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    Predefinito GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    https://www.maurizioblondet.it/genealogia-di-bill-gates-eugenetici-malthusiani-vaccinatori/


    GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    Maurizio Blondet 5 Aprile 2020


    “Non vogliamo avere molte persone guarite …”

    Così Bil Gates a minuto 33.45 della intervista alla TED, una tv non profit. “Per essere chiari, stiamo provando – attraverso la chiusura negli Stati Uniti – a ad avere meno dell’uno per cento della popolazione infetta”-

    Confessando così che il suo scopo è di non avere gente immunizzata naturalmente, ma gente in pericolo di essere infettata, a cui somministrare i vaccini. Che sta preparando.

    Ne dà tante di interviste in questi giorni. E parla come fosse lui il presidente. Intimando: “Lockdown, lockdown!”

    Un’abitudine al comando che gli viene dalla famiglia. Sta cominciando ad emergere la sua genealogia, al di là della narrativa leggendaria che lo vuole un giovinetto geniale, figlio di nessuno, che in un garage fa le sue prime scoperte di software-

    S’introduca il nonno, il pastore battista Frederick Taylor Gates (1853-1929) co-azionista della Standard Oil, ed intimo consigliere i John D. Rockefeller, per il quale inventò, organizzò secondo una precisa ideologia il sistema di “donazioni filantropiche” esentasse del miliardario.


    Frederick T. Gates
    In Usa, le donazioni in beneficenza sono esenti da tasse. Sono anche deducibili dai redditi, il che consente ai miliardari di ridurre il loro imponibile, evitando lo scaglione superiore di prelievo. Per questo praticano così attivamente la “beneficenza” (charity).

    Assillato dai richiedenti da quando era diventato una celebrità, John D. Rockefeller, il capostipite padrone della Standard Oil versava 100 dollari qua e 200 là, alla vedova e all’orfano.

    Errore, gli spiego l’amico Gates: bisogna versare con continuità somme ragguardevoli organizzazioni filantropiche appositamente create, onde dare continuità alle loro attività. Che non è sfamare la vedova e l’orfano al dettaglio, bensì attuare politiche “sociali” e sanitarie nel senso voluto – voluto dai miliardari.

    E’ stato quindi nonno Gates a creare, nel 1913, la Rockefeller Foundation: il primo strumento in cui, sotto la voce beneficenza, i miliardari americani attuano la forma di “ingegneria sociale” e di politica che desiderano imporre ai governi.

    Ogni altra “foundation” , fino alla Open Society di Soros, sono create su quel modello originale. Di fatto, prestigiosi uffici studi (basti dire che la Rockefeller ha selezionato e promosso personalità come Henry Kissinger) al servizio del padronato, ma in regime di paradiso fiscale. Quando leggete “no profit foundation”, è di quello che si tratta.

    E sotto la direzione di nonno Gates, che fu il ”fiduciario” della Rockefeller Foundation fin dalla sua fondazione nel 1913, la filantropica istituzione finanziò tre filoni : le cattedre di medicina, quelle di “scienze sociali” (il controllo dell’opinione pubblica attraverso la sociologia) e l’eugenetica.

    L’eugenetica, la selezione scientifica dei “migliori” (in senso darwiniano) e la sterilizzazione dei “peggiori”, fu notoriamente praticata in Usa molto prima che nella Germania hitleriana. Nel 1909 almeno tre stati (fra cui la California) si diedero leggi che imponevano la sterilizzazione di elementi “inadatti” delle classi subalterne.

    La Carnegie Institution, la Rockefeller Foundation e la famiglia Harriman (ferrovie) finanziavano sistematicamente le cattedre di “scienza eugenetica” che perciò spuntavano come funghi a Stanford, a Yale, ad Harvard e a Princeton.

    In Mein Kampf , pubblicato nel 1924, Hitler cita con lode l’ideologia eugenica americana. Fin dal 1926 la Rockefeller Foundation finanziò ampiamente il Kaiser Wilhelm Institute of Anthropology, Human Heredity ed Eugenics di Berlino, che in seguito ispirò e condusse esperimenti di eugenetica nel Terzo Reich . E continuò fino al 1939, quando le felice collaborazione in scienze razziali fu interrotta dalla guerra.

    Ma riprese dopo. Nel 1949 un prestigioso esponente fuoriuscito del Kaiser Wilheml Institute di Berlino, Otmar Freiherr von Verschuer, fu nominato membro corrispondente della nuova società americana di genetica umana, organizzata da eugenologi e genetisti americani. Verschuer era il maestro di Joseph Mengele, il ben noto medico e pediatra.

    Eugenetica e malthusianesimo sono dunque la vera passione e scopo filantropico della famiglia Gates. Vi sono perfino studi che accusano nonno Gates di essere il colpevole della epidemia di influenza “spagnola”, che nel 1918 uccise più uomini di quanti ne uccise la grande guerra. Come noto, la “spagnola” non venne dalla Spagna, e nemmeno dai fronti europei; la portarono soldati americani già infetti

    Come dimostrato dalle autopsie sui morti riesumati, non furono uccisi dal virus influenzale, bensì da una infezione polmonare batterica, di streptococchi. E la Fondazione Rockefeller aveva distribuito ampiamente (anche nel Regno Unito) una quantità di vaccini, fra cui quello anti-meningococco, per prevenire le epidemie fra la truppa. Vaccini del tutto sperimentali, rozzamente concepiti e fabbricati.

    Il primo caso di “spagnola” fu rilevato a Fort Riley, nel Kansas nel 1918. Ora, proprio lì la Rockefeller Foundation somministrò il vaccino promosso da nonno Gates contro la meningite batterica a 4.700 soldati, un siero tratto dal cavallo.

    Lo stesso Frederick Gates ne dà relazione:

    UN RAPPORTO SULLA VACCINAZIONE E SULLE OSSERVAZIONI DELL’ANTIMENINGITE SUGLI AGGLUTININI NEL SANGUE DEI CARRIERI DEL MENINGOCOCCO CRONICO
    di Frederick L. Gates
    dell’ospedale di base, Fort Riley, Kansas e del Rockefeller Institute for Medical Research, New York.
    Ricevuto il 1918 il 20 luglio

    A Fort Riley la malattia si manifestò subito, lo stesso giorno della terza vaccinazione, ed in forma esplosiva.

    Un precedente molto sinistro. Che non può non essere noto e raccontato nelle cronache familiari, il Bill Gates nipote cos imperativamente assertivo sulla necessità di vaccinare “tutti” e nel frattempo, di rinchiudere tutti.

    Può averglielo raccontato il papà, William Gates sr,., il figlio di Frederick. Avvocato,rimasto intimo della nuova generazione Rockefeller, papà Gates è stato a lugno nel consiglio direttivo della Planned Parenthood, òa “filantropica” fondazione promotrice della legislazione sull’aborto, oggi fabbrica di aborti e delle vendite di materiale estratto dai feti abortiti.


    Gates padre è al centro, fra i suoi cari amici. Li unisce una passione: la riduzione delle bocche inutili.
    Una passione condivisa da un altro miliardario:

    https://www.controinformazione.info/...e-la-famiglia/

  2. #2
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    Predefinito Re: GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    Guerra.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  3. #3
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    Predefinito Re: GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    il titolo mi ha rammentato questa l'intervista di Fusaro di 5 anni fa
    comunità-famiglia vs individuo-consumatore



  4. #4
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    Predefinito Re: GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    Citazione Originariamente Scritto da Maxadhego Visualizza Messaggio
    https://www.maurizioblondet.it/genealogia-di-bill-gates-eugenetici-malthusiani-vaccinatori/


    GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    Maurizio Blondet 5 Aprile 2020


    “Non vogliamo avere molte persone guarite …”

    Così Bil Gates a minuto 33.45 della intervista alla TED, una tv non profit. “Per essere chiari, stiamo provando – attraverso la chiusura negli Stati Uniti – a ad avere meno dell’uno per cento della popolazione infetta”-

    Confessando così che il suo scopo è di non avere gente immunizzata naturalmente, ma gente in pericolo di essere infettata, a cui somministrare i vaccini. Che sta preparando.

    Ne dà tante di interviste in questi giorni. E parla come fosse lui il presidente. Intimando: “Lockdown, lockdown!”

    Un’abitudine al comando che gli viene dalla famiglia. Sta cominciando ad emergere la sua genealogia, al di là della narrativa leggendaria che lo vuole un giovinetto geniale, figlio di nessuno, che in un garage fa le sue prime scoperte di software-

    S’introduca il nonno, il pastore battista Frederick Taylor Gates (1853-1929) co-azionista della Standard Oil, ed intimo consigliere i John D. Rockefeller, per il quale inventò, organizzò secondo una precisa ideologia il sistema di “donazioni filantropiche” esentasse del miliardario.


    Frederick T. Gates
    In Usa, le donazioni in beneficenza sono esenti da tasse. Sono anche deducibili dai redditi, il che consente ai miliardari di ridurre il loro imponibile, evitando lo scaglione superiore di prelievo. Per questo praticano così attivamente la “beneficenza” (charity).

    Assillato dai richiedenti da quando era diventato una celebrità, John D. Rockefeller, il capostipite padrone della Standard Oil versava 100 dollari qua e 200 là, alla vedova e all’orfano.

    Errore, gli spiego l’amico Gates: bisogna versare con continuità somme ragguardevoli organizzazioni filantropiche appositamente create, onde dare continuità alle loro attività. Che non è sfamare la vedova e l’orfano al dettaglio, bensì attuare politiche “sociali” e sanitarie nel senso voluto – voluto dai miliardari.

    E’ stato quindi nonno Gates a creare, nel 1913, la Rockefeller Foundation: il primo strumento in cui, sotto la voce beneficenza, i miliardari americani attuano la forma di “ingegneria sociale” e di politica che desiderano imporre ai governi.

    Ogni altra “foundation” , fino alla Open Society di Soros, sono create su quel modello originale. Di fatto, prestigiosi uffici studi (basti dire che la Rockefeller ha selezionato e promosso personalità come Henry Kissinger) al servizio del padronato, ma in regime di paradiso fiscale. Quando leggete “no profit foundation”, è di quello che si tratta.

    E sotto la direzione di nonno Gates, che fu il ”fiduciario” della Rockefeller Foundation fin dalla sua fondazione nel 1913, la filantropica istituzione finanziò tre filoni : le cattedre di medicina, quelle di “scienze sociali” (il controllo dell’opinione pubblica attraverso la sociologia) e l’eugenetica.

    L’eugenetica, la selezione scientifica dei “migliori” (in senso darwiniano) e la sterilizzazione dei “peggiori”, fu notoriamente praticata in Usa molto prima che nella Germania hitleriana. Nel 1909 almeno tre stati (fra cui la California) si diedero leggi che imponevano la sterilizzazione di elementi “inadatti” delle classi subalterne.

    La Carnegie Institution, la Rockefeller Foundation e la famiglia Harriman (ferrovie) finanziavano sistematicamente le cattedre di “scienza eugenetica” che perciò spuntavano come funghi a Stanford, a Yale, ad Harvard e a Princeton.

    In Mein Kampf , pubblicato nel 1924, Hitler cita con lode l’ideologia eugenica americana. Fin dal 1926 la Rockefeller Foundation finanziò ampiamente il Kaiser Wilhelm Institute of Anthropology, Human Heredity ed Eugenics di Berlino, che in seguito ispirò e condusse esperimenti di eugenetica nel Terzo Reich . E continuò fino al 1939, quando le felice collaborazione in scienze razziali fu interrotta dalla guerra.

    Ma riprese dopo. Nel 1949 un prestigioso esponente fuoriuscito del Kaiser Wilheml Institute di Berlino, Otmar Freiherr von Verschuer, fu nominato membro corrispondente della nuova società americana di genetica umana, organizzata da eugenologi e genetisti americani. Verschuer era il maestro di Joseph Mengele, il ben noto medico e pediatra.

    Eugenetica e malthusianesimo sono dunque la vera passione e scopo filantropico della famiglia Gates. Vi sono perfino studi che accusano nonno Gates di essere il colpevole della epidemia di influenza “spagnola”, che nel 1918 uccise più uomini di quanti ne uccise la grande guerra. Come noto, la “spagnola” non venne dalla Spagna, e nemmeno dai fronti europei; la portarono soldati americani già infetti

    Come dimostrato dalle autopsie sui morti riesumati, non furono uccisi dal virus influenzale, bensì da una infezione polmonare batterica, di streptococchi. E la Fondazione Rockefeller aveva distribuito ampiamente (anche nel Regno Unito) una quantità di vaccini, fra cui quello anti-meningococco, per prevenire le epidemie fra la truppa. Vaccini del tutto sperimentali, rozzamente concepiti e fabbricati.

    Il primo caso di “spagnola” fu rilevato a Fort Riley, nel Kansas nel 1918. Ora, proprio lì la Rockefeller Foundation somministrò il vaccino promosso da nonno Gates contro la meningite batterica a 4.700 soldati, un siero tratto dal cavallo.

    Lo stesso Frederick Gates ne dà relazione:

    UN RAPPORTO SULLA VACCINAZIONE E SULLE OSSERVAZIONI DELL’ANTIMENINGITE SUGLI AGGLUTININI NEL SANGUE DEI CARRIERI DEL MENINGOCOCCO CRONICO
    di Frederick L. Gates
    dell’ospedale di base, Fort Riley, Kansas e del Rockefeller Institute for Medical Research, New York.
    Ricevuto il 1918 il 20 luglio

    A Fort Riley la malattia si manifestò subito, lo stesso giorno della terza vaccinazione, ed in forma esplosiva.

    Un precedente molto sinistro. Che non può non essere noto e raccontato nelle cronache familiari, il Bill Gates nipote cos imperativamente assertivo sulla necessità di vaccinare “tutti” e nel frattempo, di rinchiudere tutti.

    Può averglielo raccontato il papà, William Gates sr,., il figlio di Frederick. Avvocato,rimasto intimo della nuova generazione Rockefeller, papà Gates è stato a lugno nel consiglio direttivo della Planned Parenthood, òa “filantropica” fondazione promotrice della legislazione sull’aborto, oggi fabbrica di aborti e delle vendite di materiale estratto dai feti abortiti.


    Gates padre è al centro, fra i suoi cari amici. Li unisce una passione: la riduzione delle bocche inutili.
    Una passione condivisa da un altro miliardario:

    https://www.controinformazione.info/...e-la-famiglia/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  5. #5
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    Predefinito Re: GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    SOROS: “LA CRISI DEL CORONAVIRUS MOSTRA CHE È TEMPO DI ABOLIRE LA FAMIGLIA”

    2 Aprile 2020
    da Redazione
    30 commenti

    Premessa
    Giù le maschere. L’attuale pandemia presenta almeno il vantaggio che il nemico parla chiaramente. Lo sapevamo bene, ma ora sono lì a dire a chiare lettere quello che vogliono, ovvero quello che stanno cercando. Non vogliono solo distruggere la nazione, l’identità, i sessi … Anche la famiglia.
    Come Ratte da fogna ! Il testo che riproduciamo non merita ulteriori commenti. Rende tutto in modo cristallino. Richiede, ovviamente, di avere un bacinella accanto. Per il vomito.
    Ricordiamo: Open Democracy , con le sue accuse “anticapitaliste” incluse (ci sono persone ingenue che ancora ci credono), è un giornale finanziato dalle fondazioni di George Soros , la principale deille quali si chiama Open Society. Anche altre “organizzazioni filantropiche”, la Ford Foundation, le Atlantic Philanthropies, il Rockefeller Brothers Fund e il Joseph Rowntree Charitable Trust, partecipano al baraccone.
    Il testo del Memorandum di Soros
    “Al momento di scrivere queste righe l’umanità è senza dubbio entrata nei tempi della pandemia del Coronavirus.
    Nella speranza di “appiattire la curva” della pandemia, ampi settori della società hanno adottato pratiche di riduzione del contagio note come “distanziamento sociale” e “confinamento in casa”.
    Le cronache di queste pratiche sono sui social media e sui media, molte delle quali comprensibilmente ansiose, scioccate e disperate, a causa della perdita di reddito o della paura della malattia dei propri cari. Tuttavia, molti di questi messaggi sono, al contrario, divertenti, eccitati, esprimono la felicità di non dover lavorare e sono pieni della creatività comica di coloro che sono costretti a rimanere a casa.
    È vero che sono stati espressi sentimenti eco-fascisti [sic] e sono state fatti richiami allo stato perchè eserciti un controllo autoritario sulla situazione, ma anche gli aiuti reciproci si sono moltiplicati: acquisti di generi alimentari e forniture per la disinfezione dell’immunodeficienza; assistenza all’infanzia e kit di iniezione sicuri per prostitute e consumatori di sostanze [leggi “droghe”]; esenzioni di pagamento; moratorie di sfratto; detrazioni di affitto; e gli sforzi per proteggere i senzatetto.
    Quest’ultimo solleva, in particolare, il nocciolo della questione della risposta data alla pandemia, e che sembra indiscutibile per la maggior parte: le famiglie.
    Sembra che le case di un solo nucleo familiare siano quelle dove ci aspettiamo intuitivamente di ritirarci per prevenire la diffusione della malattia. “Stare a casa” è quello che in qualche modo si suppone che serva per tenerci sani. Ma ci sono diversi problemi in questo, come possono scoprire chiunque sia incline a pensare in modo critico (anche solo per un momento): problemi che potrebbero essere riassunti come la mistificazione della forma della coppia; la romanticizzazione della parentela e la disinfezione di uno spazio fondamentalmente insicuro come la casa privata.
    In che modo un’area definita dalle potenti asimmetrie di potere delle attività domestiche (il lavoro riproduttivo è un lavoro altamente di genere), l’affitto e l’ipoteca, la proprietà fondiaria, l’educazione patriarcale e (spesso) possono essere utili alla salute? ) l’istituzione del matrimonio? Dopotutto, è in quelle case standard dove tutti sanno, ma non lo dicono mai, dove si radica la maggior parte della violenza terrestre : l’OMS definisce la violenza domestica “la più diffusa ma una delle violazioni meno denunciate dei diritti umani “.
    Non vi è dubbio che le persone eccentriche ed effeminate, specialmente quelle molto vecchie e molto giovani, non sono al sicuro lì: il loro fiorire nella casa capitalista è l’eccezione, non la regola. Ne consegue che, a un esame più attento, entrambi i termini “distanziamento sociale” e “confinamento in casa” sembrano essere importanti sia per ciò che non dicono (cioè per ciò che presumono e inghiottono) e per quello che fanno. Confinati in quale luogo … e con chi ? Distanza da chi … o da tutti ma da chi?
    Ma il primo e più grave problema con l’ordine di rimanere a casa è semplicemente questo: non tutti hanno accesso alle abitazioni private. E, per risolverlo, ci sono almeno un paio di modi alternativi: condividere e occupare. In una sfida etica alle direttive statali, i vicini relativamente immuni di molte città hanno volontariamente aperto le loro case agli esposti e ai malati, ritenendo che il dovere di solidarietà di vicinato con gli sfrattati sia più pressante dell’imperativo per evitare il contagio.
    Nel frattempo, accovacciata e vivendo in case (“auto-quarantena in corso”, dice un segno nella finestra di una madre),” Moms 4 Housing” sta aprendo la strada per contrastare la gentrificazione in California e stabilire un approccio abitativo come giusto umano di base.
    Sfortunatamente, ci sono ancora molte altre popolazioni la cui risposta alla pandemia non potrebbe essere “rimanere a casa”, anche se lo volessero. Oltre ai senzatetto (ad esempio persone ammucchiate in carceri, centri di detenzione, campi profughi o dormitori prefabbricati, persone intrappolate in case di riposo sovraffollate o detenute contro la loro volontà in strutture mediche e / o psichiatriche. Sì COVID -19 è incompatibile con queste istituzioni, nel senso che una risposta umana alla pandemia è impossibile in tali spazi non democratici, quindi avrà dimostrato che queste istituzioni sono incompatibili con la dignità umana.
    A Los Angeles, i funzionari statali forniscono rimorchi individuali e cabine di isolamento per i senzatetto. Ma una risposta molto più logica potrebbe essere: aprire tutti gli hotel e i palazzi privati sulla base di case luminose e spaziose, sanitarie (non modificate) per tutti. Liberate tutti i prigionieri e i detenuti ora, rifacete le strutture di cura come ampi villaggi autonomi e licenziate tutti gli operai a tempo pieno in modo che possano abbandonare definitivamente le loro case, trasferirsi con i loro amici e perseguire la pigrizia almeno per il prossimo decennio. .
    In secondo luogo, gran parte di quelli che devono essere in case private non sono lì in sicurezza; e non essere in grado di uscire moltiplica ulteriormente il rischio. Una quarantena è, in effetti, il sogno di un abusatore: una situazione in cui viene dato un potere quasi infinito a coloro che hanno il vantaggio di possedere una casa.
    Di conseguenza, all’inizio dell’epidemia cinese, le ONG femministe hanno pubblicato linee guida per sopravvivere contro abusi domestici specifici del coronavirus. Secondo vari rapporti, il numero di casi di violenza domestica è triplicato nelle stazioni di polizia in tutto il paese; Il 21 marzo 2020, The Guardian Ha citato la fondatrice di un’organizzazione no profit per donne cinesi affermando: “Secondo le nostre statistiche, il 90% delle denunce di violenza di genere sono legate all’epidemia di Covid-19”.


    Soros ispiratore delle sardine

    In sostanza la pandemia non è il momento di far dimenticare la necessità di abolire la famiglia. (Sic).
    E mentre il virus si diffonde in tutti gli Stati Uniti, faremmo bene a prestare attenzione a questo. Già il CEO dell’Associazione nazionale contro la violenza domestica negli Stati Uniti ha sottolineato : «Gli stupratori minacciano di gettare le loro vittime per le strade per farli ammalare […]. Abbiamo sentito che alcuni conservano risorse finanziarie o assistenza medica “.
    In breve, la pandemia non è il momento di far dimenticare la necessità di abolire la famiglia . Secondo le parole della teorica femminista e madre Madeline Lane-McKinley , “Le case sono le pentole a pressione del capitalismo. Questa crisi porterà un aumento delle faccende domestiche: pulizia, cucina, cure, ma anche abusi sui minori, abusi sessuali, stupri, torture psicologiche e altro ancora. Lungi dall’essere un momento per abbracciare l’ideologia dei “valori familiari”, la pandemia è un momento estremamente importante per soddisfare i bisogni, evacuare e generalmente dare potere ai sopravvissuti e alle persone confinate nella casa nucleare.

    https://www.controinformazione.info/...e-la-famiglia/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #6
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    Predefinito Re: GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    Chi difende soros?
    Chi difende la sardine?
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  7. #7
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    Predefinito Re: GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    Mah...2 articoli, uno del "buon" Blondet, fiero anti-meridionale (come mai? Nessuna cazzata contro il Sud in questo articolo? Mi preoccupa), e in più, come bonus, quello di una associazione di Soros (il miliardario speculatore è un nemico, ma affibbiandogli a lui direttamente l'articolo in questione invece che all'autrice della sua società "filantropica" -tale Sophie Lewis- non aiuta, in quanto poi possono dire che "non l'ha scritto lui". E tecnicamente avrebbero ragione e li rafforzerebbe), che cosa vogliamo di più?

    Blondet inveisce contro Gates e scrive cose certamente vere, e discordanti dalla narrazione liberista-darwinista (falsa, appunto) che ci hanno fatto, cioè il ragazzo prodigio che ha iniziato in garage, (tra l'altro, come se dovessimo essere tutti geni e inventori, e se non lo siamo siamo dei perdenti e meritiamo di morire, e con quella specie di malthusianesimo che propugna il riccone ammerecano). Peccato che Blondet stesso, e chi lo segue (tipo certi leghisti) la pensano più o meno uguale, col prenditore "meritevole" e i lavoratori "meritevoli" e poi "gli altri". E poi qualche altra briciola solo se si fa quello che dicono i meritevoli, e col cappello in mano.

    Lancia il sasso ma nasconde la mano: la sovrappopolazione è un problema e chi lo nega e dice "non c'è problema" adducendo come "la tecnologia e migliori rendimenti agricoli potrebbero sfamare anche 20 miliardi di persone" è un cretino, non possiamo certo crescere all'infinito, ma Blondet si guarda bene dal dire di colpire i ricchi e i privilegiati: tanto per fare un esempio, si è dimostrato che più c'è istruzione, meno c'è patriarcato e gravidanze indesiderate, più le condizioni generali migliorano, meno ci sono figli. E se non si garantisce una buona istruzione a tutti (e infatti, non succede), aumentano i problemi. E per garantirla, bisogna finanziarla...

    Sull'altro (l'originale è qui--->https://www.opendemocracy.net/en/our...bolish-family/ ) mi sembra molto confusionario, anche se effettivamente alcune cose che ha detto sono giuste (per esempio, dice che gli ammerregani farebbero meglio ad offrire gli hotel ai senzatetto, invece che dargli rimorchi o piazzandoli in parcheggi, come hanno fatto vedere: qualcuno ha da ridire? Non credo, a parte appunto i liberisti-darwinisti che dicono che, in fin dei conti, "se stanno per strada la colpa è loro"). Ma certo è troppo radicale: io sono contro la famiglia per come la intendono soprattutto in Italia, con pretume e democristiani vari che vogliono/impongono "la famiglia al centro di tutto", demandando alla "famigghia" quello che dovrebbe fare lo Stato, cioè un welfare universale e individuale, ma abolirla addirittura...

    La famiglia -soprattutto per come è intesa e "attuata" in Italia, cioè tipo come quella che descrive Banfield in "Le basi morali di una società arretrata", con la famiglia nucleare al centro di tutto- è un'istituzione ingiusta, ma da qui ad abolirla tout-court ce ne passa...
    DUX SUCKS
    Lombardo-veneto vituperio delle genti
    Se non ti rispondo è probabile che sei in ignore list e/o sei troppo beota. STACCE.

  8. #8
    Blut und Boden
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    Predefinito Re: GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    Citazione Originariamente Scritto da Traiano Visualizza Messaggio
    Mah...2 articoli, uno del "buon" Blondet, fiero anti-meridionale (come mai? Nessuna cazzata contro il Sud in questo articolo? Mi preoccupa), e in più, come bonus, quello di una associazione di Soros (il miliardario speculatore è un nemico, ma affibbiandogli a lui direttamente l'articolo in questione invece che all'autrice della sua società "filantropica" -tale Sophie Lewis- non aiuta, in quanto poi possono dire che "non l'ha scritto lui". E tecnicamente avrebbero ragione e li rafforzerebbe), che cosa vogliamo di più?

    Blondet inveisce contro Gates e scrive cose certamente vere, e discordanti dalla narrazione liberista-darwinista (falsa, appunto) che ci hanno fatto, cioè il ragazzo prodigio che ha iniziato in garage, (tra l'altro, come se dovessimo essere tutti geni e inventori, e se non lo siamo siamo dei perdenti e meritiamo di morire, e contro quella specie di malthusianesimo che propugna il riccone ammerecano). Peccato che Blondet stesso, e chi lo segue (tipo certi leghisti) la pensano più o meno uguale, col prenditore "meritevole" e i lavoratori "meritevoli" e poi "gli altri". E poi qualche altra briciola solo se si fa quello che dicono i meritevoli, e col cappello in mano.

    Lancia il sasso ma nasconde la mano: la sovrappopolazione è un problema e chi lo nega e dice "non c'è problema" adducendo come "la tecnologia e migliori rendimenti agricoli potrebbero sfamare anche 20 miliardi di persone" è un cretino, non possiamo certo crescere all'infinito, ma Blondet si guarda bene dal dire di colpire i ricchi e i privilegiati: tanto per fare un esempio, si è dimostrato che più c'è istruzione, meno c'è patriarcato e gravidanze indesiderate, più le condizioni generali migliorano, meno ci sono figli.

    Sull'altro (l'originale è qui--->https://www.opendemocracy.net/en/our...bolish-family/ ) mi sembra molto confusionario, anche se effettivamente alcune cose che ha detto sono giuste (per esempio, dice che gli ammerregani farebbero meglio ad offrire gli hotel ai senzatetto, invece che dargli rimorchi o piazzandoli in parcheggi, come hanno fatto vedere: qualcuno ha da ridire? Non credo, a parte appunto i liberisti-darwinisti che dicono che, in fin dei conti, "se stanno per strada la colpa è loro"). Ma certo è troppo radicale: io sono contro la famiglia per come la intendono soprattutto in Italia, con pretume e democristiani vari che vogliono/impongono "la famiglia al centro di tutto", demandando alla "famigghia" quello che dovrebbe fare lo Stato, cioè un welfare universale e individuale.

    La famiglia -soprattutto per come è intesa e "attuata" in Italia, cioè tipo come quella che descrive Banfield in "le basi morali di una società arretrata", con la famiglia nucleare al centro di tutto- è un'istituzione ingiusta, ma da qui ad abolirla tout-court ce ne passa...
    La famiglia mafiosa è da abolire. Cioè la mafia.
    Non la famiglia.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  9. #9
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    Predefinito Re: GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    In un celebre TED talk del 2015 Bill Gates aveva previsto la pandemia, dicendo che il mondo non era pronto ad affrontarla.
    Avere politici come lui al posto dei buffoni che di solito votiamo sarebbe molto meglio.


  10. #10
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    Predefinito Re: GENEALOGIA DI BILL GATES – eugenetici, malthusiani, vaccinatori

    Citazione Originariamente Scritto da Eridano Visualizza Messaggio
    La famiglia mafiosa è da abolire. Cioè la mafia.
    Non la famiglia.
    Dipende. Se preti e democristiani vogliono farci passare la famiglia come "nucleo fondante al centro di tutto", come sostituzione al welfare, e che è come ci hanno imposto, allora è da abolire (quantomeno in quel modo), che sia mafiosa o no.
    DUX SUCKS
    Lombardo-veneto vituperio delle genti
    Se non ti rispondo è probabile che sei in ignore list e/o sei troppo beota. STACCE.

 

 
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