Iran: Ahmadinejad accusa Stati Uniti per attentato di ieri

NEW YORK - Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, ha addossato a quelli che ha definito ''mercenari'' degli Usa la responsabilita' dell'attentato avvenuto ieri durante una parata militare nella citta' di Mahabad, nel nord-ovest dell'Iran, in cui sono morte 12 persone e altre decine sono rimaste ferite. Mentre la polizia ha detto di avere arrestato due persone nelle indagini sull'esplosione. ''Questo crimine selvaggio, commesso da mercenari della potenza arrogante contro civili innocenti, ha rivelato ancora una volta la vera natura dei cosiddetti difensori dei diritti umani e aggiunto un nuovo episodio alle atrocita' del sistema corrotto e oppressore che domina il mondo'', ha affermato Ahmadinejad, citato dall'agenzia iraniana Irna, da New York, dove oggi parlera' all'Assemblea generale dell'Onu. Intanto il sito della radiotelevisione di Stato scrive che due sospetti sono stati arrestati dopo l'attentato, ma non fornisce alcuna precisazione al riguardo.

IRAN: AHMEDINEJAD, UNA BOMBA NUCLEARE NON SAREBBE UTILE - Il presidente iraniano Mahmud Ahmedinejad afferma che un ordigno nucleare ''non sarebbe utile'' e non interessa all'Iran. ''Le minacce al mondo vengono dalle bombe in possesso'' di Usa e Israele, secondo Ahmadinejad. L'assemblea generale dell'Aiea esamina oggi a Vienna una risoluzione, proposta dai paesi arabi membri dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, per far firmare allo Stato ebraico il Trattato di non proliferazione.



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