in questo momento il problema maggiore sta dal lato unionista. Ma quando le sanzioni della UE entreranno in vigore, allora le sue priorità cambieranno e farà l'ennesima inversione ad U abbandonando gli unionisti per salvarsi lui.
    Gli idioti li metto in IL

  3. #2823
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    Predefinito Re: Post Brexit: ecco cos'è accaduto

    Citazione Originariamente Scritto da Ugo2000 Visualizza Messaggio
    Non credo che Boris Johnson gioisca o sia cmq favorevole alle violenze in NI, nè che le abbia in qualche modo sollecitate o pianificate. Ma per certo tenterà di sfruttarle a suo favore facendo la vittima e ricattando la UE per tenere aperto il confine. Ma non penso che gli riuscirà senza pagarne le conseguenze...



    Anche secondo me la soluzione migliore dovrebbe essere questa: la UE dà un ultimatum al UK per riattivare i controlli nel mare di Irlanda. Se non lo fa allora si annulla il TCA e si va al commercio con le regole WTO per tutto ciò che fluisce dal UK alla UE per via diretta. Per ciò che invece fluisce attraverso la NI e questa "porta lasciata aperta" dai britannici non credo però che la UE farà niente.
    Non credo cioè che erigeranno un confine doganale tra le due Irlande: verrebbero accusati di aver violato il GFA.

    Questo non vorrebbe dire che verrebbe compromessa l'integrità del mercato unico perchè cmq la UE potrebbe dire ai britannici che entrano nella ROI attraverso la NI: "voi dovete cmq sottostare a controlli doganali e alle regole WTO. Il fatto che i controlli i britannici non li facciano a Belfast (come da WA) non vi esenta dal farli, quindi come entrate nella ROI dovete recarvi immediatamente ad un posto specifico poco dopo il confine dove la nostra dogana farà i controlli che non fanno i britannici a Belfast. Chi fa il furbo e non si sottopone a questi controlli e lo becchiamo a gironzolare per il resto dell'isola verrà considerato contrabbandiere e il carico requisito".

    Così di fatto le merci UK in ingresso nella ROI passerebbero cmq per i controlli dovuti e il mercato unico sarebbe salvo senza che la UE debba per forza erigere posti di blocco sulla linea di confine tra le due Irlande.

    Io credo che cmq non ci sarebbe bisogno di usare il braccio di ferro del WTO per molto tempo perchè entro poche settimane BoJo si arrenderebbe e ripristinerebbe i controlli doganali previsti.
    Boris è un politico che naviga a vista. Non ha mai pianificato nulla sul lungo periodo e la brexit lo dimostra. Lui vive alla giornata. Ha "aperto" il confine solo perchè in questo momento il problema maggiore sta dal lato unionista. Ma quando le sanzioni della UE entreranno in vigore, allora le sue priorità cambieranno e farà l'ennesima inversione ad U abbandonando gli unionisti per salvarsi lui.
    Le persone ce la puoi fare, ma le merci come le controlli?

    una volta che il confine in IR è aperto, UK può' vendere quello che vuole senza dazi e senza standard in EU, triangolando con una società irlandese

    Non hai alternative, da una parte il confine va messo; o nel mare d'irlanda, e questo crea violenza in Ulster, o tra le due irlane e questo crea violenze persino peggiori o tra tra IR e EU; ovvio, senza TCA UK sarebeb sotto pressione.ma pure EU sarebbe sotto pressione
    “Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
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  4. #2824
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    Predefinito Re: Post Brexit: ecco cos'è accaduto

    Citazione Originariamente Scritto da Conte Oliver Visualizza Messaggio
    Le persone ce la puoi fare, ma le merci come le controlli?

    una volta che il confine in IR è aperto, UK può' vendere quello che vuole senza dazi e senza standard in EU, triangolando con una società irlandese

    Non hai alternative, da una parte il confine va messo; o nel mare d'irlanda, e questo crea violenza in Ulster, o tra le due irlane e questo crea violenze persino peggiori o tra tra IR e EU; ovvio, senza TCA UK sarebeb sotto pressione.ma pure EU sarebbe sotto pressione
    A parte il fatto che le merci possono essere filtrate coi controlli doganali non SUL confine ma, come detto prima, in posti di blocco a "ridosso del confine". Quante strade ci saranno che dalla NI possono portare grossi TIR in Irlanda? Non penso siano decine... quindi un controllo differito di pochi km becca l'80% delle merci e non viola il GFA.

    Ma poi non è nemmeno questo il problema: col WTO imposto al UK, il 90% delle merci britanniche pagherebbe tariffe e quote quando parte da Dover o altri porti. Ne sarebbe esente solo il 10% che passa attraverso la NI.
    Quindi di fatto la EU metterebbe il regno unito nella condizione in cui, per accontentare meno di un milione di unionisti nell'irlanda del nord costringe il 90% delle aziende esportatrici a subire il WTO. Per tenere buoni quelli del DUP fanno crollare di un altro 40% l'export che già era crollato del 40%.

    Sono sicuro che il governo UK non resisterebbe che un paio di settimane poi dovrebbe cedere e rientrare nei ranghi... quindi non ci sarebbe nemmeno il tempo di implementare i controlli sul confine tra le due irlande che già Londra farebbe marcia indietro e riattiverebbe quelli dovuti nel mare di irlanda.
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  5. #2825
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    Predefinito Re: Post Brexit: ecco cos'è accaduto

    Citazione Originariamente Scritto da Ugo2000 Visualizza Messaggio
    A parte il fatto che le merci possono essere filtrate coi controlli doganali non SUL confine ma, come detto prima, in posti di blocco a "ridosso del confine". Quante strade ci saranno che dalla NI possono portare grossi TIR in Irlanda? Non penso siano decine... quindi un controllo differito di pochi km becca l'80% delle merci e non viola il GFA.
    ma non cambia nulla, una volta che metti un confine ti ritornano le violenze, non sono 100 MT a fare la differenza
    Citazione Originariamente Scritto da Ugo2000 Visualizza Messaggio

    Ma poi non è nemmeno questo il problema: col WTO imposto al UK, il 90% delle merci britanniche pagherebbe tariffe e quote quando parte da Dover o altri porti. Ne sarebbe esente solo il 10% che passa attraverso la NI.
    Quindi di fatto la EU metterebbe il regno unito nella condizione in cui, per accontentare meno di un milione di unionisti nell'irlanda del nord costringe il 90% delle aziende esportatrici a subire il WTO. Per tenere buoni quelli del DUP fanno crollare di un altro 40% l'export che già era crollato del 40%.

    Sono sicuro che il governo UK non resisterebbe che un paio di settimane poi dovrebbe cedere e rientrare nei ranghi... quindi non ci sarebbe nemmeno il tempo di implementare i controlli sul confine tra le due irlande che già Londra farebbe marcia indietro e riattiverebbe quelli dovuti nel mare di irlanda.
    Questo è credibile, ovvio UK sarebbe sotto pressione; ma passare al WTO non è mica una passeggiata pure per la EU;ma gli inglesi son cocciuti, mica mollano subito. Poi ovvio, se lo Status quo resta e non metti confini nel traffico UK-NI-IR, l'export passa tutta da quella via
    “Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
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  6. #2826
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    Predefinito Re: Post Brexit: ecco cos'è accaduto

    Citazione Originariamente Scritto da Conte Oliver Visualizza Messaggio
    ma non cambia nulla, una volta che metti un confine ti ritornano le violenze, non sono 100 MT a fare la differenza
    Non ho parlato di confine 100mt più a sud, ma di posti di controllo come fossero degli autogrill delle autostrade a 10 km di distanza. Il traffico non di merci o irlandese passa tranquillo e quello dalla NI deve fermarsi di spontanea volontà.
    P.S. non è una mia idea ma una voce che già circola...

    Questo è credibile, ovvio UK sarebbe sotto pressione; ma passare al WTO non è mica una passeggiata pure per la EU;ma gli inglesi son cocciuti, mica mollano subito. Poi ovvio, se lo Status quo resta e non metti confini nel traffico UK-NI-IR, l'export passa tutta da quella via
    Questo è impossibile, almeno sul breve-medio periodo. Il grosso dell'export britannico passa per Dover dove ogni giorno passano mediamente 7.000 tir, con punte massime a volte di 10-11mila.
    Pensi che Belfast, unico punto di ingresso "clandestino" al mercato unico, possa reggere altri 7mila tir al giorno oltre quelli che già gestisce? Una cittadina di 300mila abitanti con un porto calibrato da decenni per il traffico ridotto tra le due isole, di colpo si trasforma in un hub più grosso di Dover?
    Sarebbe al collasso in 2 giorni.

    Prendiamo ad esempio una azienda di Londra che spedisce a Parigi.
    Fino ad ora è un viaggio quasi diretto di circa 400 km di cui 40 in mare.
    Per "aggirare il WTO" dovrebbero: andare a Liverpool (250km) poi in mare fino a Belfast (250km) poi a Dublino (150km) poi in nave fino alla Normandia (600km) e da lì a Parigi su ruota per altri 450km. Totale circa 1.700km di cui 850km in mare.
    E l'ultima parte della tratta in territorio UE col rischio che se il tir viene fermato per un controllo lo confiscano in automatico perchè non ha fatto i controlli dovuti quando arrivò a Belfast!?!

    A quel punto i costi sarebbero paragonabili a quelli del WTO.

    No, anche tenendo "aperta la porta" nell'Irlanda del Nord, il Mercato Unico sta al sicuro.
    Gli idioti li metto in IL

  7. #2827
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    Predefinito Re: Post Brexit: ecco cos'è accaduto

    Citazione Originariamente Scritto da Ugo2000 Visualizza Messaggio
    Non ho parlato di confine 100mt più a sud, ma di posti di controllo come fossero degli autogrill delle autostrade a 10 km di distanza. Il traffico non di merci o irlandese passa tranquillo e quello dalla NI deve fermarsi di spontanea volontà.
    P.S. non è una mia idea ma una voce che già circola...
    un confine dove i contrabbandieri si fermano di loro volontà non è un confine

    Citazione Originariamente Scritto da Ugo2000 Visualizza Messaggio
    Questo è impossibile, almeno sul breve-medio periodo. Il grosso dell'export britannico passa per Dover dove ogni giorno passano mediamente 7.000 tir, con punte massime a volte di 10-11mila.
    Pensi che Belfast, unico punto di ingresso "clandestino" al mercato unico, possa reggere altri 7mila tir al giorno oltre quelli che già gestisce? Una cittadina di 300mila abitanti con un porto calibrato da decenni per il traffico ridotto tra le due isole, di colpo si trasforma in un hub più grosso di Dover?
    Sarebbe al collasso in 2 giorni.

    Prendiamo ad esempio una azienda di Londra che spedisce a Parigi.
    Fino ad ora è un viaggio quasi diretto di circa 400 km di cui 40 in mare.
    Per "aggirare il WTO" dovrebbero: andare a Liverpool (250km) poi in mare fino a Belfast (250km) poi a Dublino (150km) poi in nave fino alla Normandia (600km) e da lì a Parigi su ruota per altri 450km. Totale circa 1.700km di cui 850km in mare.
    E l'ultima parte della tratta in territorio UE col rischio che se il tir viene fermato per un controllo lo confiscano in automatico perchè non ha fatto i controlli dovuti quando arrivò a Belfast!?!

    A quel punto i costi sarebbero paragonabili a quelli del WTO.

    No, anche tenendo "aperta la porta" nell'Irlanda del Nord, il Mercato Unico sta al sicuro.
    ma no, semplicemente aprirebbero filiali, magazzini e sosterrebbero fabbriche in NI
    “Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
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  8. #2828
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    Predefinito Re: Post Brexit: ecco cos'è accaduto

    Citazione Originariamente Scritto da Conte Oliver Visualizza Messaggio
    un confine dove i contrabbandieri si fermano di loro volontà non è un confine



    ma no, semplicemente aprirebbero filiali, magazzini e sosterrebbero fabbriche in NI
    E questo come aggirerebbe il problema infrastrutturale di Belfast collo di bottiglia?

    Due scenari sono possibili.

    1) Le filiali e magazzini in Irlanda del Nord sono solo “di transito” perché ricevono le merci intese come “prodotto finito” pronto solo per cambiare etichetta da “made in UK” a “made in NI” e poi essere spedite in Irlanda/UE. In questo caso hai il problema già spiegato di un flusso equivalente a 8-9mila tir al giorno che devono entrare a Belfast, un porticciolo dimensionato per un traffico 10 volte inferiore. E spostarsi su una rete ferroviaria e autostradale irlandese anch’essa inadeguata per tali volumi. Impraticabile per decenni.

    2) Le filiali invece sono i centri di vera e propria produzione di tali merci. Ma questo ridurrebbe solo di poco il traffico entrante a Belfast perché cmq dovrebbero arrivare da fuori le materie prime da lavorare o pezzi da assemblare. Non parliamo poi dell’assurdità di tutte le aziende esportatrici (automobili, allevatori di carne ovina o bovina, ecc.) che spostano la produzione in NI spostando così milioni di lavoratori al di là del mare. Fantascienza.

    Le “filiali in NI” non ti liberano dei costi aumentati per i 1.700km (la metà dei quali in mare) di cui parlavo prima. E te ne creano di ulteriori (affitto magazzini, personale da assumere).

    Non puoi pensare di chiudere il raccordo anulare a 3 corsie e dire al traffico ordinario di andare su una tangenziale a 2 corsie che ha già il suo traffico quotidiano. Non senza ristrutturarla con lavori di anni e anni.
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  9. #2829
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    Predefinito Re: Post Brexit: ecco cos'è accaduto

    Hey ragazzi, vi ricordate la grande vittoria sovranista dei britannici che sono riusciti a siglare “un grande accordo commerciale col Giappone” alla faccia della UE??
    Ho scoperto solo di recente un altro aspetto della “grandezza” della vittoria britannica su questo fronte.

    Nel precedente accordo commerciale UE-JPN era prevista una area di quasi totale libero scambio tra i due blocchi, ma con delle quote massime di materiali esportabili dalla UE in Giappone. Dipende ovviamente dalla tipologia di merce.

    Tali quote sono state negoziate a valori un poco più alti dei soliti volumi di export dalla UE al Giappone, sicchè non rappresentano al momento una grossa limitazione all’esportazione.
    Poi il UK si è staccato dalla UE e ha orgogliosamente negoziato il PROPRIO accordo commerciale sovrano con il Giappone che ha confermato quasi tutto l’impianto esistente del trattato UE-JPN ma con alcune modifiche sulle quote: le quote complessive restano quelle di cui sopra, ma il UK potrà esportare in Giappone per la quantità rimanente di quote non utilizzate dalla UE!

    Vuol dire che mano a mano che nel corso degli anni l’export UE verso il Giappone dovesse aumentare fino a saturare la quota prevista, si ridurrà quello del UK per mancanza di quote libere.

    Vittoria sovranista eccezionale!!!

    https://www.gov.uk/guidance/summary-...ff-rate-quotas
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  10. #2830
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    Predefinito Re: Post Brexit: ecco cos'è accaduto

    Intanto le vostre previsioni continuano a fare cilecca. Nel frattempo, grazie alla ritrovata libertà, lunedì aprono tutto.
    E i collaborazionisti stanno reclusi a casa, come è giusto che sia!

    Fosse per me i collaborazionisti dovrebbero stare in gabbia, ma tant'è...

 

 
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