Incostituzionale negare la casa agli stranieri, la Consulta spalanca le porte agli ir

[Iside]

Ecco, queste cose ti fanno rivalutare il virus...

Purtroppo i colpevoli la fanno franca... lol Scherzo eh! Non vorrei che Qualcuno chiami la Polizia Postale

[mailander]

Ma è possibile che non ci si può opporre a queste sentenze ignobili?

Naturalmente è possibile: essendo una "convenzione" va da sè che quei "convenuti" che l'han firmata possano usare il meccanismo burocratico previsto dalla medesima Convenzione. Lo devono usare ma non lo fanno.

Bisogna farlo, ma lo deve fare CHI ha il potere di farlo. Notoriamente, quando hanno il potere fanno altro.

Se invece di organizzare "soltanto" il partito, i partiti organizzassero "anche" il popolo, potrebbe poi (questo è il problema) anche FARLO il popolo in quel modo organizzato.

Paressemi lapalissianico.

[alfa-beta]

Nella cacca anche la regione Toscana :


Ma se la residenza non può essere requisito per l’accesso al bando Erp, che dovrebbe riguardare solo il bisogno e la complessiva situazione di disagio reddituale e sociale della famiglia che la pone nell’impossibilità di accedere ad alloggi a prezzo di mercato, allora anche la legge 2/2019 della Regione Toscana non ha “basi” sicure. Ne sono sicuri i sindacati che intervengono sulla questione.


https://www.stamptoscana.it/legge-er...va-modificata/


Autogoal

[Eric Draven]

https://www.ilgiornale.it/news/polit...a-1838295.html


Incostituzionale negare la casa agli stranieri, la Consulta spalanca le porte agli irregolari
Sentenza choc: "Alloggio popolare anche a chi non è residente da tempo"

Chiara GianniniMar, 10/03/2020

La nuova sentenza della Corte costituzionale è destinata a far discutere. La Consulta ha infatti stabilito, con la sentenza 44 depositata lunedì 9 marzo, che «è irragionevole negare l'accesso all'edilizia residenziale pubblica (ovvero le case popolari) a chi, italiano o straniero, al momento della richiesta non sia residente o non abbia un lavoro nel territorio della Regione da almeno cinque anni».


La relatrice, Daria De Pretis, ha esposto i termini della decisione spiegando come la censura fosse stata sollevata dal Tribunale di Milano sul requisito «della residenza o dell'occupazione ultraquinquennale stabilito dalla legge della Regione Lombardia 16 del 2016 per accedere ai servizi abitativi (articolo 22, primo comma, lettera b)».

Come si legge nelle motivazioni, «questo requisito, infatti, non ha alcun nesso con la funzione del servizio pubblico in questione, che è quella di soddisfare l'esigenza abitativa di chi si trova in una situazione di effettivo bisogno».

Il requisito delle residenza per 5 o più anni, insomma, ai fini della concessione dell'alloggio popolare non ha giustificazione perché non costituisce indice «di un'elevata probabilità di permanenza», ma anche perché il fatto che il richiedente sia radicato sul territorio non costituisce metro per l'esclusione dal diritto di avere un alloggio.

Il periodo di cinque anni potrebbe quindi essere fondamentale solo per la formazione delle graduatorie. Per la Corte la norma viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza perché discrimina una fascia di persone.

Oltretutto, secondo i giudici che hanno emesso la sentenza, quella stessa norma va a contrastare anche con il principio di uguaglianza sostanziale, perché il requisito temporale richiesto contraddice la funzione sociale dell'edilizia residenziale pubblica. Un problema, quello delle case popolari, molto sentito anche a causa del numero degli stranieri che negli anni hanno superato per assegnazioni e in graduatoria moltissimi cittadini italiani.

La legge in questione era stata approvata nel 2016 dal governo presieduto da Roberto Maroni e guidato dalla Lega, che tutt'oggi è al governo della Regione Lombardia. Nella stessa come requisito si richiedeva la prova della «residenza anagrafica» per accedere alla graduatoria per le case popolari. Il requisito andava a escludere gli extracomunitari che da poco sono sul territorio nazionale.

Requisito che aveva fatto scaturire la protesta di numerose associazioni legate al mondo dell'accoglienza. Già alcuni anni fa proprio la Lega aveva proposto di estendere la durata della permanenza sul territorio a 15 anni. Ora, però, con questa sentenza si va ad annullare la possibilità che i cittadini italiani possano avere la priorità sugli stranieri. Con la conseguenza di inevitabili proteste e polemiche che, questo è certo, potranno scaturire sia da parte di chi difende il diritto alla casa per i residenti che degli stessi richiedenti.

è giunta l'ora di cambiare i giudici costituzionali.

[Eric Draven]

Nella cacca anche la regione Toscana :


Ma se la residenza non può essere requisito per l’accesso al bando Erp, che dovrebbe riguardare solo il bisogno e la complessiva situazione di disagio reddituale e sociale della famiglia che la pone nell’impossibilità di accedere ad alloggi a prezzo di mercato, allora anche la legge 2/2019 della Regione Toscana non ha “basi” sicure. Ne sono sicuri i sindacati che intervengono sulla questione.


https://www.stamptoscana.it/legge-er...va-modificata/


Autogoal

al di là di Lombardia o Toscana, di Lega o PD, che da parte della Consulta venga una decisione che nei fatti e non in punta di diritto mette le aministrazioni locali in condizioni di inoperabilità ed apre a dei conflitti sociali non prevedibili, è molto grave.

le norme che prevedono la preferenza agli italiani nei confronti degli stranieri non rispondono solo ad astratti principi di uguaglianza, ma alla concreta necessità di rispondere all'esigenza di giustizia sociale e di tutela di una comunità.

se invece i giudici costituzionali sono contenti del loro esercizio intellettuale e se ne fottono del fatto che potrebbe anche essere che qualcuno che è in graduatoria da anni e si vede sopravanzato dallo straniero che è qui da pochi anni e ha ottenuto dei documenti sulla base di una sanatoria motivata solo dal fatto che sennò il PD non lo vota più nessuno, possa perdere la ragione fare qualche cazzata.

con poi le solite accuse di oddio il razzismo oddio la discriminazione ecco Hitler alla porta. che poi portano solo ad aumentare la frattura sociale ed a rendere la posizione degli stranieri, che magari sono davvero brave persone, insostenibile.

[Dr. Mabuse]

https://www.ilgiornale.it/news/polit...a-1838295.html


Incostituzionale negare la casa agli stranieri, la Consulta spalanca le porte agli irregolari
Sentenza choc: "Alloggio popolare anche a chi non è residente da tempo"

Chiara GianniniMar, 10/03/2020

La nuova sentenza della Corte costituzionale è destinata a far discutere. La Consulta ha infatti stabilito, con la sentenza 44 depositata lunedì 9 marzo, che «è irragionevole negare l'accesso all'edilizia residenziale pubblica (ovvero le case popolari) a chi, italiano o straniero, al momento della richiesta non sia residente o non abbia un lavoro nel territorio della Regione da almeno cinque anni».


La relatrice, Daria De Pretis, ha esposto i termini della decisione spiegando come la censura fosse stata sollevata dal Tribunale di Milano sul requisito «della residenza o dell'occupazione ultraquinquennale stabilito dalla legge della Regione Lombardia 16 del 2016 per accedere ai servizi abitativi (articolo 22, primo comma, lettera b)».

Come si legge nelle motivazioni, «questo requisito, infatti, non ha alcun nesso con la funzione del servizio pubblico in questione, che è quella di soddisfare l'esigenza abitativa di chi si trova in una situazione di effettivo bisogno».

Il requisito delle residenza per 5 o più anni, insomma, ai fini della concessione dell'alloggio popolare non ha giustificazione perché non costituisce indice «di un'elevata probabilità di permanenza», ma anche perché il fatto che il richiedente sia radicato sul territorio non costituisce metro per l'esclusione dal diritto di avere un alloggio.

Il periodo di cinque anni potrebbe quindi essere fondamentale solo per la formazione delle graduatorie. Per la Corte la norma viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza perché discrimina una fascia di persone.

Oltretutto, secondo i giudici che hanno emesso la sentenza, quella stessa norma va a contrastare anche con il principio di uguaglianza sostanziale, perché il requisito temporale richiesto contraddice la funzione sociale dell'edilizia residenziale pubblica. Un problema, quello delle case popolari, molto sentito anche a causa del numero degli stranieri che negli anni hanno superato per assegnazioni e in graduatoria moltissimi cittadini italiani.

La legge in questione era stata approvata nel 2016 dal governo presieduto da Roberto Maroni e guidato dalla Lega, che tutt'oggi è al governo della Regione Lombardia. Nella stessa come requisito si richiedeva la prova della «residenza anagrafica» per accedere alla graduatoria per le case popolari. Il requisito andava a escludere gli extracomunitari che da poco sono sul territorio nazionale.

Requisito che aveva fatto scaturire la protesta di numerose associazioni legate al mondo dell'accoglienza. Già alcuni anni fa proprio la Lega aveva proposto di estendere la durata della permanenza sul territorio a 15 anni. Ora, però, con questa sentenza si va ad annullare la possibilità che i cittadini italiani possano avere la priorità sugli stranieri. Con la conseguenza di inevitabili proteste e polemiche che, questo è certo, potranno scaturire sia da parte di chi difende il diritto alla casa per i residenti che degli stessi richiedenti.

[Sparviero]

è giunta l'ora di cambiare i giudici costituzionali.

magari dargli una corona

[mailander]

è giunta l'ora di cambiare i giudici costituzionali.

Mi permetto una aggiunta (non) necessaria: il rispetto e la esecuzione delle Convenzioni internazionali, ivi compresa la A/Res.2106 che ho citato, son comandati dal Art.3 del Codice Penale e dal Art.3 Legge Cost. 18 ottobre 2001 essendo normativa “italiana” cogente.

Di cui lorsignori se ne fregano con sovrano disprezzo, perlomeno finquando non cominceremo ad eleggere “inter nos” il potere esecutivo ed anche il potere giudiziario senza chiedere il permesso a nessuno, se stiamo già eleggendo il potere legislativo non si capisce CHI diavolo stia “eleggendosi” gli altri due poteri.

Cioè si capisce. Chiaramente la elezione del solo potere legislativo non basta, anzi non ha senso o meglio, se basta …basta alla casta.

[Gianluca C.]

Se uno e straniero come fa ad essere cittadino?

Sarà cittadino del paese di provenienza, non trovi?

[vanni fucci]

E' noto che accertare le proprietà immobiliari a casa loro dei cittadini stranieri residenti in Italia o verificare quanto dichiarano è praticamente impossibile.