Una Cina, una Yugoslavia, una Russia, una Corea, una Palestina, un'Irlanda. E zero USA
Non per niente @buonsen ho scritto "idea dell'obbligo"... perché in tanti l'han proposto in questi mesi, ma una volta che hai le cure approvate non puoi più sostenere che serve l'obbligo perché è l'unico modo e quindi hai un'argomentazione in meno a sostegno della tesi dell'obbligo
Come rinnovarlo? Ma è ovvio @München con l'ennesimo richiamo vaccinale...
Contagi inglesi sempre in calo.
I casi giornalieri si sono già dimezzati rispetto al picco di una settimana fa.
CIALTRONI.
O forse è proprio perché sanno come funziona @Infinity...
Con tutti i soldi che stan spendendo da qualche parte dovranno pur recuperarli, e basterà mandare ogni tanto in giro le FFdO a controllare per tirarne su un bel po' con le multe...
Coronavirus, "menzogne non solo sul pangolino". Wuhan e il numero di morti 2020: l'ultima terrificante balla comunista
Sull'origine del virus e della pandemia Pechino avrebbe mentito: lo dimostra l'ultimo rapporto demografico dell'Ufficio di statistica , che ha censito la popolazione nel 2020 - 1,411 miliardi di cinesi -, senza citare però il numero di decessi. Probabilmente per evitare confronti con gli anni precedenti. Bisogna accontentarsi così del bilancio ufficiale fornito dalla Cina: 93 mila contagi e 4.743 morti a fine dicembre 2020. Ovvero poco più di tre morti per un milione di abitanti.
In un articolo di Jacques Massey riportato sul Fatto Quotidiano si ripercorrono tutte le tappe, dal 31 dicembre 2019 fino a oggi. L'ultimo giorno di dicembre, infatti, è stato indicato come la data ufficiale dell'identificazione di un nuovo coronavirus in Cina. Era stato individuato nel mercato del pesce di Wuhan alcuni giorni prima, il 16 dicembre. Il sospetto, però, è che sia iniziato tutto molto tempo prima: una fonte di Mediapart, membro del team di esperti internazionale di sicurezza creato dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, sostiene che "un membro cinese del gruppo aveva segnalato la presenza del nuovo virus a Wuhan da settembre 2019”. Poi a febbraio 2020 la tesi del pangolino: alcuni ricercatori dell'Università di agricoltura della Cina del sud assicurarono di aver trovato nella sequenza genomica di un virus dei pangolini il 99% di elementi in comune con il Sars-CoV-2. Secondo loro, quindi, sarebbe stato questo piccolo animale simile al formichiere a fare da tramite nel processo di contaminazione dal pipistrello all'uomo. La tesi, però, non è stata dimostrata e, secondo Massey, sarebbe servita a Pechino per accantonare ipotesi alternative, come la creazione del virus in laboratorio.
A giugno 2020 invece avrebbe trovato conferma la tesi della nascita del Covid in laboratorio: stando a uno studio del collettivo di scienziati Drastic, nel giugno 2019 l'università di Wuhan era stata stata ispezionata ed era emerso un ambiente precario, con la mancanza di pareti divisorie tra le diverse zone di sperimentazione, misure di sicurezza scarse e attrezzature per studenti inadeguate. Pochi mesi fa, invece, nel gennaio 2021, tredici esperti dell'Oms sono andati a Wuhan per elaborare un rapporto sulle cause della malattia, ma non è stata lasciata loro la minima libertà di documentare l'indagine.
https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/28108107/coronavirus-menzogne-non-solo-pangolino-wuhan-numero-morti-2020-ultima-terrificante-balla-comunista.html
delinquenti assassini comunisti cinesi.
Green Pass, il durissimo intervento di Massimo Cacciari: "Roba da regime dispotico. Sperimentazione di massa, non si può tacere"
Picchia durissimo, Massimo Cacciari, voce per definizione fuori dal coro. Picchia durissimo contro il Green Pass obbligatorio, bollato come "da regine dispotico". Il tutto in un intervento pubblicato dall'Istituto italiano degli studi filosofici di Napoli, a doppia firma: quella di Cacciari e quella dell'altro celebre filosofo, Giorgio Agamben.
Di seguito, il testo integrale
La discriminazione di una categoria di persone, che diventano automaticamente cittadini di serie B, è di per sé un fatto gravissimo, le cui conseguenze possono essere drammatiche per la vita democratica. Lo si sta affrontando, con il cosidetto green pass, con inconsapevole leggerezza. Ogni regime dispotico ha sempre operato attraverso pratiche di discriminazione, all’inizio magari contenute e poi dilaganti. Non a caso in Cina dichiarano di voler continuare con tracciamenti e controlli anche al termine della pandemia.
E varrà la pena ricordare il ‘passaporto interno’ che per ogni spostamento dovevano esibire alle autorità i cittadini dell’Unione Sovietica. Quando poi un esponente politico giunge a rivolgersi a chi non si vaccina usando un gergo fascista come ‘li purgheremo con il green pass’ c’è davvero da temere di essere già oltre ogni garanzia costituzionale. Guai se il vaccino si trasforma in una sorta di simbolo politico-religioso. Ciò non solo rappresenterebbe una deriva anti-democratica intollerabile, ma contrasterebbe con la stessa evidenza scientifica.
Nessuno invita a non vaccinarsi! Una cosa è sostenere l’utilità, comunque, del vaccino, altra, completamente diversa, tacere del fatto che ci troviamo tuttora in una fase di ‘sperimentazione di massa’ e che su molti, fondamentali aspetti del problema il dibattito scientifico è del tutto aperto. La Gazzetta Ufficiale del Parlamento europeo del 15 giugno u.s. lo afferma con chiarezza: «È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, anche di quelle che hanno scelto di non essere vaccinate». E come potrebbe essere altrimenti?
Il vaccinato non solo può contagiare, ma può ancora ammalarsi: in Inghilterra su 117 nuovi decessi 50 avevano ricevuto la doppia dose. In Israele si calcola che il vaccino copra il 64% di chi l’ha ricevuto. Le stesse case farmaceutiche hanno ufficialmente dichiarato che non è possibile prevedere i danni a lungo periodo del vaccino, non avendo avuto il tempo di effettuare tutti i test di genotossicità e di cancerogenicità. ‘Nature’ ha calcolato che sarà comunque fisiologico che un 15% della popolazione non assuma il vaccino. Dovremo dunque stare col pass fino a quando?".
Dunque, Cacciari e Agamben arrivano alle conclusioni, altrettanto dure: "Tutti sono minacciati da pratiche discriminatorie. Paradossalmente, quelli ‘abilitati’ dal green pass più ancora dei non vaccinati (che una propaganda di regime vorrebbe far passare per ‘nemici della scienza’ e magari fautori di pratiche magiche), dal momento che tutti i loro movimenti verrebbero controllati e mai si potrebbe venire a sapere come e da chi. Il bisogno di discriminare è antico come la società, e certamente era già presente anche nella nostra, ma il renderlo oggi legge è qualcosa che la coscienza democratica non può accettare e contro cui deve subito reagire". Parole pesantissime, quelle dei due filosofi.
https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/28115896/green-pass-durissimo-intervento-massimo-cacciari-roba-regime-dispotico-sperimentazione-massa-non-si-puo-tacere.html
sulla enorme cazzata del green pass ci è arrivato pure Cacciari. Ma Speranza cosa aspetta a dimettersi?