Lazzaro felice è un film del 2018 di Alice Rohrwacher.
Lazzaro è un giovane contadino di neanche vent'anni che vive in una località immaginaria nota come "L'Inviolata". La sua vita è in pace col mondo, mentre si mette a disposizione di tutti. La sua bontà d'animo, che viene scambiata per stupidità, viene sfruttata sia dagli altri mezzadri miserabili e analfabeti, della piantagione di tabacco, sia da Tancredi, figlio viziato della marchesa Alfonsina De Luna, donna dal carattere forte e duro, nota anche come "la regina delle sigarette". Tancredi convince Lazzaro ad inscenare un suo rapimento, portando così al disfacimento della tenuta e all'arresto della marchesa De Luna, colpevole di aver tenuto quei contadini all'oscuro della fine della mezzadria e dell'avvento della modernità per poterli continuare a trattare come servi. Liberati dai carabinieri, i contadini spaesati arrivano nel mondo reale, finendo ad affollare i tanti emarginati e gli ultimi di una periferia italiana fittizia, dove moltissimo tempo dopo vi giunge anche Lazzaro redivivo ed eternamente giovane, che scende nel mondo contemporaneo a cercare i suoi ex compagni di vita, molti dei quali sono tutti scomparsi, assistendo come un santo a tante miserie umane e materiali. Una metafora non molto nascosta del difficile trapasso dal vecchio mondo rurale ingiusto ad un mondo nuovo industriale, dove il progresso è un inganno