E’ morto, stroncato da una polmonite, probabilmente collegata al coronavirus, Luciano Pellicani, da tempo ricoverato in ospedale per un’altra grave malattia. Era nato a Ruvo di Puglia nel 1939. Cresciuto a Napoli, nel 1964 si laureò in Scienze politiche con una tesi su Antonio Gramsci. Di famiglia comunista, ma il padre Michele aveva abbandonato l’iniziale ideologia e si era poi trasferito nel Psdi divenendone anche parlamentare, fu conquistato, come il padre, dalle idee riformiste e socialiste democratiche. Nel 1976 iniziò un rapporto di stretta collaborazione con Bettino Craxi, da poco eletto alla segreteria del Psi. E con Craxi collaborò alla stesura del famoso saggio su Proudhon del 1978, che intendeva riscoprire i pensatori del socialismo libertario, giudicati da Marx, come utopisti e contrapporli al pensiero e alla pratica del marxismo-leninismo. Nel 1985 venne nominato direttore di Mondoperaio. Docente universitario e scrittore (tra i suoi libri ricordiamo Cattivi maestri della Sinistra. Gramsci, Togliatti, Lukàcs, Sartre e Marcuse (Rubbettino 2017), Introduzione a Marx (Cappelli Editori), Che cos’è il leninismo (Sugar Editore), Luciano rimase poi, dopo la fine del Psi, nello Sdi e accettò di tornare alla guida di Mondoperaio che diresse per un periodo di tempo. Nel 2006 fu candidato nella lista della Rosa nel pugno e ha continuato a insegnare alla Luiss.
Ai figli e ai parenti vadano i sensi del più profondo cordoglio dell’Avanti!
Mauro Del Bue
Luciano Pellicani, intellettuale socialista