Ha senso la considerazione che dal punto di vista delle malattie, più una specie si diffonde più diventa vulnerabile in quanto aumentano sia la probabilità di contrarre un virus che quella di diffonderla a causa della continuità tra la disposizione di tutte le popolazioni che compongono quella specie.
Sette miliardi di esseri umani hanno più probabilità di far convertire un virus animale in un virus umano rispetto a sette milioni, l'assenza di discontinuità tra le aree abitative fa in modo che si diffonda dappertutto, i mezzi di trasporto aumentano in modo esponenziale la velocità della sua diffusione.