Io a quel referendum votai contro il nucleare... non per l'emozione dopo l'incidente di Fukushima, ma perché conoscendo bene come vanno le cose in Italia sapevo benissimo che un risparmio nella produzione di energia elettrica sarebbe finito nelle mani di Enel o gestori vari e mai, e poi mai, nelle tasche dei consumatori..
Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
.
L'ultimo uomo ad essere entrato in Parlamento con intenzioni oneste.
Non basta negare le idee degli altri per avere il diritto di dire "Io ho un'idea". (G. Guareschi)
Invece se avessimo comperato le "avveniristiche" centrali EPR francesi, che a tutt'oggi NON funzionano ed hanno inanellato ritardi biblici e lievitazioni del costo x4 quello prestabilito,le nostre bollette sarebbero diminuite secondo te?
Perchè questo è il punto della discussione, e cioè che GRAZIE A BERLUSCONI STAVAMO PER BUTTARE UN CENTINAIO DI MILIARDI in un progetto fallimentare, di tutte le centrali disponibili lui aveva scelto semplicemente LE PEGGIORI, e si sapeva già allora! Ovviamente perchè non era lui che le avrebbe pagate; la domanda è, come mai una tale scelta così palesemente sbagliata e costosa? E' stata dettata da pura e semplice inettitudine, oppure c'era sotto qualche ritorno economico per lui e la sua cricca di faccendieri e prenditori? Nel secondo caso si tratterebbe di una condotta criminosa e contraria agli interessi della nazione, dettata da un evidente conflitto di interessi.
I contribuenti dovranno pagare il fallimento dell’industria nucleare francese
Il crack del nucleare francese: conti catastrofici per Areva ed Edf
La voragine degli EPR, i reattori che doveva comprare l’Italia prima del referendum
Gli EPR sono i reattori che Berlusconi doveva comprare da Sarkozy per costruire le 7 nuove centrali nucleari italiane che avrebbero dovuto avviare il rinascimento nucleare italiano, per fortuna ci ha pensato il referendum a risparmiarci questa avventura verso la bancarotta. Forse gli italiani e la politica dovrebbero ringraziare le associazioni che ci hanno evitato questo disastro alla francese.
Quanti guai per il “nuovo” nucleare in Francia e Finlandia
Il “nuovo” nucleare in Francia e Finlandia non smette di accumulare ritardi, ostacoli tecnici, extra costi, dubbi sulla sicurezza e sulla manutenzione dei futuri reattori EPR (European Pressurized Reactor), quelli che il consorzio Areva-Siemens sta costruendo a Flamanville e Olkiluoto.
Partiamo proprio dai guai che stanno rallentando lo sviluppo della centrale finlandese.
Secondo una recentissima nota della compagnia energetica TVO, l’unità EPR da 1.600 MW di potenza installata (OL3) inizierà a produrre stabilmente energia elettrica a luglio 2020, anziché a gennaio di quello stesso anno.
È stato il consorzio Areva-Siemens a comunicare a TVO l’ennesimo posticipo della tabella di marcia per completare l’impianto, poiché i lavori non stanno procedendo al ritmo previsto.
Ora si parla di caricare il combustibile nucleare nel reattore all’inizio del 2020, per poi connettere per la prima volta la nuova unità alla rete elettrica nei 2-3 mesi successivi.
Vedremo se queste saranno le date definitive o se l’entrata in esercizio di Olkiluoto 3 sarà ancora rimandata, com’è stato fatto innumerevoli volte negli ultimi dieci anni: il reattore originariamente avrebbe dovuto cominciare le sue attività nel 2009.
Nucleare Francia, altri tre anni di ritardo per l’Epr di Flamanville
La voragine degli EPR, i reattori che doveva comprare l’Italia prima del referendum
E noi, grazie all'impavido Berlusconi, ne avremmo dovuto comperare 7-8 di queste porcherie.
come siete ridotti comunisti...
si fatica a crederlo, si fatica a crederlo...
Mai la Storia umana ha visto un simile degrado umano, se non forse durante gli oltre tredici secoli di schiavismo muslim di cui non a caso voi comunisti ci volete da trent'anni riempire.
Resterete nei libri di storia, come il peggior cancro dell'umanità.
MIGA MakeItalyGreatAgain (Fai l'Italia Grande Ancora)
che Palamara, Ciuffetti, la Gretina e la Presidentessa di Arcuri siano di lezione: QUESTA VOLTA NIENTE PRIGIONIERI
Ma guarda che se avessimo investito nel nucleare oggi la francia la pagavamo due volte. La prima volta pagavamo areva per farci costruire le centrali e la seconda la pagavamo per farci dare l'energia necessaria dato che ci sarebbero voluti almeno altri 10 anni per costruirle ste centrali. Ammesso che si fossero terminate...
"Voi non avete fermato il vento gli fate solo perdere tempo"
www.forumviola.it
Io non sono comunista, somaro. Non sono neanche di sinistra, solo che detesto che i soldi pubblici vengano sprecati e mal investiti dai politicanti ladri e corrotti di turno. E non serve essere comunista per pensare questo, basta avere un minimo di cervello e di senso dell'onestà