Scommetto diecimila dollari che, leggendo la parola Beethoven, neppure a uno su un milione verrebbe in mente di contare il numero di lettere che formano il nome e capire perché quella N è in grassetto. Oppure di capire che le tre C sono semicerchi. Giusto Einstein, forse...
Comunque, hai reso bene l'idea della logica (un po' contorta, in verità) che sta dietro questi giochini... grazie.
La calligrafia della sensibile giovanetta è collocabile attorno agli anni '50 dell'800.
La sua nascita potrebbe essere avvenuta quindi tra il 1815 e il 1830, probabilmente con genitori non ricchi e illetterati.
In quegli anni, subito dopo la caduta di Napoleone, visto come incarnazione del demonio, tutti gli stati europei avevano stretto un patto, la cosiddetta "Santa Alleanza" che ad opera del cancelliere austriaco von Metternich venne strumentalizzata ai fini della conservazione politico-sociale in Europa, imposta dovunque risorgesse l’idea rivoluzionaria.
Non è impossibile dunque che volendo mettere il nome di una santa alla figlia, un padre reazionario o una madre ignorante abbiano deciso di chiamarla Leanza, in onore della "santa" che aveva sconfitto Napoleone, facilitati dal fatto che popolarmente si diceva e scriveva appunto "Santa Leanza".
Oggi è poco usato (3% come nome proprio e 97% sopravvive come cognome), ma tra le donne di cognome Leanza non manca ovviamente quella che fa "Santa" di nome.
https://it.namespedia.com/details/Leanza
Certo che ne hai scoperte di cose, attraverso uno scritto di poche righe...
Nessuna idea sulla città siciliana di provenienza della fanciulla?
Conoscendola, e sapendo all'incirca il periodo in cui visse Laenza, non dovrebbe essere difficilissimo trovare qualche ulteriore notizia su di lei.