Niente minareti... e poi?

[Malaparte]

Un discorso come quello di Biffi sull'immigrazione islamica non credo sia poi tanto utopico.
E' solamente questione di volontà.
Se stiamo a guardare a ciò che sembra fattibile o possibile, allora dobbiamo accontentarci di dire no ai minareti e alle moschee. Se uno vuole risolvere il problema alla radice 'moralizzando' la nostra società o abolendo la Carta dei diritti umani e la mentalità ad essa connessa, allora tanti auguri: io sono con lui, ma non mi dica che una cosa del genere è fattibile, mentre espellere chi è incompatibile con noi no.

Di certo è impossibile espellerli tutti, specie per questioni razziali, in ogni caso mi chiedo, se anche li dovessimo espellere, lo faremmo in nome di cosa? Del tentativo utopico di rimettere in piedi una società oggettivamente agonizzante...
Alla quale io personalmente non mi sento di appartenere... O almeno non vorrei appartenerle...

[Ungeheuer]

Di certo è impossibile espellerli tutti, specie per questioni razziali, in ogni caso mi chiedo, se anche li dovessimo espellere, lo faremmo in nome di cosa? Del tentativo utopico di rimettere in piedi una società oggettivamente agonizzante...
Alla quale io personalmente non mi sento di appartenere... O almeno non vorrei appartenerle...

sicuramente la nostra società peggiora di decennio in decennio, di anno in anno, raggiungendo sempre più il fondo, e proprio quando sembra averlo toccato, ancora più affondo. bisogna vedere se è possibile frenare o se vai per forza a sbattere, cmq nel secondo caso il problema delle esigue forme di resistenza all'islam degli occidentali non me lo porrei proprio

[Giò]

Di certo è impossibile espellerli tutti, specie per questioni razziali, in ogni caso mi chiedo, se anche li dovessimo espellere, lo faremmo in nome di cosa? Del tentativo utopico di rimettere in piedi una società oggettivamente agonizzante...
Alla quale io personalmente non mi sento di appartenere... O almeno non vorrei appartenerle...

Non ho parlato di razza, ma comunque è naturale che chi ci è affine si assimili a noi e chi invece non lo è non si assimili. Voler costringere di fatto una persona all'assimilazione significa andare contro la natura stessa.
Ma anche andando al di là di questo discorso che potrebbe sembrare troppo "romantico" non puoi comunque fare a meno di constatare che tu in questa società 'agonizzante' ci vivi, così come ci vivo io e ci vivono tutti gli altri.
E se un giorno mi dovesse capitare, per caso, di dovermi esprimere tramite lo strumento referendario sull'opportunità o meno della costruzione di un minareto o di una moschea non mi farei troppe pippe mentali sulla Weltaschauung di chissà chi e voterei contro la costruzione.
Questo non salverà l'Occidente? Boh, forse. Pretendere di avere una risposta certa e sicura al 100% significa peccare di superbia.
Di certo, non metto limiti alla Provvidenza, ma è un qualcosa che esula dagli uomini.

[Giò]

sicuramente la nostra società peggiora di decennio in decennio, di anno in anno, raggiungendo sempre più il fondo, e proprio quando sembra averlo toccato, ancora più affondo. bisogna vedere se è possibile frenare o se vai per forza a sbattere, cmq nel secondo caso il problema delle esigue forme di resistenza all'islam degli occidentali non me lo porrei proprio

Vero anche questo.

[Malaparte]

Non ho parlato di razza, ma comunque è naturale che chi ci è affine si assimili a noi e chi invece non lo è non si assimili. Voler costringere di fatto una persona all'assimilazione significa andare contro la natura stessa.
Ma anche andando al di là di questo discorso che potrebbe sembrare troppo "romantico" non puoi comunque fare a meno di constatare che tu in questa società 'agonizzante' ci vivi, così come ci vivo io e ci vivono tutti gli altri.
E se un giorno mi dovesse capitare, per caso, di dovermi esprimere tramite lo strumento referendario sull'opportunità o meno della costruzione di un minareto o di una moschea non mi farei troppe pippe mentali sulla Weltaschauung di chissà chi e voterei contro la costruzione.
Questo non salverà l'Occidente? Boh, forse. Pretendere di avere una risposta certa e sicura al 100% significa peccare di superbia.
Di certo, non metto limiti alla Provvidenza, ma è un qualcosa che esula dagli uomini.

Non metto in dubbio che in condizioni normali sia preferibile vivere in una società più o meno monorozziale e monoculturale... Ma mi chiedo perché dovrei trovarmi meglio con un italiano piuttosto che con chiunque altro, oggi come oggi, dato che probabilmente non abbiamo in comune molto più di quanto ne abbiamo io e un negro, lingua a parte (naturalmente non sempre, ma in buona parte dei casi)

[Orco Bisorco]

Non metto in dubbio che in condizioni normali sia preferibile vivere in una società più o meno monorozziale e monoculturale... Ma mi chiedo perché dovrei trovarmi meglio con un italiano piuttosto che con chiunque altro, oggi come oggi, dato che probabilmente non abbiamo in comune molto più di quanto ne abbiamo io e un negro, lingua a parte (naturalmente non sempre, ma in buona parte dei casi)

In effetti questo è vero. Anch'io mi sento abbastanza 'alieno' rispetto a gran parte dei miei 'connazionali' (pare che quest'ultima parola non abbia neanche più un senso).

[Orco Bisorco]

Comunque, appurato che c'è rimasto ben poco da difendere, accomodarsi alle pretese straniere mi sembra ulteriore benzina sul fuoco.

Ma tra l'altro io non dico che non possano vivere minoranze arabe\musulmane in Italia, anzi perchè no? In fondo nelle grandi città c'è sempre stato il c.d. scambio culturale (in zone provinciali\paesane anche no). Il problema è che in un momento storico come questo si tratta piuttosto di annullamento culturale (reciproco), e quindi accettare l'immigrazione in toto (quindi anche quella islamica) significherebbe peggiorare le cose, dare il colpo di grazia ad una società già agonizzante. In momenti di forza (culturale, politica, ecc.) sarebbe gestibile una situazione di 'pseudo-integrazione', oggi no, oggi crea solamente conflitto e disagio. Si tratta di una mole enorme di persone per cui la nazione italiana (che rispetto alla Francia almeno razzialmente non è cosi' defunta) finirebbe per soccombere definitivamente.

[Giò]

Non metto in dubbio che in condizioni normali sia preferibile vivere in una società più o meno monorozziale e monoculturale... Ma mi chiedo perché dovrei trovarmi meglio con un italiano piuttosto che con chiunque altro, oggi come oggi, dato che probabilmente non abbiamo in comune molto più di quanto ne abbiamo io e un negro, lingua a parte (naturalmente non sempre, ma in buona parte dei casi)

Non saprei, ti trovi più coi negri o gli arabi o gli zingari che con un italiano 'tuo simile'?
Io - al di là di possibili simpatie o antipatie - preferisco avere un vicino di casa italiano o quanto meno della mia razza piuttosto che appartenente alle categorie sopra citate.

[Canaglia]

Senza minareto, rimane la moschea e rimane la gente che la frequenta.
In pratica, il solito falso problema, come il burqa

[Canaglia]

Non saprei, ti trovi più coi negri o gli arabi o gli zingari che con un italiano 'tuo simile'?
Io - al di là di possibili simpatie o antipatie - preferisco avere un vicino di casa italiano o quanto meno della mia razza piuttosto che appartenente alle categorie sopra citate.

Lo studente fuorisede che abita di fianco a me, è fuoricorso da 10 anni, sopravvive ascoltando Caparezza 24 ore al giorno con i soldi che mamma e papà gli spediscono dal paesello in Salento è della mia stessa razza?
Dipende che valore si da al concetto di Razza