Originariamente Scritto da
Kobra
Volendo tornare indietro ai primi giorni di questa ... "disgrazia", ricordiamo bene che, all'inizio,
l'Italia fu la prima nazione a bloccare gli arrivi dalla Cina e per questo fu ampiamente criticata anzitutto da cinesi ma, poi, anche da certa nostra stampa e da certi politicanti "lumbard" che ritenevano eccessivo quel provvedimento che avrebbe limitato il nostro import-export.
Dopo qualche giorno qualcuno si accorse che se la gente non arrivava più direttamente dalla Cina poteva tranquillamente entrare da altri paesi dell'euro-peretta del cazzo come Francia e, soprattutto, Germania.
Ma si sa, in nome del nostro asservimento alla sé dicente "unione", molti si dedicarono alle polemiche antigovernative ma
nessuno ritenne di porsi il problema anche perché in Germania non c'erano casi di contagio.
Poi arrivano i primi casi a Lodi e Vo' Euganeo ma l'impressione generale era che trattavasi di casi isolati e, soprattutto, qualcuno disse trattarsi di
"poco più che un'influenza" anche se chi lo disse adesso sta in quarantana.
Dopo di che la situazione è precipitata, siamo in piena emergenza sanitaria e gli italiani sono descritti come gli
"untori del mondo".
Un bel salto di qualità...
Insomma, se adesso siamo la seconda nazione al mondo con il maggior numero di decessi dopo la Cina, dov'è che abbiamo sbagliato?
E se adesso siamo qui a chiedere "flessibilità" alla solita euro-peretta del cazzo, nessuno ha le palle per dire che, forse, la responsabilità è di quei nostro colleghi tedeschi e franzosi che avrebbero dovuto anch'essi bloccare le frontiere dalla Cina?