Originariamente Scritto da
paulhowe
E si "non vede la differenza" ci stanno 700 milioni di abitanti in piu..... come tutta la popolazione europea!!
Che "vuoi che siano" !!!
Esportano cosi tanto perche offrivano braccia a basso costo.....e le grandi aziende occidentali/giapponese/coreane/taiwanese sono andate li per fabbricare o assemblare merci a basso costo, rivenderle in occidente ricavando un profitto considerevole.
I PROFITTI LI FACEVANO QUESTE AZIENDE.
I cinesi sono stati al gioco, anche perche non avevano scelta... o ti mangi la minestra o salti dalla finestra. Questo era lo scenario a meta degli anni 90.
Dopo di che dopo quasi 25 anni, il costo del fare impresa in Cina e' di molto salito.
Gli stessi cinesi hanno estorto tecnologie e mercati a quei polli che sono andati li credendo di potersi "arricchire" a tempo indeterminato.....insomma il giochetto e' finito.
Per "ridirigere" la produzione sul mercato interno serve che il potere d'acquisto della gente si alzi e serve quindi togliere di mezzo le inefficienze e i malinvestments del potere centralista.
Uno scenario molto improbabile.
Perche?
Perche creare una societa di consumi, e una vera concorrenza vuol dire spazzare via il governo attuale.
Se i cinesi vogliono andare verso il modello shumpeteriano della "creazione-distruzione" il cittadino diventa molto piu autonomo dal potere centrale.
Il modello shumpteriano significa caos, liberta di decisione, massimizzazione del profitto, libera circolazione delle idee.......
Una rivoluzione che l'attuale potere in Cina non permetterebbe.
Quanto agli USA, non ci sono solo i cinesi ad offrire un mercato di braccia a basso costo, ma diversi altri paesi, ancora piu cheap.... il Vietnam, il Bangladesh, l'India, le Filippine..... ma anche il Messico dove si potra contare su una piu ridotta catena logistica.
Il resto lo faranno le mutevoli condizioni economiche.
La propensione consumistica degli americani e' destinata a scendere nei prossimi mesi e nei prossimi 5-7 anni.
Gli americani dovranno investire in infrastutture, aumentare la quota di risparmio sul GPD, e reinventare il loro modello scolastico/educativo.
Saranno quindi assai meno "compratori di ultima istanza" rispetto al passato.